ROMA – I nostri lettori ci hanno segnalato il contenuto della seconda puntata sulla “telenovela” su Michele Mazzarano, andata in onda nella puntata serale del 22 marzo scorso su Striscia la Notizia che contiene non poche falsità ed affermazioni di una gravità istituzionale che dovrebbero indurlo a dimettersi dal Consiglio Regionale. Le conversazioni rivelate da Striscia nella propria dettagliata ricostruzione dell’accaduto, non sono un “processo mediatico” come un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno ha sostenuto ridicolmente, ma bensì inconfutabili prove documentali di un avvenuto “voto di scambio” fra Pastore e Mazzarano.
Intervistato da Pinuccio l’ inviato di “Striscia“, il consigliere regionale massafrese Michele Mazzarano (Pd) esponente della “corrente” Fronte Democratico di Michele Emiliano, dice “Lo sai che quando questo quà è venuto nel mio ufficio io gli ho fatto trovare i Carabinieri ?” ed aggiunge “Stavano nell’altra stanza…che loro non hanno visto…stavano fuori con il registratore” precisando ” Io li ho denunciati” ed alla domanda di chiarimento dell’ inviato di Striscia “C’è una denuncia ?” il politicante del Pd risponde “C’è una denuncia” ma in realtà il servizio mostra una notizia pubblicata alle ore 16:24 del 22 marzo dal sito della redazione barese dell’ ANSA sul proprio sito, riportante le dichiarazioni di Mazzarano: “In merito al servizio di Striscia, avendo riconosciuto il signore intervistato, ho provveduto a presentare querela nei suoi confronti“.
L’inviato di Striscia ricordando che l’ audio è di ottobre 2017 (quando Mazzarano sosteneva falsamente che nella stanza accanto c’erano i Carabinieri n.d.r.) si chiede giustamente”ma come aveva detto che l’aveva fatta prima, l’audio è di ottobre ! ” aggiungendo conseguenzialmente “questo vuol dire che i Carabinieri hanno la stessa nostra registrazione. Solo che a noi sembra strano che con i Carabinieri nell’altra stanza che registravano tutto, abbia detto determinate cose“:
Quindi Mazzarano nel video-audio della sua conversazione con il suo interlocutore Emilio Pastore, così come ha rivelato da Striscia, spiegava al suo interlocutore i meccanismi “clientelari”, il voto di scambio che imperversava nella Regione Puglia, sino all’avvento di Nichi Vendola (Sel) alla presidenza della Regione Puglia nella legislatura precedente all’attuale in cui Michele Emiliano ha preso il posto di Vendola alla guida della Regione pugliese.
Il cittadino (Emilio Pastore) che ha fornito l’audio della registrazione a Striscia la Notizia, ad un certo punto chiede a Mazzarano se può mettere il suo secondo figlio a lavorare in una società che lavora con l’ ASL, ma come racconta Pinuccio “le cose sono un pò difficili ma gli lascia qualche speranza” come si evince dalla fotostory ricostruita sulla base del servizio di Striscia.
Pinuccio ricorda che a detta dell’ assessore (Mazzarano n.d.r.) “tutto avviene alla presenza dei Carabinieri”. Affermazione questa, del politicante massafrese, che in realtà è FALSA come il CORRIERE DEL GIORNO ha rivelato contattando il Gen. Gianni Cataldo, Comandante Regionale dell’ Arma dei Carabinieri, che ha negato qualsiasi attività dell’ Arma e tantomeno che i Carabinieri fossero dietro la porta come fantasticava, mentendo ben sapendo di mentire Mazzarano davanti al microfono di Striscia la Notizia. Non a caso da indagare sulla vicenda su delega della Procura di Taranto, è la Digos della Questura di Taranto, e non i Carabinieri.
L’ inviato di Striscia evidenzia che “dall’audio ricevuto pare che l’ assessore abbia dato un posto di lavoro ad uno dei due figli di questo cittadino (Emilio Pastore n.d.r) in una società che lavora per l’ ILVA, “in un momento però” aggiunge ed evidenzia giustamente Pinuccio “in un momento però strano in cui la Regione Puglia è in contrasto con lo stesso Ministro (Carlo Calenda, titolare del Ministero dello Sviluppo economico n.d.r.) proprio perchè l’ ILVA inquina ed i posti di lavoro non possono essere un compromesso per fare andare avanti l’ azienda ancora così“. Ma sentite cose dice l’assessore in merito….
Ma ci sono altri politici in questa storia, che vanno anche in contrasto fra di loro come si sente in questa “pillola”, in cui il massafrese Michele Mazzarano si lascia andare ad inquietanti “minacce” nei confronti di una donna, che lavora in un ente della Regione Puglia, sposata con un “renziano” quindi ostile alla corrente Fronte Democratico di Michele Emiliano, della quale il Mazzarano è diventato un “adepto” !
“Un clima meraviglioso”….chiosa Pinuccio. In realtà è lo specchio del comportamento ignobile di un politico come Mazzarano, che non sa neanche cosa sia la parola “legalità” o “etica”. Un comportamento che costituisce una vera e propria vergogna per l’ istituzione Regione Puglia che lo annovera fra i propri consiglieri, ma anche per il Partito Democratico. Come abbiamo più volte detto e raccontato in tempi non sospetti, e come il nostro archivio giornalistico può testimoniare, comportamenti come quello di Mazzarano, che si salva sempre solo e soltanto grazie all’intervenuta prescrizione, sono una vergogna per la politica.
E non a caso i suoi “sostenitori” di Mazzarano nel mondo dell’informazione pugliese hanno con lui molte cose in comune. A partire dall’utilizzo e frequentazioni di cappucci e grembiulini….
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