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22 Luglio 2024 07:36
22 Luglio 2024 07:36

La “spedizione punitiva” a Iovino: la rissa, i video. Il rapper Fedez è indagato. Ecco cosa è successo a Milano

Fedez ora è indagato: l'accusa è di rissa, un reato procedibile d’ufficio, senza la necessità della denuncia da parte della vittima. Quando il rapper ha negato, ancora non sapeva di essere stato denunciato

Una rissa in discoteca, dopodichè l’agguato al personal trainer Iovino, la fuga e la denuncia nei confronti di Fedez, ora iscritto nel registro degli indagati per rissa, lesioni e percosse in concorso. I denunciati da quanto si è appreso sarebbero cinque o sei, al momento alcuni non ancora identificati. Ma cosa è successo davvero nel fine settimana tra il 21 e il 22 aprile ? Ma su cosa sta indagando la procura di Milano ?

Per capire meglio i fatti occorre partire dalle prime ore della notte di domenica 21 aprile. Siamo alla discoteca “The Club” di largo La Foppa, storico locale glamour di Brera. Tutto accade i giorni delle feste per la chiusura del Salone del Mobile e ospite d’onore c’è Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, impegnato in un dj set che è un concerto o una “ospitata” in senso stretto. Tutto avviene nelle settimane susseguenti alla separazione tra lui e Chiara Ferragni, in cui l’attenzione sui comportamenti degli “ex” Ferragnez è altissima. 

Nel privé del locale dove Fedez faceva il suo djset si trovava anche Cristiano Iovino, personal trainer romano, salito agli onori delle cronache di gossip per aver bevuto qualche mese prima un caffè con Ilary Blasi, ex moglie di Francesco Totti, ma non ancora separata a quel tempo. Iovino è stato chiamato in causa dai difensori di Totti come testimone della causa di separazione. Fedez quella sera era accompagnato dall’inseparabile bodyguard Christian Rosiello, un ultras di prima linea della Curva Sud milanista. E con loro anche il rapper Taxi Bi, edaltri amici ed ultras del tifo milanista. 

Proprio nel privé del “The Club” intorno alle 2.50-3 di notte scoppia una rissa. I presenti raccontano di bicchieri lanciati in aria, bottiglie spaccate ed una scazzottata. Interviene immediatamente la security, come si vede dalle immagini di sorveglianza del locale, acquisite in seguito dagli investigatori. I buttafuori allontanano per prima Iovino e lo portano fuori dal locale, subito dopo è il turno di tutto il gruppo del rapper.  Tutto avviene sotto gli occhi di numerose persone e data la notorietà nel mondo della notte nei locali della movida milanese, dei protagonisti della rissa,  le voci iniziano subito a circolare. Qualche giorno dopo la rissa inizia a circolare sui social ma viene subito smentita dai protagonisti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la lite sarebbe nata da un commento spinto di Iovino a Ludovica Di Gresy, la bionda milanese avvistata recentemente accanto a Fedez. Permane però il sospetto che ci sia qualcos’altro.

Alle 3.30 in via Traiano, a Citylife, le guardie giurate di vigilanza al complesso di lusso “Parco della Vittoria” chiamano il 112 segnalando che una persona è stata aggredita selvaggiamente in strada da un gruppo di giovani. Almeno in 8-9 persone, raccontano i vigilantes. La persona aggredita però non è un passante casuale, ma un volto ben conosciuto perché abita in quel complesso: si tratta di Cristiano Iovino. Quando arrivano sul posto ambulanza e la pattuglia dei Carabinieri viene indicato l’appartamento in cui vive perché il personal trainer nel frattempo era salito a casa per medicarsi. Insieme a lui c’è Sasà Angelucci un ex tronista di “Uomini e donne”, ma non è ancora chiaro se si trovasse con lui in strada al momento dell’aggressione, anche perchè i vigilantes hanno riferito della presenza di due amici insieme a Iovino. 

