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12 Marzo 2025 05:59

Le pagliacciate isteriche del sindaco di Taranto sui Giochi del Mediterraneo 2026

Melucci se avesse della coerenza e dignità politica, dovrebbe uscire come Comune di Taranto dal Comitato organizzatore e guardarsi bene dal presentarsi con la fascia di Sindaco all’inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo 2026.

Si è conclusa con un’ autentica “pagliacciata” che sa più di ritorsione, quella messa in atto dal primo cittadino di Taranto Rinaldo Melucci nell’incontro fissato per oggi con  il commissario straordinario di Governo Massimo Ferrarese, presidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, dopo le polemiche dei giorni scorsi per la decisione di Ferrarese di commissariare i lavori di riqualificazione del Centro sportivo Magna Grecia a seguito dei ritardi ed immobilismo dell’ amministrazione comunale di Taranto decisione che il primo cittadino ha dimostrato con la propria vergognosa posizione odierna di non aver digerito quanto deliberato dalla struttura commissariale di Governo, e cioè di sostituire il Comune nei lavori di ristrutturazione del Centro sportivo Magna Grecia.

L’ordinanza del Commissario di Governo sul Magna Grecia

Ordinanza-Ferrarese-sostituzione_MAGNA_GRECIA_Taranto-signed

La risposta del Commissario di Governo a Melucci

Ferrarese-Riscontro-nota-Sindaco_TA

Il colpo (squallido di teatro) odierno di Melucci

Melucci ha reso noto infatti che l’amministrazione comunale non intende più procedere con l’affidamento dei lavori di riqualificazione di alcuni impianti sportivi, che comprende il PalaMazzola, il campo di calcio “Renzino Paradiso” a Talsano ed i Giardini della Villa Peripato, così affidandoli alla gestione della struttura commissariale. Ferrarese ai giornalisti ha dichiarato: “Non posso dire che me l’aspettavo. Posso solo affermare con venti testimoni che possono confermarlo, che ho detto per 15 volte al sindaco di non abbandonare la struttura e di continuare perché è giusto che ci sia la città capitale dei Giochi a dare una mano alla struttura commissariale per portare avanti questi progetti, ma per 15 volte mi è stato opposto un secco rifiuto”.

“Apprendo, con rammarico, della decisione odierna del sindaco Melucci – ha commentato il commissario di governo Ferraresee quindi assumerò tutti i provvedimenti necessari affinché possano, comunque, realizzarsi nei tempi previsti e nel migliore dei modi i XX Giochi del Mediterraneo” aggiungendo che Il Comune di Taranto aveva messo a disposizione due Rup cioè i responsabile unici di due procedimenti, quello per per lo stadio Iacovone e le piscine. Se decideranno di ritirare queste figure chiaramente lo interpreteremmo come un boicottaggio ai Giochi. Ma andremmo avanti con altri Rup“.

il commissario straordinario di Governo Massimo Ferrarese, presidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026

Un comportamento quello di Melucci che non ha nulla di istituzionale e di rappresentanza della città, evidenziando la sua “pochezza” politica ed amministrativa e quella della sua maggioranza che si regge in piedi grazie solo a compromessi legati a fattori economici, sui quali ci sorprende constatare l’immobilismo ed il disinteresse della Procura jonica. Per il momento. In altre città una magistratura più seria e meno collusa da interessi economici familiari…. avrebbe già commissariato l’ Amministrazione Melucci !

Il sindaco Melucci ed il vicesindaco Azzaro e le loro frequentazioni con delinquenti ergastolani

A questo punto Melucci se avesse della coerenza e dignità politica, caratteristica di cui dubitiamo fortemente, dovrebbe uscire come Comune di Taranto dal Comitato organizzatore e guardarsi bene dal presentarsi con la fascia di Sindaco all’inaugurazione dei Giochi del Mediterraneo 2026, in quanto il Comune di Taranto, capitale dei Giochi del 2026, si troverebbe a non avere realizzato nemmeno uno degli impianti. E magari spiegare alla Corte dei Conti ed alla Guardia di Finanza, come sono stati spesi per circa 5 anni i soldi governativi (erogati tramite il CONI) del precedente comitato organizzatore che lui presiedeva affiancato dall’ingegnere barese Elio Sannicandro (quale direttore generale dell’ agenzia regionale ASSET) quest’ultimo attualmente sotto processo iniziato lo scorso 1 ottobre 2014 dinnanzi al Tribunale di Bari, accusato di corruzione e turbativa d’asta.

da sinistra Elio Sannicandro, in piedi Rinaldo Melucci

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