MENU
5 Novembre 2024 05:20

Le rivelazioni di Adriana Volpe su Istagram: “Ho registrato le conversazioni tra mia figlia e suo padre”

L'ex opinionista del Grande Fratello Vip in tribunale ha denunciato i maltrattamenti dell'ex marito anche contro la figlia di 11 anni

“Vi chiedo di rispettare una situazione molto delicata e grave perché è in atto un procedimento penale per maltrattamenti. Siete di fronte ad un codice rosso con una minore che oggi ha solo 11 anni”. Con queste accorate parole comincia il lungo sfogo affidato ad Instagram da Adriana Volpe, in relazione al processo in corso per maltrattamenti subiti dal suo ex marito Roberto Parli da lei e dalla loro figlia di 11 anni . 

L’ex opinionista del Grande Fratello  in tribunale a Roma davanti ai giudici della Quinta sezione penale, ha accusato l’ex marito di maltrattamenti: “Ho vissuto nel panico, mio marito non era più l’uomo che avevo conosciuto. Mi insultava in tutti i modi possibili e immaginabili, anche in presenza della bambina o in mia assenza. Mi diceva ‘ti rovino, ti distruggo” ha testimoniato la Volpe in tribunale.  

La squallida fine di quello che era stato in principio un matrimonio da sogno è iniziato con la pandemia, quando Adriana Volpe partecipava come concorrente al Grande Fratello VIP . Nel 2020 il padre di Roberto Parli si è ammalato motivo per cui la Volpe prese la decisione di uscire dalla casa il 19 marzo proprio per stare vicina alla famiglia. Trovando però suo marito completamente cambiato, un’altra persona. “La morte del padre lo ha fatto entrare in una spirale, si svegliava tardissimo, il pomeriggio era lucido, poi gli saliva il livore e la sera perdeva le staffe e diventava aggressivo” ha dichiarato in tribunale. 

Adriana Volpe con grande coraggio e dignità  è scesa nel dettaglio raccontando nel videomessaggio postato oggi quello che ha subito: “In un anno e mezzo da marzo 2020 a settembre 2021 per la condotta violenta del mio ex marito è stata chiamata la Polizia per tre volte, la prima volta sono stata costretta io dagli eventi, la seconda e la terza volta la Polizia è stata chiamata dai familiari del mio ex marito. E questo credo possa far capire la gravità di quello che abbiamo vissuto“.  Dopo un anno difficile, segnato da minacce, la coppia si è separata nel giugno 2021. A ottobre dello stesso anno è stato disposto il divieto di avvicinamento alla Volpe ed a sua figlia dal Tribunale, chiamato adesso a stabilire le eventuali responsabilità a carico di Roberto Parli per maltrattamenti in famiglia.

Nel post pubblicato la Volpe ha rivelato di aver registrato le conversazioni tra sua figlia e l’ex marito: “Certo che ho registrato, e credetemi non è una cosa che si fa a cuor leggero, l’ho fatto per proteggere la mia piccola perché quando si denuncia bisogna portare le prove dei gravi maltrattamenti che vengono subiti” lanciando un appello rivolto a tutte le donne vittime di violenza:  “Questo messaggio voglio che arrivi a tutte le donne che hanno subito violenza: non bisogna ne vergognarsi e ne pensare che sia un illecito se registrate per portare delle prove“.

Alla fine del videomessaggio si è rivolta soprattutto ai giornalisti con delle affermazioni che condividiamo: “Umanamente trovo raccapricciante che si estrapolino delle miei dichiarazioni rilasciate in una aula di un tribunale. E aggiungo prima di ribattere dichiarazioni di avvocati probabilmente solo in cerca di visibilità controllate la veridicità di quello che riportate perché si tratta di una minore” concludendo con un appello : “Chiedo solo di tutelare mia figlia che ripeto è una minore e rispettare le istituzioni che hanno preso provvedimenti per proteggerci da una situazione molto critica.  Basta con menzogne che sono al limite della calunnia. La verità è nelle aule dei tribunali e potrete avvalervi del buon diritto di cronaca alla sentenza. Ora vi prego RISPETTATECI CON UN DECOROSO SILENZIO“.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Ronzulli in procura come teste sui furti nelle banche dati: "Mai chiesto dossier a Pazzali"
Inchiesta "dossieraggio". I carabinieri:"Anche funzionari di Palazzo Chigi negli uffici di Equalize"
Furto banche dati & dossieraggio: il progetto "porto sicuro" per allontanare i sospetti
Whatsapp, quando i messaggi diventano prove valide nei processi
Novembre inizia con alta pressione e tempo asciutto
Senza endorsment alla Harris, i giornalisti lasciano il Washington Post
Cerca
Archivi
Ronzulli in procura come teste sui furti nelle banche dati: "Mai chiesto dossier a Pazzali"
Inchiesta "dossieraggio". I carabinieri:"Anche funzionari di Palazzo Chigi negli uffici di Equalize"
Furto banche dati & dossieraggio: il progetto "porto sicuro" per allontanare i sospetti
Whatsapp, quando i messaggi diventano prove valide nei processi
Novembre inizia con alta pressione e tempo asciutto

Cerca nel sito