Sei mesi dopo le elezioni amministrative vinte al ballottaggio la sindaca di Brindisi, Angela Carluccio, ha rassegnato le proprie dimissioni che sono state consegnate alle 16,30 al segretario generale Giuseppe Salvatore Alemanno.
La prima cittadina rinunciando all’incarico ha bruciato sull’anticipo di mezz’ora i 17 consiglieri comunali che stavano per presentarsi dal notaio Roberto Braccio per ufficializzare e ratificare la mozione di sfiducia annunciata nei giorni scorsi.
Quindi adesso Brindisi potrebbe tornare al voto fra tre mesi e l’amministrazione comunale verrà governata dall’ennesimo commissario inviato dal prefetto, così come era già accaduto un anno fa dopo l’arresto dell’ex sindaco Mimmo Consales.
Ancora un esecutivo comunale è caduto sulla vicenda più spinosa nell’agenda politica delle amministrazioni brindisine: i rifiuti. La “rottura” definitiva della Carluccio con la maggioranza che l’aveva eletta e sostenuta in consiglio comunale è avvenuta quando il 18 gennaio scorso la sindaca di Brindisi ha varato la giunta bis . La prima giunta guidata dalla Carluccio era caduta il 30 dicembre, giorno in cui Carluccio decise di azzerare la sua prima giunta a seguito delle dimissioni dei due assessori dei Cor, i Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto. A scatenare la rottura era stata la decisione di aumentare la Tar.”
“E’ inaccettabile. siamo la città che paga la tassa sui rifiuti attualmente più alta di tutta l’Italia“, era stato il lapidario commento di Italo Guadalupi. segretario cittadino dei Cor
Il 18 gennaio scorso la sindaca Carluccio ha nominato la nuova giunta, un esecutivo in pratico completamente identico al precedente, con una sola differenza: la prima cittadina di Brindisi decise di assumere anche la delega ai Rifiuti togliendola al vicesindaco Francesco Silvestre. A Brindisi tutti sanno molto bene che quest’ultimo, avvocato civilista aveva ottenuto la nomina e delega di assessore su “indicazione” di Pasquale Luperti, consigliere comunale in carica che aveva però un discusso passato essendo stato l’ ex assessore all’Urbanistica della giunta Consales. Incarico questo per il quale Luperti è attualmente indagato con l’accusa di turbata libertà della scelta del contraente e falso ideologico.
La decisione della Carluccio di tenere la delega ai rifiuti però non è stata condivisi da nessuno della sua stessa maggioranza. Infatti il vicesindaco Silvestre si è dimesso , e Luperti l’ha seguito attivando e promuovendo la mozione di sfiducia contro la sindaca che ha registrato un’adesione di massa. A questo punto la Carluccio non ha sopportato questo fuoco politico sulla sua persona: “Basta con questa sceneggiata. Ho soltanto deciso di ripartire con un progetto politico condiviso con la mia maggioranza, allargandolo a quanti vogliono lavorare per il bene della città“, mandando un messaggio diretto a Luperti: “Devo ritenere che la gestione dei rifiuti e delle bonifiche fossero imprescindibili per la sua permanenza nella maggioranza“.