Ippazio Stefàno ha cercato di fare chiarezza sui diversi temi in discussione in tutta la città città, iniziando dalle contestazioni della Corte dei Conti regionale, inerenti al rendiconto dell’amministrazione comune per l’esercizio dell’anno 2012. Secondo il Sindaco “Non c’è alcun pericolo di infrazione o sanzioni per l’Ente. Eravamo stati invitati a dare delle risposte ma il dirigente uscente non ha comunicato alcunché al suo successore. Quindi, data l’assenza di un contraddittorio, abbiamo senza dubbio fatto una brutta figura ma ripareremo a questo errore istituzionale. Personalmente sto inviando le mie scuse alla Corte dei Conti, – ha aggiunto Stefàno – in attesa della valutazione ufficiale che verrà inviata dai tecnici che giustificheranno le anomalie riscontrate e anzi illustreremo con orgoglio gli enormi progressi che questa amministrazione sta attuando. Voglio pertanto tranquillizzare i tarantini che non hanno bisogno di certe notizie negative che ancora di più fanno deprimere la nostra città“.
Sull’atteso rimpasto di giunta il Sindaco ha assicurato che entro sabato 1 novembre verrà resa pubblica la nuova compagine di assessori. “Stiamo lavorando per nuove innesti. Le competenze – ha detto Stefàno – verranno spalmate tra diversi assessori e a molti consiglieri verranno affidate alcune deleghe per coprire tutti i problemi della città. Abbiamo l’esigenza di dare voce ai bisogni dei tarantini. La nostra deve essere un’amministrazione sobria e che guardi in maniera attenta ai diritti dei cittadini nell’interesse della collettività”.
Si tratterà, più che di un vero rimpasto, una rimodulazione delle deleghe . In pratica ci saranno poche novità (nei corridoi si vociferava e dava per certa l’uscita dalla giunta dell’ assessore Gisberto Zaccheo) e qualche variazione di assessorato. Annunciato per la prossima settimana, il trasferimento degli uffici comunali di via Plinio nella nuova area recuperata e ristrutturata dell’ex Mercato Coperto di via Anfiteatro, che dovrebbe consentire un risparmio per il Comune di fitti passivi per locazione per 800mila euro all’anno.
Il sindaco ha parlato sintetizzando anche della questione del canile di stabulazione a Paolo VI, sinora costato 380mila euro al Comune di Taranto e che sarà operativo dalla prossima settimana. Stefòno ha ricordato anche l’istallazione dei nuovi parcheggi in Via Pacoret, con 50 posti auto pronti entro la fine del prossimo novembre, a cui si si aggiungerò una riorganizzazione dei parcheggi in Piazza Ebalia da cui il Comune conta di recuperare 30 nuovi posti auto ed a Piazza Carbonelli. In Viale Virgilio invece è prevista l’ installazione di altri rallentatori per limitare la velocità e quindi offrire più sicurezza sulle strade di città.
Sulla copertura dei parchi minerali, Il Sindaco Stefàno ha precisato che “il Comune di Taranto non è in difetto, abbiamo fatto quanto di nostra competenza, trasmettendo formale richiesta al Ministero dell’Ambiente. Dalla nostra richiesta infatti è giunta la convocazione per il prossimo 4 novembre a Roma per discuterne”. Si svolgerà domani l’incontro a Roma con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio , per portare sul tavolo del Governo i vari problemi tarantini. “Abbiamo atteso questo appuntamento da molto tempo ed ora finalmente per la prima volta, istituzioni e forze sociali si presentano insieme per chiedere più attenzione per il porto di Taranto e scongiurare il trasferimento del traffico al Pireo. Per noi è una tappa importante ed il Governo dovrà esprimersi in maniera chiara sulle intenzioni nei confronti dello scalo ionico”.
In merito al progetto Tempa Rossa ed alle ultime polemiche sull’ultimo avvenuto slittamento del consiglio comunale, nel corso del quale era prevista all’ordine del giorno l’approvazione della Variante del Piano Regolatore del Porto, il Sindaco Stefàno ha riconfermato che “la giunta si è già espressa con un parere negativo. Siamo un’amministrazione seria e abbiamo l’esigenza di sentire più voci considerato che c’era il sospetto che approvando quella delibera venissero bloccati anche i lavori del porto. – spiega Stefàno- Abbiamo perciò deciso di approfondire l’argomento. Dal momento che andremo a Roma, appureremo anche questo aspetto per non danneggiare ulteriormente lo sviluppo del porto. A me sembra un atto di responsabilità”.