di REDAZIONE ECONOMIA
Due dipendenti dello stabilimento siderurgico ex- ILVA di Taranto, ora gestito in affitto da Arcelor Mittal Italia, sono stati sospesi in via cautelativa a causa dei loro commenti sulla fiction “Svegliati amore mio” prodotta da Mediaset sotto la regia di Ricky Tognazzi e Simona Izzo, che vede la nota e brava attrice romana Sabrina Ferilli, come protagonista principale impersonare Nanà, la mamma di Sara, una bambina malata di leucemia a causa dei veleni che provengono dall’acciaieria Ghisal, che si trova nella zona dove abita la famiglia e dove da vent’anni lavora il marito di Nanà, Sergio.
Secondo i sindacati i commenti sui social erano riferiti alla fiction che parla di aziende che inquinano. Il Direttore delle risorse umane, Arturo Ferrucci portato a Taranto come responsabile del personale dall’ad Lucia Morselli, contesta di “aver condiviso e pubblicato” sulle rispettive bacheche “espressioni gravemente lesive dell’immagine e della reputazione aziendale eccedenti il diritto di critica nell’ambito di rapporto contrattuale regolato” con riferimento ad un commento sulla fiction su Canale 5 in cui era riportato testualmente che “la fantomatica acciaieria Ghisal altro non è che lo stabilimento siderurgico di Taranto. Chiedo a voi, lo chiedo a noi, inviate questo messaggio a chiunque di vostra conoscenza, parenti, amici affinché la storia di questa bambina non rimanga coperta. IN NOME DEL PROFITTO LA VITA DEI BAMBINI TARANTINI NON CONTA…ASSASSINI”.
A rendere nota la vicenda è stato il sindacato Usb per voce del coordinatore tarantino del sindacato, Franco Rizzo, “continua la durissima repressione in fabbrica: contestazioni disciplinari per coloro che hanno pubblicizzato la messa in onda della Fiction “Svegliati Amore mio”!”. “Alcuni lavoratori –pubblicano sul proprio profilo Facebook uno screenshot che invita a vedere la fiction interpretata da Sabrina Ferilli, “Svegliati Amore mio!”, e per questo l’azienda gli manda una contestazione disciplinare a firma di Arturo Ferrucci, responsabile delle Risorse Umane, con immediata sospensione dell’attività lavorativa, interdizione ai luoghi di lavoro e richiesta di giustificazioni entro 5 giorni”.
“ArcelorMittal accusa i dipendenti di aver messo in cattiva luce la gestione dello stabilimento, anche se nella serie Tv non si fa riferimento ad ArcelorMittal e/o comunque i fatti riportati sono relativi a circa dieci anni fa, quindi, eventualmente, alla gestione dei Riva” sostiene l’ Usb che aggiunge “Non è la prima volta che ArcelorMittal tenta di mettere il bavaglio ai lavoratori che, a questo punto, vengono privati anche della possibilità di avere e condividere un’opinione in merito agli effetti acclarati in ambito sanitario e ambientale. Gravissimo il continuo tentativo di voler a tutti i costi alimentare un clima di terrore all’interno dello stabilimento”. Secondo Usb, si trattava di un post pubblicato all’interno di un gruppo Facebook chiuso e “qualunque informazione del profilo chiuso divulgata a terzi costituisce violazione del diritto alla riservatezza e di corrispondenza privata”. Una teoria questa, onestamente, poco condivisibile dal punto di vista giuridico.
L’ Usb chiede al Governo di intervenire “con i ministri Giorgetti e Orlando e Invitalia batta finalmente un colpo. Se si vuole veramente fare una discussione seria va cacciato chi, come Morselli & Company, continua a provocare odio e disperazione sul territorio e nelle famiglie dei dipendenti”.
Per ArcelorMittal invece non si trattava di un semplice invito alla visione addirittura con un imbarazzante comunicato : ” Arcelor Mittal Italia riconosce e rispetta la rilevanza artistica e sociale dell’industria del cinema e della televisione, così come di ogni altra forma di espressione artistica e culturale. In merito alle notizie riguardanti la contestazione disciplinare e sospensione cautelativa di due dipendenti dello stabilimento siderurgico di Taranto, si precisa che tali provvedimenti sono stati adottati non per aver commentato la fiction “Svegliati amore mio”, ma per aver denigrato l’azienda stessa e il suo management, anche attraverso affermazioni di carattere lesivo e minaccioso. L’azienda deplora la distribuzione di notizie false e non verificate che a loro volta possano lederne l’immagine ma soprattutto procurare allarme e sconcerto nei lavoratori e nella popolazione“.
La stessa regista della serie televisiva Simona Izzo, ha commentato sulla pagina Facebook del sindacato USB Taranto la notizia, dichiarandosi sgomenta per quanto sta accadendo.
La Izzo ha pubblicato sulla propria pagina Facebook la foto dell’attrice protagonista, Sabrina Ferilli, con sovrimpressa, a caratteri maiuscoli di colore rosso, la scritta “Vietato condividere”. con sullo sfondo, impianti di una acciaieria ed in alto a sinistra dell’immagine, il logo aziendale di ArcelorMittal . La regista romana nei suoi post, fa esplicito riferimento alla sospensione dei lavoratori perchè hanno condiviso i post sulla fiction commentando: “La drammaturgia non cambia di certo le cose ma a volte sveglia le coscienze“
Anche le altre organizzazioni sindacali però respingono le accuse. Replica Biagio Prisciano segretario generale aggiunto Fim Cisl di Taranto e Brindisi “Di fronte al provvedimento di sospensione dal lavoro adottato da ArcelorMittal Italia nei confronti di alcuni dipendenti del sito di Taranto, per aver commentato sui rispettivi profili social, in riferimento alla fiction tv con Sabrina Ferilli, come riteniamo ingiustificata e priva di fondamento la punizione inflitta dall’azienda, specie in un contesto difficile come l’attuale” .
Una posizione analoga a quella della Fiom Cgil: ” Ha davvero dell’incredibile quanto accaduto ad alcuni lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto, i quali si sono visti recapitare una raccomandata da parte di ArcelorMittal con una contestazione disciplinare. L’azienda ha contestato ai lavoratori l’invito, citando testualmente il post condiviso sui social, a guardare la mini serie `Svegliati Amore mio´ sostenendo che gli stessi avrebbero utilizzato espressioni gravemente lesive dell’immagine e della reputazione aziendale. Come se l’immagine e la reputazione aziendale non fossero già fortemente compromessi da una cattiva gestione aziendale che ha generato fratture insanabili con la città, con i lavoratori di ArcelorMittal e del mondo dell’appalto“.
Forse se Arcelor Mittal pensasse a pagare i propri ingenti debiti con i fornitori, i canoni insoluti di affitto dello stabilimento dovuti ad ILVA in Amministrazione Straordinaria ed al risanamento ambientale previsto contrattualmente, si comporterebbe da azienda degna di essere chiamata tale. Ma probabilmente per la Morselli ed i suoi adepti è più importante pagarsi i loro lauti compensi e volare con aerei privati.