BARI – Il neo governatore regionale della Puglia, Michele Emiliano, per tutta la campagna elettorale ha ricordato di essere innanzitutto un magistrato. Ed avendo anche fatto per 10 anni l’amministratore pubblico come Sindaco di Bari, ben conosce i “trucchetti” che vengono usati frequentemente nella pubblica amministrazione per agevolare “gli amici degli amici“. Chiunque è pratico di pseudo-bandi di gara come quello in questione, sa molto bene che per aggiudicare un lavoro a chi si vuole, spesso gli uffici competenti invitano società che data la lontananza dal posto (vedi la società di Milano invitata….) ed a una società non interessata (ad esempio quella di Bari) data l’esiguità dell’importo previsto per il lavoro in aggiudicazione, ed ecco allora vince l’unica offerta che arriva, e cioè quella che “deve” vincere. E così il gioco è fatto ! Questo meccanismo, cari lettori è ben noto, ed è stato svelato da molteplici inchieste in tutt’ Italia da parte della Magistratura e delle infaticabili Forze dell’ Ordine.
Resta a questo punto da farsi qualche domanda. E bene farebbero la Procura della repubblica di Bari, la Guardia di Finanza ad attivarsi ed accertare quanto accaduto. La prima domanda da farsi è la seguente : la società tarantina Dijinima kiki consulenti & partners srl’, aveva mai partecipato a bandi del genere prima dell’arrivo di Liviano in Regione ? Seconda domanda: in che data la società Dijinima kiki consulenti & partners srl’ si è iscritta nel portale regionale Empulia ( www.empulia.it ?) ? La terza domanda che nessuno sinora si è fatto è questa: era previsto la possibilità di subappaltare il lavoro alla società che poi ha realizzato il tutto in subappalto ( Software s.n.c. di Taranto ) ? Ultima domanda: la società Software s.n.c. aveva mai lavorato sinora con la Regione Puglia ? Non appare quindi molto strana la coincidenza che Calò (cioè il titolare della Dijinima kiki consulenti & partners srl ) era stato il mandatario elettorale durante la campagna di Liviano #diamocidelnoi .
E’ incredibile vedere una gara pubblica bandita il 24 agosto, quando tutti sono ancora in ferie, e gli uffici di quasi tutte le società sono chiusi per ferie. Non è un caso che l’importo è sotto i 40mila euro, altrimenti avrebbero dovuto fare un bando molto più trasparente ! Viene a dir poco da ridere leggere nella relazione degli uffici competenti che i tre nomi sono stati estratti attraverso la funzione”CASUALE TRA” del programma Excel Office. Anche l’ultimo dei ragazzini studenti di informatica sa molto bene che in realtà “Excel” (vedi QUI) altro non è che un foglio elettronico, e non un programma per estrarre a sorte delle società da un elenco !
In queste ore Liviano ha cercato di trovare conforto fra i suoi amici, nel suo elettorato, utilizzando il socialnetwork Facebook. Ma da un’attenta analisi abbiamo verificato che soltanto più o meno 1/5 dei suoi 5.000 “amici” gli ha manifestato solidarietà. Liviano ha commentato amaramente la sua uscita dalla giunta regionale:
“Ringrazio il presidente Emiliano per avermi consentito di fare l’assessore regionale sia pure per breve tempo. Ho provato in questi mesi ad essere utile all’intera Puglia e a Taranto in particolare. Tutti gli uffici dell’assessorato hanno confermato per iscritto la legalità del percorso utilizzato per l’assegnazione dell’incarico alla società che ha gestito gli Stati generali. Mi dispiace che con la mia uscita dalla giunta possa ridursi la speranza che stavamo ricostruendo nella nostra città e il rapporto con i tantissimi operatori dei settori turismo e cultura con cui in questo breve tempo abbiamo collaborato avviando percorsi partecipati e distribuiti nel territorio pugliese. A tutti rinnovo la mia gratitudine e il mio impegno. Le mie sofferte dimissioni scaturiscono dal mio rispetto per le istituzioni e per la giunta e sono un ulteriore conferma del mio modo di intendere e fare politica fatto di dignità, di gratuità e di servizio”.
La delega all’assessore Capone non è la sola novità di Michele Emiliano. Infatti lunedì 12 ottobre nominerà Carmelo Grassi (attuale presidente del Teatro pubblico pugliese) commissario di Pugliapromozione. E l’indomani martedì 13 vi sarà un incontro con la Capone e Grassi per “dare vita a uno specifico coordinamento operativo per la programmazione e la gestione delle attività del comparto turistico e culturale”. Incontro questo, a cui parteciperà anche Paolo Verri, appena nominato direttore del dipartimento Turismo, economia e cultura e valorizzazione del territorio.
I RETROSCENA DELLA NOMINA AD ASSESSORE. In realtà Liviano si è trovato a fare l’assessore per puro caso , in quanto secondo gli accordi fra i partiti della maggioranza del centrosinistra, per la ripartizione degli assessorati in rapporto ai voti sul territorio, l’assessore in rappresentanza di Taranto avrebbe dovuto essere il candidato Borracino (Sel) che in un primo momento risultava eletto. In seconda battuta avrebbe avuto delle possibilità di diventarlo la capolista del PD a taranto e provincia, che era anche consigliere regionale uscente, e cioè Annarita Lemma, che però è rimasta “azzoppata” cioè trombata dai voti degli elettori non venendo rieletta, esattamente come è accaduto alla sua collega Loredana Capone (con una grande differenza di voti a suo favore però) che era peraltro assessore regionale uscente. E sopratutto non rappresentava come la Lemma l’opposizione interna (ex-area Civati).
Non potevano essere nominati assessori i due consiglieri regionali del Pd tarantino , gli uscenti Michele Mazzarano e Donato Pentassuglia, i quali sono entrambi imputati in distinti processi dinnanzi al Tribunale di Taranto. E quindi Emiliano, gioco forza è arrivato alla nomina di Liviano preferito da tutti al consigliere regionale di Torricella Peppo Turco, ben noto per la sua propensione ad essere un “cavallo pazzo”, cioè un carattere troppo indipendente e poco “gestibile”.
Adesso Gianni Liviano potrà tornare alle origini e restare per un anno e mezzo ancora sui banchi del consiglio comunale di Taranto a fare il consigliere comunale all’opposizione da “indipendente di sinistra” alla maggioranza di centrosinistra composta anche dal Pd. Cioè lo stesso partito che governa, ed esprime Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia, e che sedeva con Liviano (sino a 24 ore fa) nella Giunta regionale pugliese . Giochi di bieco interesse o sola incoerenza politica quella di Liviano ?
In ogni caso, per entrambi i lati della medaglia, una incoerenza così palese da diventare inconfutabile.