Domenica sul socialnetwork Facebook un attivista del Movimento 5 Stelle del Comune di Castellaneta, in provincia di Taranto ha postato una foto di alcune opere pubbliche in corso nella cittadina che ha dato i natali al celebre Rodolfo Valentino, e del relativo atto dirigenziale della Regione Puglia, con un quesito a dir poco imbarazzante: “Non sono burocrate ma secondo me c’è qualcosa che non va mi illuminate?“. E non contento aggiungeva “avevano fatto una bella colata di cemento e dopo qualche foto fatta da un cittadino e pubblicata l’hanno rimossa. Inoltre sono stati fatti due sentieri naturalistici (il progetto ne prevedeva 3 più la ristrutturazione di un vecchio casolare, ma fra variazioni di progetto i soldi non bastavano più), inaugurazione in pompa magna e dopo alcuni mesi sono in stato di abbandono. Purtroppo non mi fido di questa amministrazione , vedremo a fine lavori che faranno e faremo un confronto con Palagianello che sta spendendo la stessa somma.”
Abbiamo fatto i dovuti necessari accertamenti presso gli uffici competenti, ed abbiamo scoperto che l’opera è finanziata con quota regionale e soltanto una minima parte dal Comune di Castellaneta. E che come qualcuno aveva indicato al “grillino”, in realtà le proroghe sono ammissibili nei termini di legge. Il progetto originale e’ stato modificato soltanto in relazione e sulla base delle prescrizioni molto restrittive in materia paesaggistica e di vincoli ambientali, in fase di autorizzazione e nullaosta dei pareri, che risultano tutti rigorosamente rispettati, quindi la denunciata riduzione dei percorsi e’ frutto di prescrizione dell’autorità regionale e provinciale competente e a compensazione economica si realizzeranno altri interventi all’interno dello stesso progetto.
Per fortuna, e contrariamente a quanto ipotizzato dall’attivista (poco documentato e competente in materia) non vi sarà ed infatti non c’è stato alcuno sperpero di denaro rispetto alla risorsa finanziaria di partenza. Nella progettazione non è mai stata prevista alcuna ristrutturazione “di casolare“, e del resto nell’area di intervento che abbiamo visitato personalmente, non c’è alcun casolare. Ci siamo informati sull’importante…. “cartello di cantiere”, commentato dai sospettosi grillini, ed abbiamo verificato parlando con le forze dell’ordine del posto che con ripetuti atti vandalici qualcuno ha fatto sparire quello provvisorio, ed abbiamo verificato che nel gabbiotto di cantiere interno è affissa e visibile a chiunque, un’ ulteriore notifica a servizio degli organi di controllo.
La colata di cemento di cui parlano i “grillini“, in realtà altro non si è trattato che di una prova di colorazione, effettuata dall’impresa che sta effettuando i lavori, motivo per cui la direzione dei lavori è prontamente intervenuta, ritenendola palesemente inadeguata, ed e’ stata indotta ad impartire un ordine di servizio di demolizione e ripristino immediato. Appare evidente e giusto quindi, che nel rispetto della normativa paesaggistica e sentieristica, i percorsi vadano e verranno realizzati conformemente ai dettami normativi sia in termini di colori che di materiale considerando il regime vincolistico, ragion per cui sia l’amministrazione comunale in questione che i tecnici, in realtà, possono incidere ben poco discrezionalmente sulle scelte.
Il progetto in questione, riqualifica un’area che seppur di pregio paesaggistico, diversamente sarebbe, ricettacolo di immondizia e rifiuti come era prima dell’intervento dei lavori in corso. Valorizzare una tale area significa restituire alla collettività un importante pezzo del territorio di valenza paesaggistica a finalità sociale a servizio di sportivi, bambini e famiglie: area giochi, percorsi ginnici, punti belvedere di accesso alla Gravina, infopoint, chiosco bar, noleggio bici, servizi igienici, percorsi pedonali e ciclabili. Inoltre il Family Fiendly e’ perfettamente integrato ad intervento ben più ampio, nonché connesso direttamente alla pista ciclabile esistente a confine con il Comune di Palagianello e alla pista da realizzarsi nel Comune di Castellaneta lungo la tratta ferroviaria dismessa per circa 12 km, nell’ipotesi e ambizione di proseguire lungo Mottola per poi ad arrivare sino a Gioia del Colle consentendo la realizzazione di una delle più importanti infrastrutture di mobilità sostenibile del territorio della provincia ionica di circa 30 km.
Onestamente vedere contestata un’operazione paesaggistica del genere, ci fa sorgere un dubbio: Chi non ama il verde a Castellaneta ? O forse ogni scusa è buona per ipotizzare inesistenti illegalità alla ricerca di visibilità politica ? In entrambi i casi, riteniamo che quando si parla o meglio si scrive sui socialnetwork sarebbe molto meglio documentarsi. Si evitano pessime figure ed ammissioni di evidente ignoranza in materia.