L’ (ex) assessore Cosima Lorusso era impegnata nella riqualificazione della città vecchia, e stava preparando un progetto di riqualificazione della città vecchia con i fondi stanziati dal Governo. Un capogruppo in consiglio comunale ha rivelato al Corriere del Giorno le cause di questo scontro interno (l’ennesimo !) alla giunta comunale guidata da Ippazio Stefàno, sarebbe stata la ferra indicazione dell primo cittadino che avrebbe dato disposizione di prevedere l’utilizzo dei fondi per migliorare e potenziare la rete idrica e fognaria nella città vecchia.
Opere queste, che con il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo non c’entrano nulla, e quindi rischiano di rendere inaccessibili gli stanziamenti previsti per Taranto. Ed il dirigente Silvio Rufolo sembrava “obbedire” più alle indicazioni del Sindaco che di quelle dell’assessore da cui in realtà dipende. Inoltre l’ assessore Lorusso è imparentata con una nota famiglia di imprenditori tarantini, sempre più “sensibile” agli affari da poter fare con il Comune di Taranto.
Altre voci di “corridoio” di Palazzo Città dicono che invece il dissidio abbia origini ben più lontane, in quanto l’assessore Lorusso, che è un architetto, sarebbe stata indicata a suo tempo per l’incarico ricoperto da una nota “lobby” , vicina alla Curia tarantina, e rappresentata nei rapporti con le pubbliche amministrazioni locali da un’alto ufficiale presente in città, il quale per fortuna di Taranto ha già le valigie in mano in quanto fra 4 mesi dovrà lasciare il capoluogo tarantino, per altra destinazione. E senza alcuna promozione.
E questa “lobby” sembrerebbe non molta entusiasta del lavoro del primo cittadino, e vorrebbe spingere e sostenere alla candidatura dell’ attuale procuratore capo della repubblica, Franco Sebastio, che fra pochi mesi lascerà il suo incarico essendo arrivato alla pensione. Di qui la chiusura dei rapporti con il Sindaco, che ha aperto gli occhi su alcuni affari, dei quali presto leggerete qualcosa…sulle nostre pagine.