ROMA – L’ aggressione subita dal nostro direttore Antonello de Gennaro a Taranto, colpito alle spalle con una mazza da baseball mentre rientrava nell’albergo ove soggiornava, grazie anche ad un inefficace servizio di vigilanza radiosorvegliata della Polizia di Stato precedentemente disposto dal Comitato per l’ Ordine Pubblico e la Sicurezza della Prefettura di Taranto, ha causato profondo sdegno nel settore dell’informazione, delle istituzioni (quelle vere) e della politica, a partire dall ‘Ordine dei Giornalisti del Lazio a cui il nostro direttore è iscritto.
Deputati, partiti, i vertici di Enti pubblici e Confindustria, il Prefetto di Taranto, magistrati e giudici del Tribunale di Taranto, avvocati, consiglieri comunali di Taranto (incredibilmente soltanto quelli dell’opposizione), colleghi giornalisti, dirigenti del Consiglio nazionale dell’ ordine dei Giornalisti, hanno immediatamente manifestato in tutte le forme, pubbliche e private la propria totale solidarietà incondizionata al nostro direttore de Gennaro .
Unico silenzio a dir poco imbarazzante se non vergognoso, quello del Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dell’ Ordine dei Giornalisti di Puglia e dell’ Assostampa pugliese, nonostante la notizia sia stata data anche al telegiornale RAI Puglia insieme a tutti gli organi di stampa locali. Anche in questo caso la Gazzetta del Mezzogiorno, nell’edizione di Taranto, ha vergognosamente “bucato” cioè non ha dato alcuna notizia ai suoi sparuti lettori, nonostante amici e colleghi della redazione centrale del giornale barese, attualmente gestito da un commissario giudiziario, lo abbiano fatto in forma “privata”, dicendoci “purtroppo questo giornale (il loro n.d.r.) non è più la Gazzetta di un tempo…“.
I vertici della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno subito manifestato il proprio sdegno ed il massimo sostegno al nostro giornale ed al direttore de Gennaro, vittima di agguato criminale, delinquenziale e vergognosamente fatto aggredendolo alle spalle e colpendolo ripetutamente con una mazza da baseball.
Immediatamente il nostro direttore è stato posto sotto la massima protezione e tutela con assegnazione di scorta dei Carabinieri, che sono diventati i suoi “angeli custodi”, a cui noi tutti del Corriere del Giorno non possiamo che dire “grazie“.
Un grazie di cuore rivolto a tutti coloro, ci hanno manifestato la loro solidarietà, fiducia, amicizia e stima. Lo squallore, le miserie umane, i comportamenti e commenti di alcuni vigliacchi, avvoltoi e sciacalli a noi ben noti non meritano alcun commento. Il loro squallido e volgare silenzio non ci ha minimamente meravigliato. Sappiamo noi come sistemarli.
Tutta la nostra redazione, i collaboratori, i soci della Fondazione Corriere del Giorno sono accanto al nostro direttore Antonello de Gennaro, che sappiamo essere persona “forte”, certi che non arretrerà di un passo nella sua linea giornalistica impostata sulla legalità e sulla lotta a tutti i fenomeni criminali e mafiosi. E sopratutto a tutela dei furti e sprechi di “denaro pubblico”, cioè dei soldi che escono dalle tasche dei cittadini .