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22 Luglio 2024 17:13
22 Luglio 2024 17:13

LE FARNETICAZIONI DI MARCO TRAVAGLIO CONTRO IL PREMIER MARIO DRAGHI

Matteo Renzi si sofferma soprattutto sulla definizione di "figlio di papà": "Le parole offensive e deliranti di Marco Travaglio su Draghi, orfano di padre all’età di 15 anni, dimostrano come il direttore del Fatto Quotidiano sia semplicemente un uomo vergognoso", spiega l'ex premier su Facebook.

di REDAZIONE POLITICA

L’oggetto della polemica è stato un passaggio in cui Travaglio dal palco della festa di Articolo Uno a Bologna difende il precedente Governo e Giuseppe Conte. Parte dalla premessa che anche loro hanno commesso degli errori. E che lui li ha sempre elencati. Poi dice: “Non li hanno mandati via per i loro errori. Li hanno mandati via per i loro meriti. E hanno messo al loro posto l’esatta antitesi. Un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di giustizia, sanità, vaccini. Ma, mentre, mi dispiace dirlo non capisce un cazzo di giustizia, sanità o sociale. Capisce di finanza“.

 La definizione “Un figlio di papà” usata da Marco Travaglio per definire Mario Draghi ha scatenato un fuoco di polemiche che finisce per dividere la maggioranza. Il senatore Pd Andrea Marcucci sottolinea il passaggio in cui Travaglio definisce Draghi “un curriculum ambulante”: “Draghi non deve certo vergognarsi del suo curriculum, della sua competenza e della sua storia familiare.  A vergognarsi deve essere il solito Travaglio, che ha usato parole indegne” .

Draghi, come scrive Aldo Cazzullo, infattia 15 anni ha perso il padre, Carlo, uomo di incarichi pubblici: in Bankitalia, liquidatore con Donato Menichella della Banca di Sconto, in Bnl nel dopoguerra. Poco dopo è mancata anche la madre. Draghi ha dovuto fare il capofamiglia, prendersi cura dei fratelli minori: Andreina, la storica dell’arte che nel 1999 ha scoperto a Roma un ciclo di affreschi medievali nel complesso dei Santi Quattro Coronati; e Marcello, oggi piccolo imprenditore”.

il premier Mario Draghi

Matteo Renzi si sofferma soprattutto sulla definizione di “figlio di papà”: “Le parole offensive e deliranti di Marco Travaglio su Draghi, orfano di padre all’età di 15 anni, dimostrano come il direttore del Fatto Quotidiano sia semplicemente un uomo vergognoso”, spiega l’ex premier su Facebook.

Il capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone, invita il ministro Roberto Speranza, leader di Articolo Uno, a prendere le distanze da Travaglio. “Le scuse di Travaglio non arriveranno mai, ma una cosa è leggere le volgarità sul suo giornale, che è già dura prova di resistenza umana, altra cosa è ascoltare queste parole dal palco di un partito che sta al governo proprio con Draghi e ciò – sottolinea Faraoneè francamente inaccettabile. Per non dire disgustoso. Forse le scuse dovrebbero arrivare proprio da chi siede accanto al presidente del Consiglio”.

Un appello che Speranza raccoglie poco dopo: “L’uscita di Marco Travaglio sul presidente del Consiglio Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo”

Alcuni esponenti di Articolo Uno, però, sui social, hanno puntualizzato che negli spazi di dibattito è lecito esprimere il proprio pensiero. “Travaglio ha presentato un libro con il suo punto di vista, non diciamo a nessuno cosa dire e non dire“, ha ricordato Arturo Scotto. Per la Lega la precisazione del ministro non basta. “La presa di distanze di Speranza dai pesantissimi insulti rivolti da Travaglio a Draghi è quasi peggio degli insulti stessi. Domandiamo a Speranza che senso abbia stare al governo se i suoi applaudono convinti agli insulti del direttore del Fatto. Si dimetta”, ha commentato il vice segretario della Lega Lorenzo Fontana.

La Lega attacca per bocca dei capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo: ”È vergognoso che la platea di un partito di governo applauda apertamente un giornalista che insulta beceramente e volgarmente Mario Draghi. Travaglio si vergogni per le sue parole e lo stesso Speranza dovrebbe quantomeno riflettere sul suo ruolo. A questo punto infatti Articolo Uno decida se sostenere il governo oppure no”.  

Travaglio in serata è stato contattato dall’ agenzia ADN KRONOS per commentare le critiche e le aspre polemiche sollevate sui social, dopo l’epiteto di “figlio di papà” affibbiato al premier Mario Draghi? “Non me ne frega niente” è stata la squallida risposta di Marco Travaglio, direttore del ‘Fatto Quotidiano‘, che poi chiosa: “Come diceva Arthur Bloch, non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza…

E non, caro Travaglio in questo caso la gente sa riconoscere il perfetto idiota, che non è sicuramente il premier Draghi, ma bensì un “montato” che lavora e mangia grazie ai soldi ricevuti in prestito con la garanzia fidejussioria del Governo Italiano.

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