di REDAZIONE POLITICA
L’ avvocato Giuseppe Conte ha formalizzato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il premier dimissionario è uscito in auto dal Quirinale dopo mezz’ora dal suo arrivo, recarsi prima alla Presidenza del Senato a Palazzo Giustiniani per incontrare in un brevissimo colloquio il senatore Elisabetta Casellati, Presidente del Senato, e successivamente è andato alla Camera dei deputati per il colloquio con il presidente on. Roberto Fico.
Una maggioranza stabile e un governo coeso saranno i parametri con i quali Mattarella valuterà i passi che dovranno seguire alle dimissioni di Conte.In realtà, il percorso non dovrebbe riservare, almeno nell’immediato, grandi sorprese. La prassi e i precedenti prevedono che dopo le dimissioni del presidente del Consiglio il Capo dello Stato indica le consultazioni dei gruppi, che potranno essere accompagnati dai leader di partito o di coalizione.
Saranno sicuramente delle “consultazioni lampo” perché più volte il Presidente ha richiamato tutti a diradare rapidamente le incertezze, ma il sondaggio dei gruppi di Camera e Senato viene considerato da Mattarella necessario anche per rispetto del Parlamento.
Quella di ieri è stata una giornata, di nuovo, convulsa: a lungo erano circolate voci che anticipavano al pomeriggio l’appuntamento al Colle da parte del premier. Come se molti commentatori e osservatori avessero dimenticato la ‘grammatica istituzionale’ che prevede appunto che il Consiglio dei ministri sia informato delle intenzioni del suo “primus inter pares“.
Ormai pronunciata la parola dimissioni, la palla passa dunque al Capo dello Stato, e a ridosso delle consultazioni si verificherà anche se davvero nascerà quella “gamba di centro” a sostegno dell’esecutivo più volte evocata in questi giorni e nuovamente in cima alle attese di oggi.
Le consultazioni per la formazione del nuovo governo partiranno domani pomeriggio mercoledì 27 gennaio 2021 , come ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.
Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa. Nel rispetto delle disposizioni vigenti sull’emergenza epidemiologica, le consultazioni si seguiranno in diretta streaming sul canale Youtube della Presidenza della Repubblica e sul sito www.quirinale.it.
Su richiesta dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Associazione della Stampa Parlamentare si è deciso di ammettere un numero ristretto di giornalisti (senza telecamere) per seguire le dichiarazioni dei gruppi parlamentari e per rivolgere loro eventuali domande. In tal senso si è deciso di procedere mediante sorteggio.