E’ morto ieri mattina a Roma il magistrato Giorgio Santacroce, ex primo presidente della Corte di Cassazione. Era malato da alcuni mesi: aveva guidato la Suprema Corte dal maggio 2013 fino al dicembre 2015, quando era andato in pensione. Santacroce, 75 anni, originario di La Spezia, prima di approdare a Piazza Cavour, è stato per un quinquennio al vertice della Corte d’appello di Roma. Era malato da alcuni mesi. E’ stato primo presidente della Suprema Corte dal 13 maggio 2013 al 31 dicembre 2015. Magistrato dal 1965, Santacroce ha iniziato la sua carriera come pretore a Napoli. Nel 1970 è passato a Roma esercitando le funzioni di pm per oltre 25 anni occupandosi di importanti inchieste sul terrorismo, sulla Banda della Magliana, sulla strage dell’incidente aereo di Ustica e sulla Loggia P2. Nella capitale è stato poi sostituto pg alla Corte d’appello, per andare quindi in Cassazione (1997) con funzioni di giudice. Dal 13 marzo 2008 è stato presidente della Corte d’appello di Roma.
Nel corso della sua carriera Santacroce si è distinto nei processi importantissimi soprattutto in materia di terrorismo come quello sulle inchieste su Avanguardia nazionale e sugli attentati dei Nap, i processi sui fiancheggiatori di Prima Linea e delle Br. Santacroce successivamente passato alla Suprema Corte di Cassazione si è occupato dei delitti del mostro di Firenze, dell’omicidio Calabresi, dei casi Cogne e Marta Russo e dei Black bloc al G8 di Genova.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha ricordato come ” esemplare servitore dello Stato ” ed ha inviato un messaggio di cordoglio alla moglie di Santacroce, ricordandone l'”esemplare attività svolta nell’ordine giudiziario“. Il presidente del Senato Pietro Grasso appresa la notizia della scomparsa lo ha ricordato come magistrato di grande serietà “Quello di Giorgio Santacroce è stato un lungo percorso al servizio della Giustizia e delle Istituzioni. Lo ricorderemo come Magistrato di grande serietà e profonda conoscenza del Diritto. Sono vicino ai familiari ai quali invio i sentimenti di profondo cordoglio personale“.Anche il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, in una nota, ha commentato la scomparsa dell’ex Primo Presidente della Corte di Cassazione “Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Giorgio Santacroce, nato nella mia città e assurto al vertice della magistratura di legittimità al culmine di una carriera che lo ha visto scrivere tra le pagine più importanti della storia giudiziaria italiana. Nel periodo in cui ho avuto l’onore di lavorare con lui per analizzare ed affrontare i problemi che affliggono il sistema giudiziario del Paese, ne ho potuto apprezzare sino in fondo l’intelligenza, la signorilità, la professionalità e la passione che ne hanno fatto uno dei magistrati più stimati, le cui doti umane sono state unanimemente riconosciute. Il principio di legalità come cardine della democrazia lo ha ispirato in tutta la sua attività. Voglio esprimere il mio personale cordoglio alla famiglia e a tutti coloro che, lavorando con lui, hanno avuto l’opportunità di apprezzarlo e stimarlo.”
Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini, appresa la notizia della scomparsa di Santacroce, ha espresso il cordoglio di tutto il Csm: “Esprimo il cordoglio mio personale e di tutto il Csm per la scomparsa di Giorgio Santacroce, fino al dicembre 2015 Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione e componente di diritto del Csm”. Questo il ricordo del . “Sono orgoglioso di aver trascorso al suo fianco un non breve periodo di lavoro in Csm e in Comitato di Presidenza, in quei momenti, non mi sono mai mancati il suo sostegno e i suoi preziosi consigli. Il tratto di umanità che si è sempre accompagnato alla competenza e alla conoscenza del mondo del diritto hanno reso Giorgio una figura autorevole e stimata in Italia e all’estero. Mi sento vicino alla famiglia e condivido il dolore con i tanti che gli hanno voluto bene e con l’intera magistratura italiana. Con Giorgio Santacroce scompare la figura di un magistrato esemplare e una persona di straordinaria generosità“.