di REDAZIONE CRONACHE
Sta accadendo qualcosa di strano sull’inchiesta su Ciro Grillo, figlio del comico Beppe garante del M5S, e i suoi tre amici, accusati di stupro di gruppo nei confronti di due ragazze. Un’inchiesta finita sotto i riflettori soprattutto per il nome di uno dei protagonisti, figlio del fondatore del M5S. Alcuni giorni fa la pm Laura Bassani che ha coordinato, con il procuratore capo Gregorio Capasso, l’inchiesta sulle presunte violenze sessuali in Costa Smeralda, è stata trasferita dalla Procura di Tempio Pausania alla Procura dei Minori di Sassari . L’indagine su Ciro Grillo e i suoi tre amici si è conclusa e adesso il procedimento pende dinnanzi al giudice per le udienze preliminari Caterina Interlandi, che entro l’anno dovrà decidere se rinviare a giudizio Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta, come richiesto dalla Procura.
I fatti sono relativi a quanto accaduto due anni fa, secondo il racconto di una delle due ragazze denuncianti, quando dopo una serata in un locale di Porto Cervo in Costa Smeralda,, a casa del figlio di Beppe Grillo, dove era stata invitata, avrebbe subito delle violenze sessuali. Lo stupro avrebbe riguardato solo lei, mentre all’amica, come emergerebbe da alcune fotografie e da un video, i quattro avrebbero soltanto appoggiato i propri organi genitali sul suo viso, mentre la ragazza dormiva.
I magistrati inquirenti dopo avere chiuso l’indagine una prima volta, nel novembre 2020, un anno e mezzo dopo la denuncia, hanno poi riaperto l’inchiesta e chiusa dopo poche settimane con la richiesta di rinvio a giudizio per violenza sessuale di gruppo. Accuse sempre respinte dagli imputati che parlano di “sesso consenziente”. Adesso, nell’udienza preliminare, il procuratore Capasso in persona sarà costretto a presentarsi da solo in aula, davanti alla gup Caterina Interlandi. I magistrati nella richiesta di rinvio a giudizio per i quattro giovani genovesi hanno ripercorso tutte le tappe della vicenda. Come si legge nei documenti della Procura “il residence è stato individuato grazie a un selfie scattato” dalla giovane ragazza ed “è riconducibile a Beppe Grillo”. Le indagini sono state chiuse per due volte, una prima volta a novembre e una seconda volta a inizio maggio, dopo i nuovi interrogatori dei giovani. E Ciro Grillo è stato riascoltato ma non dal Procuratore, come era accaduto le prime due volte, bensì dai Carabinieri di Genova, su delega del magistrato. Dichiarazioni spontanee per dare “ulteriori elementi” a favore degli indagati.
A partire dal racconto della giovane. “Costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box del bagno”, “afferrata per la testa a bere mezza bottiglia di vodka” e “costretta ad avere rapporti di gruppo” dai quattro giovani indagati che hanno “approfittato delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica” di quel momento. Sono soltanto alcune delle accuse della Procura di Tempio Pausania (Sassari) a carico dei quattro ragazzi della Genova bene. Pagine su pagine di orrori raccontati dalla giovane studentessa italo-norvegese S.J, di appena 19 anni, che avrebbe subito, quel 17 luglio
Il decreto ministeriale di trasferimento della pm Laura Bassani è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 31 luglio scorso e comunicato alla Procura di Tempio Pausania il 3 agosto scorso. La magistrata, all’indomani, il 4 agosto, ha dovuto prendere già possesso del suo nuovo ufficio giudiziario a Sassari. “Per noi è una perdita importante sotto il profilo umano e professionale anche se auguro alla collega tutto il bene possibile“, ha commentato all’Adnkronos il Procuratore capo di Tempio Gregorio Capasso che ha firmato con la pm Bassani la richiesta di rinvio a giudizio dei quattro giovani. Laura Bassani ha affiancato il procuratore Capasso anche in un’altra inchiesta importante, quella alla movida 2020 in Costa Smeralda e i contagi Covid.
