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5 Novembre 2024 09:15

La Provincia di Lecce chiede il rimborso alla Regione Puglia per il riordino sulle funzioni

nella foto Antonio Gabellone
nella foto il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone

A seguito dei  ritardi che la Regione Puglia avrebbe accumulato per il riordino delle funzioni, Antonio Gabellone presidente della Provincia di Lecce , ha diffidato il Ministro per gli Affari regionali ad emanare il decreto di liquidazione delle spese rimborsabili all’amministrazione provinciale leccese, che in attesa del riordino che sarebbe a carico della Regione Puglia. continua ad esercitare funzioni estranee alle proprie competenze istituzionali

Gabellone attraverso  due ricorsi  per conto della Provincia di Lecce,  dall’avv. Pietro Quinto in cui si ripercorre l’iter contorto avviato dalla legge Delrio, che sono stati depositati rispettivamente alla sezione di Lecce del Tar di Puglia ed al Tar del Lazio,   contesta un esborso indebito dell’ente di circa 13 milioni di euro (credito che sarebbe destinato ad aumentare nella contabilità a consuntivo)  che di fatto impedirebbe alla Provincia, allo stato attuale, di poter chiudere il bilancio consuntivo 2015 ed approvare il bilancio di previsione per l’anno corrente.

Il ricorso  é rivolto contro la Regione Puglia a titolo risarcitorio, perché l’ente regionale guidato da Michele Emiliano sarebbe inadempiente all’obbligo di legiferare il riordino delle funzioni e del personale sia rispetto alla data del 31 dicembre 2014, che  rispetto all’ ultima data del 31 ottobre 2015.  “La domanda della Provincia di Lecce – precisa l’avv. Quintoè a titolo risarcitorio e non può essere corrispondente, allo stato, ad un integrale rimborso, mancando il decreto di liquidazione di competenza del ministero. Ed è per questa ragione  chela Provincia di Lecce, con un secondo ricorso al Tar del Lazio,  ha censurato anche l’inadempienza del Ministro degli Affari regionali, con la richiesta della nomina di un commissario per l’emanazione del decreto che doveva essere emanato il 31 ottobre 2015, nel quale si devono quantificare le somme che le Regioni inadempienti avrebbero dovuto versare alle Province entro il 30 novembre per il 2015 ed entro il 30 aprile per gli anni successivi”.

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