ll pm Carlo Villani della procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti degli agenti che il 9 giugno del 2022 hanno picchiato tre sedicenni, spaccando a uno di loro il telefono con cui avrebbe voluto chiamare il padre. Un quarto agente infatti, secondo i ha provato a sviare le indagini. Alle accuse di abuso d’ufficio, lesioni e danneggiamento contestate a tre dei quattro indagati, va sommato anche il reato di depistaggio. I poliziotti che rischiano di finire sotto processo sono Franco Ceracchi, Alberto Nardi, Simone Parlat e, Fabio Polito.
La vicenda risale alla scorsa estate ed ha inizio alle 23.55, quando “i minori giungono sul luogo dei fatti”. Come riportato negli atti “Il luogo dei fatti”, è la strada che porta verso il McDonald’s vicino la circonvallazione Cornelia. È qui che la comitiva di sedicenni viene fermata da quattro poliziotti. Sono le 23 e 56 minuti: “Giungono sul posto due pattuglie della Polizia di Stato”, annotano gli investigatori. Quando mancano quattro minuti alla mezzanotte la strada degli adolescenti si incrocia con quella degli indagati.
Quello che accade dopo è documentato dai referti dai medici dell’Aurelia Hospital. Parlano di labbra spaccate, una ferita allo zigomo, varie contusioni, abrasioni ed escoriazioni. Come hanno fatto i tre ragazzi a procurarsi quelle ferite lo spiegano i racconti delle vittime, ma ancora meglio i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.
“Giunti all’altezza di via Giambattista Pagano sopraggiungevano due volanti della polizia di Stato” da cui scendevano quattro agenti. I poliziotti si avvicinano ai ragazzi. Non li identificano, non stilano rapporti. Le vittime sostengono di essere state aggredite dai poliziotti “senza alcun motivo” aggiungendo le presunte minacce ricevute dai poliziotti “Ve ne dovete andare sennò ve piamo a pizze” e proseguendo “Quando vedi la polizia devi abbassare lo sguardo e portare rispetto”. “Quando vedi la polizia devi fa u cess e camminà”, dicono. Di seguito l’aggressione fisica.
Il poliziotto Alberto Nardi “sferrava un forte schiaffo al volto” di un ragazzino, mentre il suo collega Franco Ceracchi “lo prendeva per il braccio spingendolo verso il muro e mettendogli il braccio dietro la schiena. Poi, “lo sbatteva con Fabio Polito sul cofano dell’autovettura di servizio”. Ma non solo: “successivamente Nardi schiaffeggiava” un altro ragazzino, mentre Polito “strattonava e spingeva senza motivo” la terza vittima. Inutile provare a chiedere aiuto. L’agente Ceracchi “distruggeva il cellulare” di un 16enne “strappandolo dalle sue mani, gettandolo in terra e schiacciandolo con una scarpa”.
A mezzanotte : “I componenti dei due equipaggi si allontanano dal luogo”. Ma i tre ragazzi non accettano quanto accaduto. Referti, denunce e indagini condotte dalla stessa Polizia di Stato che hanno consentito alla Procura di piazzale Clodio di chiedere il rinvio a giudizio per i quattro agenti.
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