Come e da chi sarà sostituita la pm Bassani in questi due procedimenti? “Non è questo il punto – dice il procuratore capo Capasso – la Procura di Tempio ha un carico di lavoro enorme e molti processi impegnativi. Il vero problema è che l’intero “ruolo”, cosi come i turni di reperibilità e le udienze della collega Bassani, andranno ora redistribuiti tra i pochi magistrati rimasti in servizio. Non mi piace guardarmi indietro e rievocare vicende che hanno messo a dura prova il nostro Ufficio e che sono note a tutti”. Sono oltre mille i fascicoli rimasti aperti. E Capasso aggiunge: “Subito dopo il mio insediamento, circa tre anni fa, avevo immediatamente trasmesso ai competenti organi del Ministero, al Csm e alla Procura Generale di riferimento una serie interminabile di relazioni riguardanti la situazione, a dir poco precaria, del mio ufficio giudiziario con specifico riferimento ai magistrati in servizio, al personale amministrativo – attualmente 13 unità in servizio rispetto ai 21 previsti dalla già modestissima dotazione organica – e all’immobile sede dell’ufficio. E oggi devo rilevare, purtroppo, che, in riferimento ai magistrati in servizio, così come per il personale amministrativo, la situazione non è in alcun modo cambiata. Anzi”.
Ma su quanti magistrati in servizio può contare oggi la Procura di Tempio Pausania? “Oltre al sottoscritto che, tuttavia, al di là nell’organizzazione dell’ufficio e dell’attività giudiziaria in senso stretto, è costretto ad occuparsi in prima persona anche della gestione di tutti i servizi penali e amministrativi per le gravi carenze sopra evidenziate e soprattutto per la totale assenza di figure amministrative dirigenziali, come il dirigente, il direttore amministrativo e funzionari giudiziari, sono in servizio, sui 6 sostituti previsti in pianta organica, solo 2 giovani colleghi di prima nomina, di cui uno ha preso possesso dell’ufficio poco più di 9 mesi fa, nel novembre scorso… Mentre un terzo magistrato, proveniente dalla Procura di Verona ed applicato dal Csm al nostro ufficio, terminerà la sua esperienza a Tempio nel novembre prossimo“.
“Attualmente dunque i magistrati in servizio sono 3 con una scopertura pari al 50 % anche se di fatto i magistrati in organico effettivo sono solo in 2 – aggiunge ancora il procuratore Capasso – un terzo si trova in congedo per maternità dal febbraio scorso. In tale, insostenibile situazione dal settembre prossimo sarà difficile persino garantire la partecipazione del pm alle udienze, tenuto conto che anche i magistrati onorari che partecipano alle udienze sono solo in 3, sui 7 previsti nella proposta ministeriale di rideterminazione degli organici della magistratura onoraria“.
Alla luce di “queste emergenze” il Procuratore Capasso aveva richiesto formalmente il “posticipato possesso” della collega Bassani presso il suo nuovo ufficio di Sassari “in modo da consentire alla collega di definire almeno una parte del carico di procedimenti a lei assegnato e di provare a chiudere i processi più importanti da lei trattati”. Ma il Csm al cui interno siedono nel plenum due consiglieri laici nominati dal M5S non ha concesso il posticipato possesso. E il 31 luglio scorso è arrivato il provvedimento.
“Per quanto riguarda il carico effettivo della Procura di Tempio Pausania, malgrado la situazione emergenziale Covid, il nostro ufficio” dice Capasso “nel corso dell’ultimo anno giudiziario ha incamerato la bellezza di 4.133 procedimenti a carico di noti. Il dato è sostanzialmente in linea con le valutazioni espresse dal Ministero della Giustizia che, nella proposta di rideterminazione degli organici dei magistrati, aveva evidenziato che nel Distretto di Cagliari ‘si registra ovunque un calo delle iscrizioni ad eccezione della Procura di Tempio che ha registrato un aumento del 16 %; in tale ufficio le iscrizioni pro capite ammontano a circa 922 e sono quindi superiori (addirittura) alla media nazionale (pari a 623)’. Ma occorrere “entrare” nel dato statistico per comprenderne la reale ed effettiva incidenza…“.
Il procuratore spiega ed argomenta all’ ADN Kronos: “Prescindendo dalla qualità delle inchieste e dall’incidenza di alcune fenomenologie criminali di grosso impatto, quali lo spaccio di stupefacenti che come saprete, soprattutto nel periodo estivo, ha comportato lo scorso anno sequestri di ingenti quantitativi, in particolare di cocaina, presso i due scali portuali di Olbia e Golfo Aranci, e i reati del cosiddetto gruppo “Economia” (fallimentari, finanziari, riciclaggio etc.), evidentemente connessi agli spaventosi interessi economici del territorio di competenza, è sufficiente analizzare i dati dei due settori statisticamente più significativi e cioè quelli riferiti al cosiddetto Codice Rosso e al settore “Urbanistica e Ambiente”.
