TORINO – Il palazzo di giustizia del capoluogo piemontese si è trasformato il 21 dicembre scorso in un originale circuito di gara per “Cammina, corri e pensa dritto”, la manifestazione sportiva organizzata per salutare il procuratore capo Armando Spataro, di origine tarantine, andato in pensione da pochi giorni. Un tracciato di oltre 4 chilometri , i cui partecipanti nonostante il freddo e scarpe da corsa, hanno fatto due giri lungo il perimetro esterno del Tribunale e poi sono saliti su per le scale, sino al settimo piano, davanti a quello che era l’ufficio del Procuratore.
Numerosi i giornalisti, le forze dell’ordine e gli avvocati, primo fra tutti Luigi Chiappero che ha organizzato la manifestazione sportiva devolvendo il ricavato delle iscrizioni (oltre 2500 euro) all’associazione “Amici di Andrea“, che lo stesso magistrato ha fondato dopo la scomparsa del figlio Andrea Spataro, che faceva l’avvocato penalista a Milano, ammalatosi di un tumore raro.
Giudici di gara il magistrato in pensione Paolo Tamponi e l’avvocato Gian Paolo Zancan. In palio per il vincitore la possibilità di salutare Armando Spataro per 5 minuti. Alla gara hanno preso parte circa 250 persone fra i quali il questore Francesco Messina, l’ex comandante provinciale dei carabinieri Emanuele De Santis, e personale del palazzo di giustizia, che hanno corso all’esterno e all’interno del palazzo di giustizia, percorrendo addirittura sette piani di scale, fino a giungere sulla terrazza dell’edificio.
Tutti hanno corso per salutare Armando Spataro. Una corso per la giustizia, infatti ogni categoria ha depositato tre cartelle sul tema “La giustizia che vorrei. Quali modifiche sono indispensabili“, che diventeranno un libro. Quello per Spataro è stato un saluto “unico” nella storia della magistratura e giustizia italiana: per la prima volta, infatti, una gara podistica si è disputata all’interno di un Palazzo di giustizia.
A tagliare per primo il traguardo un carabiniere della polizia giudiziaria, Michelangelo Fantetti, che ha preceduto l’avvocato Manuel Perga e il collega dell’Arma Alessandro Floris dopo una corsa lungo il porticato esterno ma anche su per le scale fino al settimo piano e giù nei seminterrati. A salire sul gradino più alto del podio, nella categoria donne, la praticante avvocato Federica Panciera.