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22 Novembre 2024 05:08

La Procura di Taranto “abbiamo dato risposte immediate” ma la realtà è ben altra. A.A.A. procuratore nuovo cercasi.

Un dato sconfortante in quanto di fatto immutato rispetto agli ultimi due anni, il numero dei procedimenti penali registrati dal primo gennaio al 31 dicembre 2014 a Taranto

Il Procuratore della Repubblica di Taranto Franco Sebastio ha illustrato in una conferenza stampa tenutasi ieri mattina in Tribunale a Taranto il bilancio operativo dell’anno giudiziario appena conclusosi, un bilancio dell’attività svolta dalla Procura nel 2014.  Il capo della procura tarantina (che andrà in pensione a giugno) non ha lesinato elogi alle forze dell’ordine, ed ha poi illustrato l’attività svolta sul versante dei reati, che registrano un lieve, quasi impercettibile calo.

Sebastio ha fornito anche delle statistiche, partendo dai 12.568 procedimenti  del 2012 giunti a processo a carico di imputati noti, che erano diminuiti nel 2013 a 12.227 , e che nel 2014 sono scesi  n. 11.980 procedimenti registrati, ma non sono stati resi i noti i numeri dei procedimenti di archiviazioni, o estinti per remissione di querele che avrebbero fornito un quadro più analitico.

Evidente invece la diminuzione dei processi pendenti in Tribunale (ma che non dipendono certamente dalla Procura) che nel 2014 sono stati 9.013, dato su cui incidono chiaramente le prescrizioni e la naturale conclusione degli stessi. I procedimenti a carico di ignoti sono stati 6.981, e quelli pendenti 4.102 , dati questi praticamente invariati rispetto ai due anni precedenti.

Analizzando l’attività giudiziaria per tipo di reati, si evince che nel 2014 sono state registrate complessivamente 10.618 denunce : 1868 i furti nelle case, 1359 quelli di automezzi di cui ben 882 le auto  rubate mentre erano in sosta che denota un limitato controllo del territorio conseguente probabilmente ad una bassa circolazione di autovetture delle forze dell’ordine . I furti negli esercizi commerciali sono stati 518.

Per le rapine si registra un leggero calo. Nel 2014 le denunce sono state 231 di cui 147 a carico di ignoti ed 84 a carico di noti cioè di persone identificate, con un calo sensibile rispetto alle  308 denunce del 2013, ed alle 346 denunce nel 2012 . Analizzando i dati relativi ai reati più gravi, cioè quelli tentato omicidio o di omicidio , vi sono stati  38 casi, dei quali 32 per i tentati omicidi, e 6 i delitti avvenuti, per le quali le indagini sono state quasi tutte portate a termine con l’identificazione dei responsabili, ad eccezione della strage di Palagiano della quale le indagini sono ancora in piedi e su cui il procuratore Sebastio è ” ottimista moderatamente” per un’imminente soluzione.

Il numero dei casi di estorsione(nel 2014 solo 160 denunce) ed usura (appena 43 i casi denunciati)  rispetto alla realtà. Secondo il procuratore Sebastiole vittime preferiscono pagare il pizzo e non denunciare, piuttosto che correre il rischio di subire aggressioni fisiche da parte degli estorsori e mettere a rischio la propria incolumità “.

I dati dei reati nei confronti delle fasce più deboli della società sono significativi . Nell’anno 2014 sono stati 64 i procedimenti per i casi di violenza sessuale; 180 denunce per stalking e  263 i procedimenti per maltrattamenti in famiglia. Praticamente 15 casi al mese,  cioè un reato avvenuto ogni due giorni. Una statistica questa, molto preoccupante in quanto in continuo aumento rispetto agli anni precedenti.

Gli episodi di reati contro la pubblica amministrazione risultano stabili  Il procedimento più frequente e l’abuso d’ufficio per il quale nel 2014 sono state registrate 154 denunce, cioè circa uno ogni due giorni. che secondo il procuratore Sebastio nasce come  “reato prescritto”  in quanto “provare la concussione o la corruzione non è semplice“. Evidentemente a Taranto sette anni e mezzo (previsti dal Codice Penale) non bastano. Che strano. A Roma,  Milano, Torino  bastano ed avanzano…

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