L’ Ufficio Ambiente della Provincia di Taranto chiamato ad esprimersi sulla procedura di valutazione di impatto ambientale (cd. VIA) presentata dalla stessa Italcave S.p.a. ha espresso il proprio “Giudizio sfavorevole di compatibilità ambientale” attraverso il proprio provvedimento del 1 luglio, con cui ha negato l’ampliamento dell’attività estrattiva richiesta dalla società Italcave a Statte. Il diniego della Provincia si è basato sul parere negativo espresso dell’ufficio Ecologia ed Ambiente del Comune di Statte e sul parere contrario espresso in merito dall’Arpa Puglia.
L’area interessata all’ampliamento dell’attività estrattiva richiesta dalla società Italcave è proprio quella situata di fronte all’ex discarica Santa Teresa che ospitò i rifiuti solidi urbani del Comune di Taranto dagli anni 60 in poi e che successivamente venne bonificata proprio dall’ex borgata di Statte trasformatasi nel frattempo in Comune autonomo. Un provvedimento, quello espresso dalla Provincia di Taranto, che impedisce un ulteriore aggressione al patrimonio naturale e ambientale dell’area SIN che nel caso di Statte ha già complicate problematiche da risolvere con l’ILVA ed il sito di rifiuti nucleari della ex Cemerad.