Pareri favorevoli di cui non c’è traccia su carta, ma che hanno consentito di autorizzare perizie di variante a favore delle imprese appaltatrici. Relazioni di poche paginette, praticamente fotocopiate (tutte uguali), che venivano depositate anche a distanza di anni l’una dall’altra e pagate decine di migliaia di euro l’una . Anche 4 incarichi seriali di seguito, in una giungla di conflitti di interesse, a partire da quelli di Luigi Fiorillo, avvocato tarantino ex amministratore unico delle Ferrovie Sud-Est, che risultava anche consulente dell’azienda di cui era il massimo dirigente ed amministratore . Un “giochetto” scoperto dalla Guardia di Finanza, che si era ripetuto per ben 39 volte , a seguito delle indagini effettuate su delega della Corte dei Conti, le cui evidenze e relazioni di servizio entrano adesso anche nel fascicolo penale sulla “truffa” della società ormai prossima al crack.
La Guardia di Finanza oltre a Fiorillo, ha denunciato anche Francesco Paolo Angiulli, un ingegnere di Alberobello, dirigente degli appalti licenziato a maggio dal commissario Andrea Viero il quale ha successivamente presentato un dettagliato esposto alla Procura, per gli incarichi milionari di assistenza al Rup . Svariate e numerose sono le accuse, che vengono ipotizzate a vario titolo, come “abuso d’ufficio”, “peculato”, “truffa. Gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari hanno stabilito che Fiorillo ha potuto mettersi in tasca, grazie al meccanismo degli incarichi incrociati, la somma di 1,4 milioni di euro, mentre lo stesso Angiulli ha fatto “lievitare” il proprio stipendio base (circa 200mila euro l’anno) incassando complessivamente circa 3,78 milioni di euro tra gli anni 2012 e 2015 .
La Corte dei conti della Puglia, su richiesta del vice-procuratore Pierpaolo Grasso, ha chiesto e ottenuto per questa incredibile vicenda, un sequestro conservativo sia nei confronti dell’avvocato Fiorillo sia dell’ ingegnere Angiulli, sequestro ancor’ oggi in attesa di convalida dal Gip di Bari. Si è appreso che è stata proprio la trasmissione degli atti dalla Procura della Corte dei Conti alla Prcura della repubblica barese, ad avviare all’apertura della prima indagine penale sulle spese pazze alle Sud-Est nel gennaio scorso. Indagine aperta ancor prima che arrivasse in Procura la relazione di Viero, successivamente inserita in questo fascicolo.
Il meccanismo scoperto dalla Finanza è ben noto. Angiulli, che era stato nominato e messo a capo degli investimenti da Fiorillo si auto-nominava responsabile unico del procedimento (di per sé lecita) e quindi nominava l’ amministratore unico Fiorillo come suo “assistente giuridico” o “supervisore alla direzione lavori”: incarichi questi che non avvenivano a titolo gratuito, bensì profumatamente retribuiti applicando le tariffe professionali.
Tra quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza, sono emersi immediatamente i 4 incarichi affidati di fila da Angiulli a Fiorillo tra il 3 e il 6 ottobre 2012, e successivamente pagati regolarmente nonostante non sia stato rinvenuto agli atti neppure un singolo documento prodotto dal “consulente”-amministratore. Tutto ciò avveniva senza farlo apparire o scoprire dalla Regione Puglia, che con fondi europei finanziava quei lavori : così facendo infatti le parcelle di Fiorillo – che nella rendicontazione non sarebbero mai state considerate ammissibili – sono state “anticipate” attingendo dai fondi del bilancio ordinario delle Ferrovie Sud-Est, contribuendo al suo buco attuale di 300 milioni di euro.
L’indagine e gli accertamenti della Guardia di Finanza sul saccheggio delle Ferrovie Sud-Est sono stati effettuati per tutta l’estate con perquisizioni ed acquisizioni documentali . Sotto tiro della Procura di Bari, che ha delegato le operazioni alle Fiamme Gialle, vi sono soprattutto i vari consulenti beneficiari di somme variabili nel corso degli anni, tra svariate decine di migliaia ed alcuni milioni di euro.
La stessa Procura ha poi chiesto il fallimento della società, ritenuta finanziariamente insolvente per poter far fronte alle sue obbligazioni. Mentre sabato prossimo il cda del gruppo Ferrovie dello Stato dovrebbe dare il via libera definitivo all’acquisizione delle Sud-Est, in sede penale se ne discuterà martedì 20 dinnanzi al Tribunale di Bari,