Si è tenuta questa mattina nell’ aula Pagano del Tribunale di Potenza, probabilmente la penultima udienza del processo all’ex procuratore della Repubblica di Trani e Taranto, dr. Carlo Maria Capristo, ed ai fratelli Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo , dinnanzi alla corte presieduta dal giudice dr. Rosario Baglioni, presidente del Tribunale di Potenza. Per la difesa del dr. Capristo ha discusso solo l’ avv. Angela Pignatari del foro di Potenza, in quanto l’altro legale avv. Olivo del foro di Roma era influenzato, e quindi non presente in aula.
Con la propria arringa difensiva l’ avvocato Pignatari ha chiesto l’ “assoluzione perché il fatto non sussiste” per la prima imputazione, e l’ “assoluzione per non aver commesso il fatto”, per la seconda, in dura e ferma risposta alla requisitoria del pubblico ministero, dr.ssa Anna Gloria Piccininni, e del procuratore capo dr. Francesco Curcio, che nell’udienza dello scorso 18 ottobre avevano chiesto al Tribunale la condanna di Capristo.
“Siamo fiduciosi nella tranquillità del Tribunale che analizzerà in maniera serena gli atti. E un’analisi serena non potrà che portare a una sentenza favorevole Ci siamo impegnati al massimo anche per la varietà delle argomentazioni da trattare” ha commentato l’ avv. Pignatari al termine dell’udienza.
Nell’udienza odierna hanno discusso anche i difensori dei fratelli Mancazzo, per i quali l’accusa aveva chiesto quattro anni di reclusione: Anche per loro la richiesta dei difensori è stata di “Assoluzione perché il fatto non sussiste o, in subordine, per non averlo commesso“. Al termine dell’udienza il pubblico ministero dr.ssa Piccininni,ha preannunciato la consegna alle difese delle osservazioni dell’accusa. La prossima udienza è prevista per il prossimo 20 dicembre, in cui discuterà l’altro difensore del procuratore Capristo, avv. Riccardo Olivo del foro di Roma dopodichè si dovrebbe arrivare ad una sentenza.
Unica testata giornalistica presente come sempre in udienza è stato il CORRIERE DEL GIORNO che ha trasmesso in diretta web l’udienza dal Tribunale di Potenza.