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21 Novembre 2024 22:51

Lega e M5S al lavoro per una soluzione al “caso Savona”. Salvini rientra a Roma per incontrare Di Maio

Previsto in giornata un incontro con Luigi Di Maio, e si lavora anche all’allargamento della maggioranza con l’ingresso di Fratelli d’Italia nell’alleanza di Governo. I due leader cercano di chiudere il cerchio sui ministri e ripresentare un nuovo Governo "politico" al Quirinale.

ROMA – Oggi Matteo Salvini che difficilmente cancella appuntamenti elettorali ha annullato il lungo programma di comizi in agenda oggi in Lombardia, in vista delle prossime amministrative del 10 giugno. Il segretario leghista, , è atteso a Roma dove raggiungerà il suo vice Giancarlo Giorgetti, a cui ha affidato la nuova trattativa nelle ultime ore con il Movimento 5 stelle. Previsto in giornata un incontro con Luigi Di Maio: i due leader cercano di chiudere il cerchio sui ministri e ripresentare un nuovo accordo al Quirinale.

Salvini e Di Maio stanno cercando di trovare innanzitutto uno spostamento indolore di Paolo Savona dal Tesoro, come proposto da Di Maio per rispettare le indicazioni del Capo dello Stato,  e l’ipotesi potrebbe essere quello di indicare l’economista alle Politiche europee. Ma si lavora anche all’allargamento della maggioranza con l’ingresso di Fratelli d’Italia nell’alleanza di Governo e quindi il Ministero della Difesa potrebbe andare alla stessa Giorgia Meloni o a Guido Crosetto, che in passato è gia stato sottosegretario alla Difesa. La Meloni ha annullato anche lei una serie di impegni elettorali che aveva in Puglia, per essere a Roma.

Il Movimento 5 Stelle è  sull’orlo di una crisi di nervi. Per la prima volta, i sondaggi, cambiano direzione. Beppe Grillo viene definito inquieto e critico. Ecco perchè  Di Maio ha decide di passare all’attacco e di stanare Salvini:”Basta, ci sta prendendo in giro“. Di Maio im un colloquio avuto con Carlo Cottarelli sarebbe arrivato a dire di non immaginare che la nomina di  Savonaera così pericolosa” ed avrebbe aggiunto di non essere stato inizialmente a conoscenza di una sua presunta iscrizione alla massoneria americana.

Da qui è partita  l’offensiva interna al M5S . Laura Castelli si dice “stupita dal mancato passo indietro” dell’economista. Lorenzo Fioramonti, indicato inizialmente come Ministro dello Sviluppo economico, attacca: “Difendere Savona e le sue opinioni è giusto, ma impuntarsi su una persona col rischio di far affondare il Paese è da irresponsabili. Era il piano di Salvini dall’inizio? Mi rifiuto di crederci“. In un’assemblea improvvisata a Palazzo Madama i senatori del M5S autoconvocatisi , per la prima volta da quando è cominciata la legislatura, criticano tra lacrime e urla Luigi Di Maio. Una senatrice accende la folla di colleghi: “Luigi ha sbagliato tutto“.  Una riunione agitatissima in puro stile “carbonaro”, che ha preceduto l’ennesima svolta,  del capo politico, il quale prova a uscire dall’angolo e scaricare le colpe dall’altra parte del campo, in direzione Lega. Un tentativo disperato di smarcarsi dalle critiche di subalternità e di incoerenza.

Di Maio arriva a Montecitorio

Sono in molti ad essere rimasti senza parole ed increduli a seguito delle piroette di Di Maio sul Quirinale, accusando di tradimento il Capo dello Stato, dopo 24 ore ritornato “un buon interlocutore”. Il fatto che le truppe grilline siano preoccupate e scontente, lo si è visto martedì sera. Un gruppo di senatori si è riunito informalmente, evitando di avvertire il capogruppo Danilo Toninelli fedelissimo” di Di Maio . Nonostante la crisi di coscienza della veterana Laura Bottici (“Non possiamo riunirci senza dirlo a Luigi“), la riunione è andata avanti lo stesso. Secondo quanto riferisce l’AdnKronos, Gregorio De Falco avrebbe definito “clamorosamente sbagliata” la strategia e linea politica di Di Maio. Il comandante, però, resta nei ranghi: “Nessuna critica. La linea politica è stabilita dal capo. Lo staff è in funzioni di supporto“.  E sull’impeachment? “Di Maio ha chiarito, era giusto mantenere la calma“. In realtà molti la stanno perdendo. Una senatrice è scoppiata in lacrime: “Arrivando a Roma pensavo che il Movimento fosse condivisione. E invece nessuno ci dice niente. È un incubo”. All’assemblea serale, Di Maio va subito in difesa e si giustifica: “Ci hanno fregato tutti? Preferisco passare per brava persona che per furbo“. Ed aggiunge: “Ci trattano come i Calimero della politica. Ci trattano come gli scemi”.

A sua volta il professor Giuseppe Conte non ha tenuto la sua lezione all’ Università di Firenze dove insegna ed è stato sostituito da un suo assistente. Secondo quanto si apprende Conte  dopo la lezione tenuta nel pomeriggio, ieri sera è ripartito per Roma, dove risiede, e stamani infatti non avrebbe preso il treno per Firenze. “Solo per la precisione, di no euro mai si è parlato, mai. Anzi non c’è nel contratto e non è stato mai un tema all’ordine del giorno, questo lo voglio chiarire in ogni caso”.

Così Giuseppe Conte ha risposto a Corriere Tv sull’ipotesi che un governo da lui guidato possa portare l’italia fuori dall’euro. Il professore, indicato nei giorni scorsi da M5s e Lega come presidente del consiglio e che aveva ricevuto l’incarico dal capo dello stato, Sergio Mattarella, cui aveva poi rinunciato, però non risponde prudentemente alla domanda se sia pronto a risalire al colle nel caso in cui si sblocchi l’impasse politica e venga nuovamente indicato dai due partiti come premier di un governo giallo-verde.

Alla guida del ministero dell’Economia circola  il nome dell’ex direttore generale di Bankitalia Pierluigi Ciocca. Ma rimane in pista anche Giorgetti (anche se quest’ultimo preferirebbe l’incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio; incarico che comunque la Lega vorrebbe mantenere per sé anche in caso di `promozione´ a ministro di Giorgetti .

Questa mattina al Quirinale  è avvenuto un incontro informale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e successivamente il Capo dello Stato ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente della Camera Roberto Fico.

Sullo sfondo, il governo “tecnico” di Carlo Cottarelli, sempre pronto a tornare in pista, con la lista dei ministri pronta, qualora l’evolversi della situazione politica lo rendesse necessario.

 

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