Al centro dell’inchiesta della procura di Bari condotta dal pm Michele Ruggiero che ha coordinato le indagini affidate alla Guardia di finanza, ben 28 delibere adottate dal Corecom Puglia, il comitato regionale delle comunicazioni (che dovrebbe tutelare i consumatori) una determina firmata dall’ avv. Domenica Gattulli segretario generale del Consiglio Regionale pugliese ed un’altra determina a firma del dirigente della sezione Studio e supporto dell’assise, finiti fra gli atti pubblici al centro di un’inchiesta della magistratura, l’ennesima che riguarda la Regione Puglia. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato giorni fa a dieci persone. L’ipotesi contestata è “concorso in falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico”.
Si tratta del “caso Cles”, relativo alla presunta redazione di atti pubblici da parte di “soggetti privati estranei alla pubblica amministrazione“, cioè di persone che lavoravano per la società romana specializzata in ricerche e studi sui problemi del lavoro, dell’economia e dello sviluppo. La vicenda nasce a seguito di un contenzioso amministrativo intrapreso da un’azienda siciliana, che contestava l’assegnazione del Corecom Puglia alla Cles di un appalto quadriennale da 1,1 milioni di euro per “formazione in affiancamento”, cioè consulenza tecnico-legale-fiscale. Secondo i ricorrenti la Cles non aveva i requisiti per vincere e quelle contestazioni avevano generato l’apertura di inchieste della magistratura penale e contabili.
Indagati la segretaria generale del consiglio regionale, Domenica Gattulli; Lorena Saracino e Francesco Plantamura, rispettivamente presidente e direttore del Corecom Puglia insieme ai dirigenti regionali Angelica Brandi e Giuseppe Musicco entrambi in servizio presso la sezione Risorse umane e e di supporto alla legislazione della Regione Puglia, ed il funzionario Michele Chieco responsabile dei rapporti di collaborazione fra il Consiglio Regionale e l’Università; Pasquale Carulli, esperto legale senior , Marco Magistrale, Flavia Severino Ulloa e Fabio Valenzano, esperti contabili juniores dell’azienda Cles. L’inchiesta del pm Ruggiero, sostiene che 30 atti pubblici risultanti firmati da dirigenti regionali in realtà sarebbero stati materialmente predisposti dai collaboratori della Cles.
La Guardia di Finanza ha acquisito copiosa documentazione presso la sede del Consiglio Regionale ed effettuato perquisizioni, che confermerebbero che gli atti sarebbero stati redatti all’esterno degli uffici pubblici. Fra i documenti oggetto di contestazione compaiono numerose delibere del Corecom Puglia risalenti al 2020, per la definizione di controversie tra privati cittadini e aziende di telefonia, ma anche una determina dirigenziale avente a oggetto un accordo quadro fra la presidenza del Consiglio Regionale e l’Università di Bari.
Nello specifico viene contestato alla segretaria generale Gattulli, di avere firmato nell’ottobre 2019 in concorso con la dirigente Angelica Brandi e Marco Magistrale (dipendente Cles) una determina inerente ad un contratto di collaborazione a supporto del Corecom Puglia, attestando falsamente – secondo le accuse mosse dalla Procura – di aver formato l’atto direttamente, mentre invece, a predisporlo sarebbe stato un soggetto “privato” e quindi estraneo alla pubblica amministrazione.
Lorena Saracino presidente del Corecom è una giornalista che ha lavorato per diverse testate fra cui il “Quotidiano” di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto, Telenorba, Rai, Bariser, e successivamente al Corriere del Mezzogiorno, l’edizione pugliese del Corriere della Sera, occupandosi di politica, quella politica che l’ha insediata al vertice del Corecom a Bari la cui nomina è stata oggetto di non poche turbolenze in seno al Consiglio regionale.
AGGIORNAMENTO
Il Gip del Tribunale di Bari, dr. Angelo Salerno lo scorso 24 gennaio 2023 , letta la richiesta di archiviazione formulata e depositata dal pubblico ministero, l’ha accolta per insufficienza degli elementi probatori a sostenere una ragionevole previsione di condanna. Di seguito il provvedimento integrale
GATTULLI-sentenza