di Antonello de Gennaro
Le bugie hanno sempre le gambe corte, come nel caso di Virginia Raggi, che si preoccupa troppo della cellulite in fotografia e poco della millantata e dovuta trasparenza. Infatti è sin dallo scorso 18 luglio che gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi e l’assessora all’ ambiente Paola Muraro sono a conoscenza che quest’ultima è iscritta nel registro degli indagati della Procura della repubblica di Roma. per “reati ambientali” ed “abuso d’ufficio“. Lo hanno ammesso e dichiarato all’inizio dell’audizione odierna a Palazzo San Macuto. La Sindaca Raggi ha persino aggiunto di aver informato i vertici del Movimento 5 stelle: “Ho avvisato alcuni parlamentari” ha detto, facendo i nomi di Paola Taverna e Stefano Vignaroli, che gliel’aveva presentata, ma anche di “un eurodeputato ed un consigliere regionale“. La Sindaca ha inoltre tenuto a precisare che non aveva informato invece Grillo e Di Maio. I quali non a caso, il primo tace ed il secondo parla di “complotti” inesistenti !
Accuse e repliche La giunta a guida M5S si è insediata lo scorso 7 luglio in Campidoglio . E fino a ieri la sindaca di Roma ed il suo assessore dell’Ambiente hanno sempre ripetuto senza esitare, mentendo e ben sapendo di mentire, che a loro l’iscrizione a «modello 21» nel registro degli indagati non risultava. La verità invece è che la Muraro invece risulta indagata sin dal 21 aprile.
Lo ha reso noto il presidente della Commissione Parlamentare Alessandro Bratti, che ha anche spiegato anche ciò che è successo subito dopo: il legale dell’assessora Muraro, l’ avv. Salvatore Sciullo, ha depositato in base all’articolo 335 del codice di procedura penale un’istanza al tribunale Penale di Roma, ed in data 18 luglio ha ottenuto attestazione ufficiale della presenza ed iscrizione a “modello 21” della sua assistita in qualità di “indagata”.
Il sostituto procuratore della repubblica dr. Alberto Galanti contesta all’ Assessora dell’Ambiente Paola Muraro nel fascicolo RGNR n. 19790/16 di cui è titolare, la presunta avvenuta violazione dell’articolo 256 (comma 4) della legge 152 del 2006: “gestione dei rifiuti non autorizzata“. La Muraro si è difesa in Commissione accuando di essere vittima di “un attacco mediatico” ad aggiungendo: “Io avevo fatto richiesta ai sensi dell’ art. 335 come d’abitudine ogni anno e come mi ha insegnato a fare il mio avvocato avendo spesso rapporti con la pubblica amministrazione. Il 25 marzo non ero indagata“. L’Assessora Muraro nel corso dell’audizione ha anche aggiunto di non essere a conoscenza se l’iscrizione a suo carico come “indagata” riguardi il periodo in cui ha collaborato con l’Ama. E sull’inchiesta che la riguarda, con imbarazzante spavalderia ha detto : “Non ho niente da temere, anzi, ho molto da dire: quindi senz’altro andrò nei prossimi giorni dal pm” ignorando che in procura non si va come in un bar e che sarà quindi il Pm Galanti a decidere quando, come e se ascoltarla.
La Sindaca Virginia Raggi ad una domanda di Filiberto Zaratti, di Sinistra italiana ha risposto :”Sono venuta a conoscenza dell’iscrizione nel registro degli indagati verso la fine del mese di luglio, tra il 18 e il 19. Muraro ci ha dato prontamente la notizia e io ho informato i vertici del partito. Ho convocato una riunione con l’ex capo di gabinetto (Carla Raineri, che si è dimessa giovedì scorso) e valutato che il 335 non contenesse sufficienti elementi per decidere. Appena avremo maggiori informazioni prenderemo provvedimenti “. Affermazioni queste che però non trovano riscontro nell’odierna intervista rilasciata in merito, dalla dr.ssa Carla Raineri, che a differenza della Raggi, è un magistrato.
Quando il Sen. Alessandro Baìratti, presidente della Commissione Parlamentare ha chiesto alla Raggi : “Non ha ritenuto a luglio che fosse inopportuno mantenere la delega e l’attività della gestione rifiuti a un assessore sottoposto a indagine proprio nel suo settore? ” la Sindaca di Roma ha insistito con la linea «garantista» ben diversa da quella sinora adottata in tutt’ Italia dal Movimento 5 stelle. “Per il fascicolo Muraro – ha risposto la sindaca – fino alla chiusura delle indagini non è possibile sapere quali sono le questioni per cui si sta indagando. Se lei mi chiede un giudizio di opportunità politica, io le rispondo che fino a che non leggo le carte non so quali sono i fatti che vengono contestati, non so le date, non sappiamo niente, l’unico che conosce il fascicolo è il pm”.
Beppe Grillo e la Casaleggio Associati tacciono. Per loro il problema è l’ euro…come si vede visitando il sito del comico genovere
Molta ironia, ma anche rabbia del popolo grillino del M5S furente sul web sui social. Scrive Matteo Pazzaglia: “I poteri forti hanno imposto alla signora Muraro di mentire spudoratamente. Maledette scie chimiche! Ora il M5s è un vero partito”. E Tobia Zevi: “Muraro il 18 luglio apprende di essere indagata. E il 25 va in diretta streaming ad Ama a processare il presidente Fortini. Wow!”. Ironizza anche Roberto Zicchittella: “Beccate come due bambine con le mani nella marmellata“. Valeria Federighi allude alla raccolta differenziata: “Chiedete alla Muraro se il M5s va nell’umido o nella plastica? Perché io lo metterei nell’indifferenziato“. Furente Liliana 59: “Ve ne dovete anna’ a casa, incompetenti, graziati dalla rete“. La base del Movimento 5 Stelle ha riversato sul blog di Beppe Grillo una marea di commenti: si va dalla preoccupazione al disgusto, ma quel che è lampante è lo sconcerto dei simpatizzanti M5S. “L’affaire Muraro/Raggi a Roma sta minando l’intero progetto del Movimento, quello originario voluto da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo“, ed ancora “Stiamo dando un ignobile esempio di malapolitica e di manifesta incapacità, tra dimissioni, indagati, bugie e menzogne, raccomandazioni degne della peggior politica che nulla hanno a che vedere con lo spirito e le linee guida del Movimento” sono le critiche che si possono leggere on line, dove si moltiplicano le richieste di dimissioni della Raggi.
La Raggi è in Campidoglio, e dimenticandosi che è stata eletta fondamentalmente per amministrare una città e non un meetpoin del M5S ha in programma due diverse riunioni, una con gli assessori e l’altra con i consiglieri M5S, per fare il punto della situazione. Nel frattempo l’ex procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Angelo Raffaele de Dominicis, attualmente in pensione, replica in una nota alle critiche sul criterio adottato per designarlo assessore al bilancio di Roma Capitale. Per de Dominicis è “strumentale e grottesca” la polemica sul ruolo avuto dall’avvocato Pieremilio Sammarco, uno dei legali di Berlusconi, e per questo, afferma, “vado avanti con il sindaco di Roma Virginia Raggi“. O per conto della destra ?