ROMA – La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio dei genitori dell’ex premier Matteo Renzi leader di Italia Viva, indagati per bancarotta fraudolenta ed emissioni di fatture false nell’inchiesta per il fallimento di tre cooperative.
Il padre Tiziano Renzi e la madre Laura Bovoli dovranno comparire il 9 giugno al tribunale di Firenze all’udienza preliminare nella quale si deciderà se processarli o proscioglierli da ogni addebito.
L’inchiesta aveva fatto registrare lo scorso anno un colpo di scena: Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano stati arrestati (e posti ai domiciliari) su ordine della procura ma dopo 18 giorni il Tribunale del Riesame aveva revocato il provvedimento.
Nell’inchiesta sul crack delle tre cooperative (la Delivery Service Italia, la Europe Service e la Marmodiv), riconducibili ai Renzi risultano indagate altre 16 persone tra le quali Roberto Bargilli, detto Billy , l’autista del camper di Matteo Renzi per le primarie per la segreteria del Pd del 2012 e in passato nel CdA di una delle cooperative .
Secondo l’accusa i genitori di Matteo Renzi avrebbero provocato il fallimento delle cooperative a causa “di operazione dolosa consistita nell’aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto”.
A ottobre 2019 Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano stati condannati ad 1 anno e 9 mesi con sospensione della pena, dal Tribunale di Firenze per la presunta emissione di due fatture false da 20 mila e 140 mila euro. Insieme ai genitori di Matteo Renzi era stato condannato anche l’imprenditore Luigi Dagostino a due anni di carcere.