di Silvia Signore
Genova ospita il salone nautico più importante del Mediterraneo e, tutto sommato, d’Europa, e perché l’Italia è al top mondiale del settore. E chi ha un ruolo di così grande visibilità, ha anche la responsabilità di gestirlo al meglio. Con il prodotto, certo, ma anche con la capacità di trasmettere emozioni. Le mille barche, le migliaia di componenti, i nuovissimi motori e tutto quanto fa mare, dentro e intorno, costituiscono l’ essenza del lavoro, ricerca, sogni e fantasia riposta in ogni imbarcazione, offrendo e scegliendo qualcosa di sempre migliore, più bello, più sicuro. Ed oggi sempre più green. Perché la grande scommessa dell’economia blu è quella di arricchirsi di progetti e prodotti pieni di verde. Navigare pulito è lo specchio del vivere in un mondo migliore, che può guardare lontano con più serenità.
La nautica vuole fare la sua parte. Il continuo richiamo al green in tutti gli stand del 63° Salone Nautico di Genova ne sono una chiara testimonianza. La cittadella del Salone si è riempita in tutte le direzioni, con i mega yachts a fare come sempre da attrazione. Anche se il layout sconta i lavori non ancora conclusi del nuovo waterfront di Levante disegnato da Renzo Piano, ci sono comunque più barche in acqua rispetto al passato in due canali interni che sono di per sé attrazioni. Si comincia ormai ad avere chiara la percezione di cosa diventerà questo posto il prossimo anno, a lavori conclusi: un contenitore non solo più grande, più organizzato e più bello, ma qualcosa di ancora più integrato in questa parte così importante di Genova.
C’è chi viene al Salone per sognare, chi per fare acquisti, chi per semplice curiosità verso le novità della nautica. La vetrina espone dai giganti del mare fino agli accessori più innovativi, come il salvagente radiocomandato direttamente da terra. Oltre mille espositori e più di 1.300 barche in mostra, visitatori da tutto il mondo. La copertina se la prendono le ammiraglie, grandi yacht e le barche a vela che arrivano a sfiorare i 25 metri di lunghezza. . La sorpresa sono allora i nuovi canali navigabili con 150 nuovi ormeggi e le ultime novità del settore.
L’Imagine 130 di Zar Formenti è un gommone con 2 cabine e bagno separato, presenta comodità degne di uno yacht, come il garage per il tender contenuto sotto il prendisole di poppa
In occasione del Salone Nautico tante anche le iniziative organizzate a Genova. In via Cesarea mostra e mercato di prodotti da giardino e prodotti tipici, apericena in musica e sabato 23 esibizione della banda musicale ed eliminatorie del Campionato mondiale del Pesto. “Street food Carignano e 500 fest” sabato 23 settembre in piazza Rocco Piaggio dalle 8 alle 23, evento di street food con raduno di 500 storiche e mercatini artigianali in via Corsica. “Macchine d’epoca per le vie del Civ” sabato 23 dalle 15 alla mezzanotte in via Roma e Galleria Mazzini, e “Serate in blu”, sempre sabato 23 dalle 17 alle 23 tra via Roma, via XXV Aprile, Largo San Giuseppe e Galleria Mazzini con spettacoli musicali con sassofonista, violinista e Dj set con consolle e casse musical. Sabato 23 settembre si terrà “Sportability day 2023”, all’impianto sportivo “La Sciorba”, evento organizzato da “Stelle nello sport” con il patrocinio del Comune di Genova e Regione Liguria.
Tutti presentano tutto ma il filo che lega quel tutti a quel tutto è la volontà di far conquistare alla nautica i galloni di “mobilità green“, partendo peraltro da impatti già assai limitati sul fronte delle emissioni di CO2. Primo appuntamento di questo Palinsesto Forum23, l’aggiornamento del “Boating Economic Forecast”. L’analisi dei dati dell’industria nautica raccolti nella “Nautica in Cifre – LOG“, Annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica con la Fondazione Edison, sotto il patrocino Ministero Infrastrutture e Trasporti, delinea come ogni anno il quadro economico ufficiale e aggiornato dell’industria nautica da diporto.
“Ogni anno il Salone nautico di Genova ci stupisce, è un colpo d’occhio incredibile, un insieme di emozioni, un’emozione che rappresenta l’eccellenza dell’industria nautica italiana” sottolinea il presidente di Confindustria Carlo Bonomi all’inaugurazione del 63/mo Salone nautico internazionale di Genova. “Un settore che, a differenza di altri che purtroppo stanno rallentando in presenza di un commercio mondiale che segna il passo, sta andando a gonfie vele. Un’industria che sa coniugare bellezza, innovazione, design, ricerca, con soluzioni avveniristiche di sostenibilità ambientale”. “Non è un caso – dice Bonomi – se sulla nave più bella del mondo, la Amerigo Vespucci, il motto è non chi comincia ma chi persevera, in questa frase c’è lo spirito indomito dell’industria nautica e dell’eccellenza italiana. I risultati dell’industria nautica italiana sono merito della tenacia e determinazione degli imprenditori. Nel 2020 quando tutto il mondo chiudeva, il Salone Nautico di Genova apriva, i risultati di oggi sono frutto di quella determinazione, classica e caratteristica dei marinai. Confindustria ci ha sempre creduto dedicando alla nautica una vicepresidenza, convinti che sia uno dei settori e delle filiere più importanti. Abbiamo accolto con grande gioia quando anche il Governo ha deciso di puntare sull’economia del mare con il ministro Musumeci“.. Ed ha aggiunto: “L’economia del mare tiene insieme tutto il Paese, anche il Mezzogiorno, che in altri settori soffre ma nell’economia del mare esprime dei numeri molto importanti: il 45% delle imprese nautiche italiane e un terzo degli addetti sono nel Mezzogiorno”
Il direttore generale di Confindustria Nautica, Marina Stella espone la situazione e le prospettive del settore: “Numeri alla mano, parliamo di un settore che sta attraversando una fase espansiva, dal momento che sono ben sei anni che registra una crescita sostenuta, a doppia cifra. Uscita dall’emergenza sanitaria del Covid e dalla crisi finanziaria del decennio precedente, la nautica ha saputo sempre mantenere tassi di crescita elevati, inanellando una fase espansiva che ha portato a raggiungere record storici sul fronte delle esportazioni, della bilancia commerciale e soprattutto della crescita. Quando sono ripresi i traffici mondiali che si erano interrotti post pandemia, la nostra industria ha mantenuto nel segmento dei superyacht il primato di vendite globali sui mercati mondiali, oscillando dal 49 al 51% a seconda degli anni, grazie a quelle caratteristiche distintive di prodotto made in Italy riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Quindi quando sono ripartiti i consumi, la scelta ha continuato a premiare il prodotto italiano e, grazie a questa elevata capacità di penetrazione sui mercati, le nostre aziende grandi e piccole hanno potuto ricostituire un bel portafoglio ordini che, per alcune aziende di dimensioni maggiori, arriva al 2026-2027. Ora ci aspettiamo quella che chiamiamo “normalizzazione” della curva di crescita e contiamo sul fatto che per il prossimo triennio-quadriennio l’attività rimarrà sostenuta confermando la crescita del settore. I dati di cui siamo in possesso ci dicono intanto che a fine 2023 potremo conteggiare un fatturato oltre i 7 miliardi, con una crescita prossima al 20% sull’anno precedente“