“Quanto al Codice Rosso, nel corso dell’anno 2020, sono stati iscritti solo a carico di noti ben 208 procedimenti per reati riguardanti la violenza di genere ed in danno di minori (maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali, stalking, lesioni aggravate …); in particolare, per il “Codice Rosso”, l’ufficio è stato direttamente e pesantemente impegnato, attesa la specificità tecnica delle relative fattispecie e l’urgenza richiesta che, com’è noto, impone, in alcuni casi, indagini serrate e provvedimenti urgenti” continua il procuratore Capasso “Quanto al settore Urbanistica-Ambiente, è stato effettuato, da me personalmente, un capillare monitoraggio del territorio, con particolare riferimento alla fascia costiera di competenza (da Porto Taverna Sud e sino a Badesi) al fine di individuare le situazioni di maggiore criticità, attività che ha poi comportato l’adozione di alcune significative e complesse misure cautelari reali (in 55 diversi procedimenti nel solo 2020 e in ben 95 diversi procedimenti nell’ultimo biennio)”.
“Ma ciò che mi preme di più sottolineare è che il “carico” complessivo dei procedimenti, a cui vanno aggiunte le udienze e i turni di reperibilità, anche notturni, è gravato quasi esclusivamente su giovanissime colleghe di prima nomina, alcuni delle quali mamme di bambini di età inferiore ai tre anni” aggiunge “”In questo senso mi piace richiamare le valutazioni espresse lo scorso anno dal Procuratore generale all’inaugurazione dell’anno giudiziario, peraltro esattamente coincidenti con quelle dell’anno precedente, laddove rilevava che ‘a Tempio Pausania si registra una forte pressione lavorativa sul singolo, pressione che in alcuni casi è inconciliabile con una sana e corretta gestione dei ruoli'”.
“E aggiungerei le udienze e i turni di reperibilità h 24…“, dice Capasso che quest’anno non andrà in ferie. Oggi è in ufficio, come è stato tutti i giorni di agosto, e lo sarà fino a fine mese. “Sapete che non è possibile entrare nel dettaglio di inchieste in corso. E per i processi parlano le sentenze – dice il Procuratore- In realtà, dal mio punto di vista, gli esempi da voi citati non fanno altro che confermare che il nostro “giovane” Ufficio è sottoposto a pressioni elevatissime che, evidentemente, non possono essere “lette” solo attraverso l’analisi dei dati statistici”.
“In ogni caso l’unica possibile soluzione, allo stato, è rappresentata dalle applicazioni distrettuali ed extradistrettuali”, dice e conclude il procuratore Capasso. “In tal senso provvederò immediatamente a richiedere applicazioni distrettuali ed extra distrettuali funzionali quantomeno a garantire una sana e corretta gestione dei ruoli, oltre ai turni di reperibilità e alle udienze e sono convinto che sia il Procuratore Generale e soprattutto il Consiglio Superiore della Magistratura, che hanno sempre mostrato attenzione alla situazione della Procura di Tempio, daranno corso alle nostre richieste”.
Il territorio gallurese è stato ed è al centro di inchieste delicate ed importanti, anche a livello nazionale, a partire dall’indagine per stupro di gruppo su Ciro Grillo alla vicenda degli yacht di lusso a quella sul noto complesso del Geovillage, da quella sul canile di Olbia a quella sui cavalli morti dopo essere stati trasportati su un traghetto con tratta Civitavecchia-Olbia. E, ancora, dalla vicenda del bimbo maltrattato e segregato in casa, al processo conclusosi a maggio 2020 in Corte d’Assise per il femminicidio di Arzachena per non parlare dei sequestri di ingenti quantitativi di stupefacente, in particolare cocaina presso gli scali portuali ed aeroportuali di Olbia. E delle indagini di cui si è detto e di rilevanza nazionale quale l’indagine Covid sulla movida estiva in Costa Smeralda e la vicenda “Grillo”…
Legittimo chiedersi, viste le difficoltà d’organico della procura di Tempio Pausania, e il trasferimento della pm Bassani che ha condotto le indagini, cosa succederà adesso al procedimento giudiziario nel quale è indagato il figlio di Beppe Grillo ?