Per il procuratore capo della Procura di Foggia Vaccaro “si è concretizzata una sorta di scambio tra l’appoggio che i Cera davano a Emiliano e la loro richiesta di nomina”. La telefonata fondamentale è quella del 6 marzo intercorsa fra Emiliano e i Cera, che secondo gli investigatori interloquiscono disinvoltamente in maniera conseguenziale, dall’argomento “Asp Chieuti” collegandolo alle elezioni. Secondo gli operanti della la polizia giudiziaria che hanno trascritto la conversazione telefonica Angelo Cera usava in particolare dei “toni perentori” per pretendere il rispetto dell’accordo. Uno scambio quindi, secondo gli investigatori, potrebbe essere stato concordato di persona e successivamente ricordato telefonicamente.
Napoleone Cera diceva al Governatore: “Vedi che Totò Ruggeri dovrebbe portare una cosa in giunta“, “Che cosa?” risponde Emiliano; “ L’Asp di Chieuti “ed Emiliano lo rassicura: “Va bene“. Dopodichè il figlio di Cera aggiunge: “Poi vedi, ho un’altra cosa…. ” ed a propria volta il Presidente della Regione Puglia dice “Quindi ci vediamo con Piemontese?“, trasferendo l’argomento sul tema “elezioni”. E Cera gli risponde: ” Aspetta, ti voglio passare papà, ti metti d’accordo con lui ” .
A questo punto nella conversazione intercettata interviene Angelo Cera, al quale Emiliano chiede: “Ti sei sentito con Piemontese? ” ottenendo per risposta “No, io mi debbo sentire con te, Miché ” . “Va bene” gli risponde Emiliano, e Cera gli precisa “Non ho necessità di sentirmi con Piemontese“; “No, per vedere sul campo” dice Emiliano e Cera replica :”Io su San Severo faccio una…. una giravolta di 384 anche su tutto il territorio, avendo fatto le primarie non mi posso muovere“.
Ma è Foggia la vera preoccupazione del presidente della Regione Puglia , e riferendosi all’esponente dell’Udc che partecipò alle primarie del centrodestra e poi portò il suo enorme serbatoio di preferenze a sostegno di Franco Landella, il sindaco di centrodestra, che poi per ringraziamento lo nominò presidente del consiglio comunale. “Iaccarino lo possiamo fermare?“, dice Emiliano . “No, non lo puoi fermare perché si è già venduto – gli risponde Angelo Cera – ma io sono convinto che il candidato vostro vince a Foggia” . Emiliano: ” Hai questa impressione? ” ; l’ex deputato Cera gli risponde parlando del candidato del centrosinistra a sindaco di Foggia Pippo Cavaliere, che è stato sconfitto da Landella ” No l’impressione, ho la certezza, perché se non vince al primo turno Landella perde al secondo… perché questo qui lo porta la curia vescovile, la procura, lo portano tutti quanti… è una persona per bene… ”
Dopo le rassicurazioni elettorali, la conversazione continua. Ma dopo aver rinnovato l’impegno elettorale, Angelo Cera torna a parlare sull’Azienda Castriota e Corropoli: “Vedi che su questa cosa di Chieuti ci tengo in maniera particolare proprio io”. Emiliano chiede: “Ma il disegno di legge là?” ; ” È un’asp ” ; ” Vabbè poi… ” e Napoleone Cera in sottofondo nella telefonata fra il figlio ed Emiliano insiste: “Dì che noi non abbiamo preso niente ” . Ed il figlio incalza Emiliano : ” Noi siamo usciti a pane asciutto” . E il presidente della Regione Puglia lo rassicura: ” Va bene, un bacio “.
Passano alcuni minuti ed Angelo Cera chiama l’ assessore regionale Salvatore Ruggeri e e gli dice: “Fammi una cortesia, dipende da come si muove Emiliano su quella delibera lì… mi muoverò io in provincia di Foggia… ” e Ruggeri gli risponde e lo rassicura ” Non ho problemi, io devo mettere il nome lì “; ” Vabbè tu porta la delibera domani e fammi sapere subito “ gli dice Cera. Come noto ed accertato il provvedimento fu effettivamente preparato, ma non arrivò mai in giunta, venendo bloccato probabilmente a seguito della visita ispettiva della Guardia di Finanza di Bari, che chiedeva chiarimenti proprio su queste nomine.