La sconfitta elettorale di Piero Fassino a sindaco di Torino porterà conseguentemente alla sua uscita di scena dalla presidenza dell’ ANCI. L’associazione nazionale dei comuni, impegnata in questi giorni in una difficile trattativa col Governo per la definizione dei punti che costituiranno il nuovo decreto sugli enti locali, dovrà decidere al suo interno anche la successione del presidente uscente Fassino che era stato eletto al timone dell’ ANCI nel luglio del 2013 (il suo mandato sarebbe scaduto nel 2018) subentrando a Graziano Delrio, Applicando rigidamente il regolamento Fassino potrebbe anche restare in sella da semplice consigliere comunale alla guida dell’ Associazione dei Comuni, ma è molto probabile che già nei prossimi giorni rassegnerà le dimissioni. A quel punto, la guida dell’ ANCI passerà al vice presidente vicario Paolo Perrone, sindaco di Lecce in quota Pdl, il quale dovrà gestire l’associazione sino alla prossima assemblea congressuale che quest’anno si terrà a Bari, con grande probabilità dal 25 al 28 ottobre prossimo, ed a questo punto contestualmente si potrebbe procedere all’elezione del nuovo presidente..
Nonostante la sconfitta di Roma e di Torino, la maggioranza di sindaci del Pd e del centrosinistra, all’interno dell’ ANCI rimane ancora maggioritaria e quindi anche in questo caso la presidenza dovrebbe restare di estrazione democratica . Sono due I candidati che vengono indicati fra i più accreditati per la successione di Fassino vi è Antonio Decaro l’attuale sindaco di Bari, renziano di ferro, ,, ed il sindaco di Catania Enzo Bianco.