di REDAZIONE CRONACHE
Nelle indagini delegate dalla Procura di Bari alla Guardia di Finanza compaiono anche degli atti “imbarazzanti” sui quali risulta apposta la firma autorizzativa dell’ex capo della Protezione civile, Antonio Mario Lerario finito in carcere lo scorso 23 dicembre per corruzione. Quello probabilmente più eclatante l’organizzazione della “Settimana sociale dei cattolici italiani”, svoltasi in pompa magna a Taranto il 22 ottobre 2020 per il quale la Regione Puglia ha contribuito con una finanziamento di 400mila euro.
La giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano aveva deliberato il prelevamento della cifra dal fondo di riserva per le spese impreviste del Bilancio, proprio Il giorno prima (il 21 ottobre 2020 n.d.r.) che la manifestazione iniziasse. Lo stanziamento di 400mila euro era stato trasferito all’ente regionale Teatro Pubblico Pugliese, struttura che come riportato nell’atto dirigenziale firmato da Lerario “ha tra le sue finalità istituzionali anche la promozione degli attrattori culturali, quali per esempio le attività di cultura interreligiosa ed extranazionale, quale può essere appunto la Settimana sociale dei cattolici italiani” .
Il Teatro Pubblico Pugliese in poche parole è stato utilizzato dalla Regione Puglia quale soggetto attuatore del contributo di 400mila euro versato all’organizzazione dell’evento. La determina dirigenziale a firma di Lerario riportava che fra le attività della Protezione civile sono presenti anche quelle “funzionali ad assicurare l’ordinata realizzazione dei grandi eventi di particolare rilevanza “, aggiungendo che la Sezione Protezione Civile si era già avvalsa per altri grandi eventi del passato, “ della collaborazione del Teatro pubblico per le attività di supporto logistico-organizzativo”.
Il Teatro Pubblico Pugliese era già stato utilizzato in passato per conferire incarichi e consulenze anche a qualche giornalista che gravitava nell’ area Emiliano, come Monica Caradonna considerata la “presentatrice” preferita da Rinaldo Melucci, l’ ex-sindaco del Comune di Taranto, utilizzata in occasione delle varie presentazioni di candidature ed eventi dell’ Amministrazione Comunale guidata da Melucci, compreso anche quello oggetto di indagini delle Fiamme Gialle a Taranto in relazione all’organizzazione della regata Sail GP.
Peccato che nell’ area Amministrazione Trasparente del sito del Teatro Pubblico Pugliese l’elenco delle consulenze sia fermo al 2015…Un caso, o forse una volontà strategica per nascondere le molteplici “mancette” assegnate e distribuite agli amici degli amici ? Forse è il caso che la Guardia di Finanza allarghi i propri orizzonti di osservazione ed investigazione su come vengono spesi i soldi “pubblici” da parte della Regione Puglia e delle sue società ed enti collegati e controllati.
Non è un caso quindi che i lavori furono avviati con i saluti del sindaco (all’ epoca dei fatti) Rinaldo Melucci e del presidente Regione Puglia Michele Emiliano, e dell’Arcivescovo mons. Filippo Santoro, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle “Settimane Sociali dei Cattolici Italiani”, specializzato nell’ attingere ai soldi pubblici e dello Stato per finanziare le sue iniziative, in perfetto stile “Compagnia delle Opere” il braccio economico di Comunione e Liberazione, ritenuto una sorta di “massoneria” della Chiesa.
Nei giorni scorsi anche il fratello dell’ex capo della Protezione civile Mario Lerario, il sacerdote Tommaso Lerario cappellano dell’ospedale ecclesiastico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) , è stato oggetto di perquisizione nella propria abitazione a seguito di sospetti, oggetto delle necessarie verifiche, in quanto si sospetta che il sacerdote possa aver custodito il denaro o documenti segreti del fratello arrestato . La perquisizione è stata effettuata con il massimo riserbo possibile, ma ciò nonostante la notizia si è diffusa. Il decreto portava la firma del procuratore capo Roberto Rossi e del procuratore aggiunto Alessio Coccioli a capo del pool che indaga sui reati che riguardano pubblica amministrazione, ed eseguito dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, guidato dal colonnello Luca Cioffi.
Lerario ormai ex dirigente della Protezione civile pugliese ha presentato al Tribunale del Riesame di Bari, attraverso il suo avvocato, Michele Laforgia una richiesta di annullamento dell’ordinanza cautelare, e nei prossimi giorni dopo le preannunciate dimissioni da dirigente della Regione Puglia, sarà presentata anche alla gip Anna Perrelli un’ istanza per la revoca della misura cautelare.