Il personal trainer Iacovino è subito evasivo e non collaborativo, non vuole andare in ospedale, accettando solo di farsi medicare sul posto dai soccorritori dell’ ambulanza del 118.  Riferisce ai carabinieri soltanto che prima dell’aggressione, quella stessa notte, c’era stata una lite al “The Club“. negando di conoscere le persone che l’hanno aggredito : “Sono sconosciuti». Lo stesso dice in relazione ai partecipanti alla rissa nel locale. Qualcuno però già quella stessa notte mette a verbale dinnanzi ai Carabinieri che vi sarebbe stato uno scambio di messaggi tra i litiganti prima dell’agguato. Iovino dichiara solo che si riserverà di fare querela e di aggiungere altro dopo aver consultato il suo legale.  Al momento però non è stata presentata nessuna denuncia da Iovino , nonostante sia stato ricontattato più volte dalle forze dell’ordine. Perché? Cosa nasconde ? Di chi ha paura ?

I vigilantes della palazzina, sentiti nell’immediatezza dell’intervento dai carabinieri, mettono a verbale di aver visto un van nero fermarsi poco prima delle strisce pedonali davanti al palazzo, da cui hanno visto scendere 8-9 persone, tra cui una ragazza bionda, e soprattutto di aver riconosciuto “il noto rapper Fedez“. Il quale sarebbe stato il primo ad avvicinarsi a Iovino cercando di colpirlo con due pugni. Inoltre mentre si sono allontanati, alcuni ragazzi si sono avvicinati alla guardiola dei vigilantese minacciandoli.

Gli inquirenti hanno acquisito tutti i filmati delle telecamere di quella notte. Le immagini non sono nitidissime ma riprendono quasi tutta la scena. E confermano il racconto della guardie giurate. Con le nuove norme della riforma Cartabia, non si potrebbe procedere con le indagini, senza una querela della vittima per lesioni.  Ma l’ipotesi investigativa per cui procedono glòi inquirenti non è di lesioni ma di rissa, quindi di un reato procedibile d’ufficio, per il quale non necessita una querela di parte. È questo un punto fondamentale per il buon esito dell’indagine , anche perché Fedez nel suo unico commento alla vicenda domenica dal Salone del libro di Torino si è barricato insistentemente sull’assenza di una querela e di un referto ospedaliero delle lesioni. 

Nell’entourage del rapper c’è però molta preoccupazione. Anche perché l’ipotesi degli inquirenti è che Fedez abbia organizzato una spedizione “punitiva” contro il personal trainer Iovino. Un’ accusa questa ben più grave di una semplice rissa. E preoccupa anche la presenza ed il coinvolgimento di ultrà rossoneri con un discreto passato criminale alle spalle, tutti già protagonisti di episodi altri episodi di violenza.

Ma nella mattina di lunedì 22 aprile parte dal comando dell’Arma dei carabinieri di via della Moscova una Pec indirizzata alla procura ambrosiana contenente una Cnr , cioè una comunicazione di notizia di reato con la ricostruzione di quella notte e soprattutto il “deferimento di Federico Leonardo Lucia (cioè Fedez n.d.r.) all’ Autorità Giudiziaria per il reato di rissa“. In parole semplici il rapper viene denunciato  dai carabinieri perché certamente identificato come partecipante ai fatti di via Traiano e alla precedente rissa nella discoteca “The Club“.

Si tratta di un provvedimento “coperto” nel registro degli indagati. Il rapper non viene identificato sul posto, né tanto meno una pattuglia va a cercarlo a casa. Quindi allo stato attuale Fedez non è a conoscenza del suo deferimento né finora sono stati comunicati atti ai suoi legali. Nella procura di Milano nel frattempo è stato aperto un fascicolo per rissa e lesioni che il procuratore capo Marcello Viola ha assegnato alla pm Michela Bordieri. Ed è nell’ambito di quel fascicolo d’indagine che vengono acquisiti i filmati della sorveglianza del locale e altre immagini di via Traiano. Una storia che sembra essere solo all’inizio.

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