Con una nota stampa l’ on. Marco Lacarra, segretario regionale pugliese del Partito Democratico ha risposto alle imbarazzanti dichiarazioni del Commissario regionale di Forza Italia D’Attis che esultando per la rielezione di Cannito a sindaco di Barletta, ha affermato: “Ha vinto Mino Cannito, abbiamo vinto noi e ha perso Emiliano. Abbiamo vinto noi perché abbiamo sempre sostenuto Mino Cannito che era e sarà un ottimo sindaco e abbiamo vinto perché abbiamo saputo interpretare la voglia di Barletta di essere liberata dalla cappa clientelare del centrosinistra che governa la Regione”.
“Un risultato straordinario, di cui Forza Italia è stata protagonista con un lavoro costante del nostro senatore Dario Damiani, con l’organizzazione provinciale di Marcello Lanotte e di tutti gli altri dirigenti locali e l’impegno dei nostri candidati. – continua D’ Attis – Grazie ai nostri riferimenti nazionali, Antonio Tajani e Licia Renzulli , che non hanno mancato di far sentire la loro presenza a Barletta, sostenendoci e sostenendo il nostro candidato sindaco. È un momento di gioia e soddisfazione per noi, che abbiamo convintamente e appassionatamente sostenuto Mino Cannito. Facciamo i migliori auguri ai cittadini di Barletta che hanno bocciato la tracotanza di Emiliano e dei suoi sodali avvezzi all’esercizio di una politica vecchia e ombrosa. Da domani saremo al lavoro, con la nostra squadra di eletti, per proseguire un sereno e proficuo cammino politico ed amministrazione nell’interesse esclusivo dei barlettani”.
La replica di Lacarra
“Lasciano perplessi le parole di commento alla tornata elettorale appena conclusa pronunciate dal Commissario regionale di Forza Italia D’Attis. Pur comprendendo l’imbarazzo e le difficoltà del centrodestra per il brusco calo di consensi e la sconfitta in moltissimi comuni della nostra regione, sfugge ad ogni logica il tentativo di far passare la vittoria di Cannito a Barletta come la ciliegina sulla torta di un successo a tutto tondo nelle amministrative. Giova ricordare all’On. D’Attis che il centrosinistra non ha governato Barletta negli ultimi anni e che il solo fatto di ritenere un trionfo la conferma di un sindaco uscente la dice lunga sullo stato di salute del centrodestra pugliese“.
“Il Partito Democratico è stato protagonista di queste elezioni in tutto il Paese -aggiunge Lacarra – In Puglia, poi, il PD è risultato il partito più votato pressoché ovunque. Conviene inoltre ricordare che, in totale contrapposizione con la narrazione di D’Attis, la coalizione che governa la Puglia, di cui il PD si conferma il perno assoluto, ha raddoppiato, con queste elezioni, il numero di comuni dove esprime sindaco e amministrazione, passando da 20 a 40 comuni sui 50 al voto“.
“Appare inequivocabile la scelta fatta dai cittadini pugliesi e italiani – conclude Lacarra – di affidarsi alle proposte politiche serie offerte dal centrosinistra, che respingono ogni forma di demagogia e sono invece sempre tese a migliorare le condizioni di vita delle persone e stimolare lo sviluppo del Paese. A D’Attis mi consento di consigliare una lettura più completa dei risultati elettorali. Sono certo che potrebbe essergli d’ausilio per la ferma presa di coscienza del fallimento del centrodestra in questa tornata elettorale“.
La Lega esulta. Ma per cosa ?
Secondo il coordinatore regionale della Lega, Roberto Marti: “La Lega in Puglia vince con classe dirigente seria e competente. Barletta, Castellana Grotte, Galatina, Molfetta. Abbiamo vinto portando al governo di queste città i nostri uomini e le nostre donne, con loro hanno vinto programmi elettorali credibili e pragmatici. Fabio Vergine a Galatina ha strappato la vittoria al sindaco uscente, con una impresa storica. A Barletta, unico capoluogo ai ballottaggi, Mino Cannito ha staccato la sua avversaria di 20 punti con la Lega in maggioranza. A Castellana Grotte ha vinto il nostro Domi Ciliberti, persona preparatissima e capace che ha vinto con oltre il 60% dei consensi ottenendo un forte mandato popolare per cambiare in meglio la città delle grotte. E poi a Molfetta, dove si riconferma Tommaso Minervini” .
“E’ un risultato di cui vado fiero – aggiunge Marti – anche perché arriva in un momento complicato per il centrodestra. La Lega in Puglia seleziona una classe dirigente seria, competente e adeguata alle sfide importanti di questo momento storico. Così vinciamo”.
Un comunicato a dir poco imbarazzante perchè non tiene conto del vero e proprio “fallimento” elettorale della Lega, a Massafra (alcuni mesi fa), a Martina Franca (dove viene eletto grazie alla rinuncia di Raffaele Fitto, un consigliere regionale leghista dell’ultima ora), a Taranto e Castellaneta, dove si è presentata con una sigla “Prima gli Italiani” (che in realtà è la Lega) per paura di fare un’ennesima figuraccia. Che ha fatto lo stesso.
Per non parlare poi della richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti che pende sul suo capo su richiesta del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce, il 29 settembre 2020, che è stata accolta, per quanto riguarda “l’ accoglimento della richiesta di autorizzazione per le captazioni di cui ai progressivi nn. 3809, 3821 e 3822 del 3 aprile 2015, nonché di cui ai progressivi nn. 3823, 3824, 3825 e 3826 del 4 aprile 2015 (messaggi SMS sull’utenza intestata a Greco Rosario, ora D’Elia Andrea)“
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