ROMA – E’ stato un risveglio inaspettato questa mattina ad Ostia Nuova che hanno trovato i blindati delle Forze dell’ Ordine schierati lungo le strade. Alle prime ore dell’alba è partito il “piano Minniti” con uno schieramento di 250 uomini interforze di polizia carabinieri e finanza, con camionette volanti uomini in strada ed elicotteri in piazza Gasparri, nel “feudo” dei clan malavitosi. Centinaia di agenti in assetto anti sommossa hanno effettuato diverse perquisizioni in abitazioni private.
E’ stata questa la prima reazione dello Stato all’ondata di fuoco che si è registrata a Ostia negli ultimi giorni, partita con la gambizzazione del nipote di Fasciani, avvenuto all’interno di una pizzeria in via delle Canarie dove è stato ferito, a cui ha fatto seguito nella serata di sabato scorso il doppio “avvertimento” alle abitazioni di Silvano e Giuliano Spada , entrambi cugini di Roberto Spada, che si trova attualmente ristretto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo ritenuto dai pm essere l’ attuale reggente del clan, autore della testata sferrata al giornalista di Nemo .
Da questa mattina i poliziotti della Squadra Mobile e del commissariato Lido, hanno sequestrato dosi di droga (hashish e cocaina) e anche un quantitativo di armi, e stanno anche procedendo agli arresti. Nel corso delle operazioni sono state sottoposte a verifica 353 persone e 276 mezzi.
Due uomini sono stati invece arrestati per spaccio. “Bello vedere l’attenzione dello stato in questo quartiere – dice la titolare della tabaccheria di via Storelli proprio accanto al bar Music di Roberto Spada – voglio ricordare che qui vive tanta ma tanta gente perbene. Spero non vi dimentichiate di loro“.
Perquisita l’abitazione che il Comune aveva assegnato a Rosaria Spada. Il nipote Walter Casamonica che di fatto viveva lì è stato portato in commissariato e sarà denunciato. Nel giardino dell’abitazione era stato costruito un terrazzo completamente abusivo.
Il Capo della Polizia Franco Gabrielli a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, tornando sulla questione dell’uso dell’esercito a Ostia ha detto “Io sono un convinto assertore che in questo Paese ognuno deve fare il suo al meglio“. Aggiungendo : “Evitando interpretazioni malevole ho ringraziato per lo straordinario lavoro che le forze armate fanno, ma credo che il tema di Ostia sia di altra natura. Organizzazioni criminali di quel livello non si combattono con la presenza di pattuglie più o meno armate su strada, ma soprattutto con un’efficace attività investigativa. E mi dispiace – ha concluso – che parlare chiaro in questo Paese sia sempre motivo di fraintendimento“.