Sulle minacce ricevute dal sindaco di Bari Antonio Decaro è intervenuto anche il premier Matteo Renzi che ha scritto un messaggio di solidarietà affidato a Twitter: “Da giorni il bravo sindaco di Bari viene minacciato di morte da alcuni clan. Siamo con lui e con la sua famiglia #daiAntonio“. Immediata la risposta del primo cittadino : “Grazie presidente. Tranquillo. Come sai i sindaci resistono sempre. Sei stato sindaco anche tu“.
ll Sindaco di Bari sente che la cittadinanza gli è vicina ed ha quindi aggiunto di “non avere bisogno della scorta: sarebbe una sconfitta per la città. I cittadini si sono schierati tutti dalla parte della legalità. In questa città – aggiunge Decaro – i diritti sono delle persone che rispettano le regole. Ogni giorno ci sono fibrillazioni tra i diversi clan per cercare di occupare spazi che qualcuno magari ha lasciato. Ci sono fibrillazioni interne ai clan per fare scalate interne, per prendere il posto di qualcun altro. Ma la presenza delle forze dell’ordine e della magistratura si avverte molto in città“.
Il Pd di Taranto accanto a De Caro.”Esprimo, a nome mio personale e dei democratici jonici, la nostra solidarietà” – è il messaggio di Walter Musillo segretario provinciale PD Taranto – al Sindaco di Bari Antonio Decaro, per le pesanti minacce ricevute. “Siamo sicuri che, così come ha saputo fare in questi anni di buona politica, Antonio non si farà condizionare dalle intimidazioni e che continuerà, a stretto contatto con i cittadini, nella difficile opera di amministratore“.
“Decaro deve morire”. L’ultima minaccia contenuta nel messaggio recapitato attraverso Facebook al sindaco Antonio Decaro, questa volta è stata ancora più diretta di quelle arrivate in precedenza: “È un bastardo e deve morire“, scrive l’anonimo autore della nuova intimidazione sulle cui tracce è già al lavoro la Polizia Postale delle Comunicazioni già in contatto con la “security” di Facebook attiva anche in Italia. Sono molte le probabilità che si tratti di qualcuno degli ambulanti abusivi che si sono rivoltati alla linea della fermezza e legalità del Comune di Bari durante la sagra di san Nicola.