In un atmosfera ricca di intensità emotiva si è svolta l’assemblea dei lavoratori della società di servizi del comune di Taranto “Infrataras”, all’indomani dell’annuncio dell’amministratore di voler cambiare il contratto di lavoro dei dipendenti. Legittime le perplessità emerse nel corso dell’incontro non tanto (o non solo) per la unilaterale richiesta di modifica del rapporto contrattuale, ma per la necessità di avere chiaro il quadro di insieme, di conoscere le prospettive di sviluppo anche alla luce delle ipotizzate nuove acquisizioni di servizi, insomma per avere un piano industriale aggiornato dell’azienda.
“Come è noto Infrataras – commentano unitariamente i sindacati CGIL-CISL-UIL – dopo le vicissitudini degli anni passati, è oggi un azienda sana, con i conti in ordine e che svolge servizi essenziali per il Comune di Taranto a costi inferiori a quelli di mercato e i suoi dipendenti sono determinati a salvaguardare tale condizione virtuosa e con essa il proprio posto di lavoro. Peraltro l’ipotesi di cambiare il tipo di contratto di lavoro, da pubblicistico a privatistico, dopo sette anni di blocco dei contratti del pubblico impiego appare perlomeno improvvido, proprio ora che una sentenza ne ha sancito l’incostituzionalità”
“Nessuno ha paura del cambiamento – continua la nota congiunta – e l’ipotesi di acquisire il e circa 40 dipendenti dell’AMIU, o altre possibili attività, non trova pregiudizi né nei lavoratori né nelle oo.ss. che rappresentano le istanze di una intera comunità, ma necessitano di un confronto che delinei in maniera organica quali sono le nuove direttrici visto che dovrà essere modificato l’attuale piano di impresa 2015/2019 . In una città dove la tensione non è una percezione astratta ma una realtà tangibile in ogni angolo di strada, in un territorio dove le crisi aziendali sono all’ordine del giorno, e la difesa strenua del lavoro assume dimensioni drammatiche, la partecipazione motivata dei dipendenti e delle oo.ss. alle scelte aziendali rappresenta un esercizio di buon senso prima che costituire una norma imperativa“
Per questo motivo FP CGIL, CISL e UIL Fpl, facendo proprie le preoccupazioni dei lavoratori, hanno chiesto con urgenza di incontrare il sindaco per dissipare possibili incomprensioni e ricercare soluzioni condivise che tutelino i dipendenti e concorrano allo sviluppo produttivo dell’azienda.