di REDAZIONE POLITICA
Il 30 novembre del 2017 l’amministrazione comunale di Taranto guidata da Rinaldo Melucci aveva creato una pagina facebook “Agorà tarantina“, che si occupava delle diverse iniziative per il territorio della Città dei Due Mari. A novembre 2018 cambio il proprio nome di “Agorà tarantina – Turismo ed eventi in città”, che per un determinato periodo di tempo venne incredibilmente gestita dalla Sportsuite srl una società di Torino, grazie ad un discutibile affidamento conclusosi il 12 otobre del 2019.
Ma il vortice dei nomi di questa pagina del Comune di Taranto non si è fermata. Infatti il 15 aprile 2020 ha nuovamente cambiato nome in “Ecosistema Taranto” come si evince da una comunicazione ufficiale presente sul sito internet del Comune di Taranto, con il quale l’ente annunciava: “Ecosistema Taranto si arricchirà quotidianamente dei contenuti dell’Amministrazione comunale” ed infatti se si accede alla pagina social inoltre si può leggere come indirizzo di riferimento, proprio quello di Palazzo di Città.
A gestire la pagina risulterebbe essere una persona (selezionata dallo staff dell’ex-sindaco Melucci) che ha un rapporto di dipendenza con il Comune di Taranto, e lui stesso dichiara di lavorare per l’amministrazione comunale sostenendo di aver personalmente provveduto a bloccare l’accesso ed i commenti ad alcuni utenti sulla pagina Ecosistema Taranto (fa cui persino il nostro direttore !)
La pagina Facebook che è quindi di proprietà del Comune di Taranto, continua a pubblicare illegittimamente quasi esclusivamente dei “comunicati” e commenti di una persona, cioè l’ex-sindaco Rinaldo Melucci che da un mese non ha più alcun rapporto con l’amministrazione. E’ assurdo che questa pagina venga utilizzata per pubblicare commenti e contenuti “promozionali” della campagna elettorale già in corso di Melucci mentre dovrebbe essere utilizzata dall’ Ente per diffondere iniziative comunali così come inizialmente veniva fatto.
A questo punto è auspicabile che il commissario prefettizio Vincenzo Cardellicchio intervenga affinchè che la pagina social di Ecosistema Taranto, si limiti a a pubblicare esclusivamente notizie del Comune di Taranto provvedendo a ripristinare la legalità e sanzionare, se ce ne sono gli estremi, eventuali violazioni di qualche consulente “servile” telepilotato da qualche Agorà tarantina – Turismo ed eventi in città, che andrebbe mandato a casa alla luce del suo operato illegittimo.
Ma non solo. Sarebbe anche il caso che il commissario Cardellicchio ed i subcommissari Maria Luisa Ruocco e Michele Albertini intervengano anche sulle direzioni del Comune di Taranto per impedire che persone non autorizzate (Melucci, Occhinegro, Marti, Manzulli ecc.) accedano nei cantieri pubblico senza alcuna legittimità ed in violazione delle norme che regolamentano la presenza di persone nei cantieri.