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Il disegno di legge su AdP è arrivato in aula con una richiesta di verifica da parte degli organi di controllo regionali di eventuali responsabilità degli organi amministrativi della società controllata dalla Regione. La questione ha caratterizzato tutto il dibattito consiliare, inducendo il presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati (Pd), a precisare che “l’accertamento sulla responsabilità degli amministratori prescinde dal riconoscimento del debito fuori bilancio per ripianare un disavanzo“. Il debito fuori bilancio per Aeroporti di Puglia ammonta a 10.541.000 euro, importo equivalente all’Iva da applicare sul trasferimento di alcune annualità delle risorse finanziarie elargite dalla Regione Puglia ad Aeroporti di Puglia per incentivare il traffico aereo low-cost generato tra il 2009-2014 e 2014-2019, oltre ad un imponibile di circa 48 milioni di euro.
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AdP avrebbe dovuto continuare ad emettere fattura, assoggettandola ad Iva, secondo gli accertatori, esattamente secondo quanto accaduto negli anni antecedenti al novembre 2014, anche quando, secondo la posizione di AdP, una armonizzazione contabile avrebbe consentito di modificare fiscalmente il regime di trasferimento delle risorse. Molto critiche sono stati in aula, le dichiarazioni politiche sul management di AdP a partire dal Movimento 5 Stelle. “Questo debito fuori bilancio non può essere riconosciuto perché non è la Regione a dover pagare questa cifra, in quanto sui famosi contratti con Ryanair per la promozione del territorio – ha spiegato Antonella Laricchia – è stata Aeroporti di Puglia dal 2014 a non aver più pagato l’Iva sino al controllo della Guardia di Finanza che ha ricordato loro che avrebbero dovuto pagarla».
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Chiaramente di diverso avviso Noi a Sinistra con Enzo Colonna, e Sabino Zinni di “Emiliano Sindaco di Puglia” , alcuni esponenti delle “stampelle” politiche che sostengono la Giunta Emiliano secondo i quali le verifiche sono necessarie, ma un debito è comunque maturato e deve essere ripianato dalla Regione Puglia, coprendo in quanto socio un disavanzo di bilancio derivante dalla gestione. Sulla stessa linea l’assessore regionale all’industria turistica e culturale, Loredana Capone (che non è stata eletta in consiglio regionale dagli elettori n.d.a. ) , le conferme sulle “necessità del riconoscimento del debito e di andare a fondo sulle eventuali responsabilità”.