La Procura della Repubblica umbra guidata dal magistrato Raffaele Cantone ha chiesto
l’archiviazione del fascicolo che ipotizzava reati di corruzione, nato come troncone dell’inchiesta sulla cosiddetta “Loggia Ungheria” sulla scorta delle dichiarazioni di Piero Amara. Inchiesta per la quale i magistrati della Procura di Perugia avevano chiesto l’archiviazione lo scorso luglio. E’ quanto emerso oggi in tribunale a Perugia, nel corso dell’udienza per corruzione nel quale Luca Palamara e’ imputato insieme ad Adele Attisani.
Il filone di inchiesta ha riguardato il presunto interessamento di Palamara, quando era consigliere del Csm, per le sorti dell’ex pm di Siracusa Maurizio Musco, amico dell’avvocato Piero Amara, e sotto processo disciplinare per abuso di ufficio. Amara, attraverso il “lobbista” Fabrizio Centofanti, avrebbe spinto Palamara ad avvicinare Stefano Mogini, il giudice di Cassazione che si doveva occupare del caso. Nel corso dell’udienza di oggi e’ emerso anche che la Procura della Repubblica ha depositato come integrazione di indagine alcuni atti di quel procedimento. Atti ritenuti di interesse in relazione al processo attualmente in corso.
Tra gli atti depositati a integrazione da parte della procura di Perugia, due annotazioni del Gico della Guardia di finanza di Roma dello scorso 18 e 23 febbraio 2022, il verbale di sommarie informazioni del
giudice Stefano Mogini e dal magistrato Giovanni Ariolli, il verbale di interrogatorio di Fabrizio Centofanti, reso l’11 novembre 2021. La Procura di Perugia ha già chiesto di archiviare anche l’indagine sulla presunta loggia Ungheria