BARI – L’ex pm Antonio Savasta ormai accusa tutti i suoi ex colleghi degli uffici giudiziari di Trani. Questa volta accende i riflettori della procura inquirente di Lecce sull’ operato dei magistrati del tribunale di sorveglianza di Bari. A parlare per primo del possibile coinvolgimento di giudici della Sorveglianza nel giro di tangenti degli anni passati , fu Flavio D’Introno il “corrruttore” diventato in seguito una sorta di “pentito” passando a fare l’accusatore di tutti coloro i quali in passato aveva corrotto o provato a corrompere. E queste dichiarazioni vennero confermate da Savasta in occasione dell’incidente probatorio tenutosi lo scorso 28 giugno
Antonio Savasta incalzato da domande molto dettagliate della pm Roberta Licci della Procura di Lecce, ha così risposto: “Nardi mi disse che bisognava vedere lì alla Sorveglianza” in pratica presso quei magistrati che avrebbero dovuto vagliare la sua posizione dopo la condanna di D’Introno per usura, ed aggiunse ” Nardi mi disse che avrebbe provato a intervenire presso la Sorveglianza per aiutarlo “. Resta da capire se il tentativo di corruzione si sia concluso, ma su questa circostanza le indagini sono tuttora in itinere.