Da tempo ormai nel Movimento 5 stelle regna il caos più assoluto. L’ultima diatriba interna che Beppe Grillo è chiamato a dirimere come “garante” riguarda l’annullamento dei vertici del partito a causa dell’esclusione illegittima di alcuni iscritti. Una decisione del Tribunale Civile di Napoli che, di fatto, ha accolto le proteste degli 80mila attivisti esclusi dal voto, a seguito del ricorso dei tre iscritti partenopei, Liliana Coppola, Renato Delle Donne e Steven Hutchinson, assistiti dall’avvocato Lorenzo Borrè, hanno esautorato per via legali Giuseppe Conte dal suo ruolo di leader, lasciando si fatto il Movimento 5 stelle senza un leader.
Prima dell’incontro dal notaio, Beppe Grillo ha incontrato singolarmente i “big” per trovare, pare, un punto di incontro che soddisfi tutti in egual misura. Il garante aveva nei piani un incontro con Roberto Fico, Luigi Di Maio e Virginia Raggi all’hotel Parco dei Principi nel lussuoso quartiere Parioli della capitale. Gli incontri con Di Maio e la Raggi pare siano stati positivi, mentre il garante del M5S si è incontrato con Giuseppe Conte direttamente nello studio del notaio Amato. Assente Il presidente della Camera Fico, messo fuori gioco proprio oggi da un’indisposizione.
Senza tralasciare l’ormai arcinota contrapposizione interna tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, ormai ai ferri corti e sull’orlo di una scissione interna. I vertici del movimento hanno trascorso gran parte della giornata di ieri giovedì 10 febbraio presso lo studio di Roma del notaio Luca Amato, a cui spesso il Movimento si è rivolto per certificare i propri atti.
Anche Beppe Grillo ha partecipato alla riunione, confermando il fatto che all’interno dell’ufficio del notaio Amato la discussione è stata di quelle che contano. Oltre a Beppe Grillo e a Giuseppe Conte, al vertice è stata presente anche l’ex-sindaca di Roma Virginia Raggi, che è anche avvocato, la quale però è stata la prima a lasciare lo studio poco dopo le 20. “Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento. Quindi state tranquilli”, ha detto Beppe Grillo uscendo dallo studio del notaio di fiducia del Movimento insieme a Giuseppe Conte .
“Conte confermato come leader? Certamente, chi ha mai messo in dubbio questa roba qua, ma state scherzando?“, ha dichiarato Beppe Grillo ai giornalisti che lo attendevano fuori. “Abbiamo avuto una riunione, abbiamo esaminato tutti gli aspetti giuridici. Siamo fiduciosi, offrendo al Tribunale un nuovo documento, che potrà essere riconosciuta la piena validità delle delibere assembleari contestate” ha aggiunto l’ ex premier che ha dimenticato di essere solo un avvocato e di aver già perso il primo round.
Subito dopo la breve dichiarazione, Grillo ha invitato l’auto della scorta di Conte a guadagnare l’entrata del cortile, scherzando con gli agenti che procedevano molto lentamente. Battendo le mani sul cofano ha esclamato con tono ironico: “Dai ragazzi, avanti. Non vi prendo più come scorta“. Conte e Grillo sono usciti volutamente a braccetto a favore di telecamere e flash dei fotografi. “Ci vediamo a cena…”, ha detto Grillo rivolgendosi a “Giuseppi” dopo la lunga riunione .
I legali presenti all’incontro presso lo studio notarile hanno convenuto che le delibere relative al nuovo statuto e all’elezione di Conte leader, sono revocate in quanto “sospese” dal Tribunale di Napoli, sono valide “alla luce del regolamento del 2018″. I legali hanno aggiunto: “Si confida che gli elementi emersi consentano di poter ottenere una tempestiva revoca” annunciando un ricorso avverfso la decisione del Tribunale di Napoli.
L’incontro fra Grillo e Conte era il più atteso della giornata, sopratutto ricordando un precedente forte scontro fra i due sul nuovo Statuto, dal quale dovevano uscire le decisioni finali per il futuro immediato e prossimo del Movimento 5 stelle. L’obiettivo sarebbe quello di nominare il comitato di garanzia e poi far ripartire la macchina, seguendo la strada che porta alla votazione del comitato direttivo o del presidente. Al momento nel Movimento la situazione è caotica e il clima inizia a farsi pesante anche tra i parlamentari, che ora chiedono un incontro con Beppe Grillo. Uno dei punti più importanti da definire i nodi è il sistema di votazione per le prossime decisioni interne al M5S, che potrebbero essere prese su SkyVote mentre starebbe tornando in “pole position” anche l’ipotesi di un ritorno sulla piattaforma Rousseau, come consigliato a Grillo dai suoi legali, Paola e Andrea Ciannavei, ed il comico-garante si sarebbe convinto a tornare ad utilizzare la piattaforma Rousseau, insostituibile nel vecchio statuto appena ritornato in vigore.