ROMA – Mercoledì scorso si è svolta, nello stabilimento Leonardo di Pomigliano d’Arco (Napoli) la cerimonia di consegna della 1.500esima fusoliera dell’Atr (joint venture paritetica con il gruppo franco-tedesco Airbus), una notizia sicuramente positiva per il comparto, che segnala l’attenzione del nuovo governo per un settore che rappresenta una vera eccellenza del made in Italy, manifatturiera e tecnologica.
Il comparto aerospazio, difesa e sicurezza, AD&S rappresenta un eccellenza nazionale. In Italia, il settore occupa oltre 45mila addetti, con un valore della produzione che si aggira intorno ai 14 miliardi di euro l’anno. Secondo un recente studio commissionato dall’Aiad a Prometeia, nonostante la crisi, nel triennio 2012-2015 il settore è cresciuto del 5%, grazie al contributo dell’export (+8,3%), confermando la qualità del prodotto italiano. A stupire ancora di più è il valore dell’innovazione: il settore ha una media di 8,5 brevetti registrati per impresa negli ultimi 10 anni, a fronte di una media nazionale dell’1,5. Per non parlare poi dell’impatto sul sistema economico e finanziario: 1 euro di investimenti in nuovi asset e servizi nel settore comporta 2,70 euro di entrate fiscali complessive.
Il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio accolto dal presidente Gianni De Gennaro e dall’ amministratore delegato Alessandro Profumo, ha visitato lo stabilimento e salutato i lavoratori, ricordando che nella realtà di Leonardo a Pomigliano “c’è tanto di come può essere un modello di sviluppo delle regioni del Sud e dobbiamo continuare a farle crescere con un governo che rema nella direzione delle politiche industriali, non contro o in maniera neutrale”. Riferendosi al sito industriale in cui opera la Divisione Aerostrutture di Leonardo (ex Alenia Aermacchi), per costruire tutte le fusoliere per la famiglia Atr e gli assemblaggi del Boeing 767, Di Maio ha detto: “Questo è un esempio di modello che funziona, sono venuto qui per testimoniare tutta la mia collaborazione con realtà come queste, la volontà di farle crescere e con un occhio specifico al Sud Italia per far crescere anche il Nord, perché il Nord non può tirare da solo se non risolviamo la questione delle regioni del Sud”. Di Maio ha ricordato ancora che “Leonardo è una delle realtà industriali del Paese e in uno stabilimento come questo produciamo uno di quei prodotti che arrivano in tutti i Paesi del mondo. Il mio lavoro – ha rimarcato – sarà quello di essere presente, di collaborare e migliorare dove possibile lo sviluppo di stabilimenti come questo, soprattutto nel Meridione d’Italia”.
Soddisfazione e apprezzamento per le capacità tecniche, professionali e umane dell’intera comunità che ha reso possibile tale impresa sono stati espressi in tutti gli interventi che si sono susseguiti, dal presidente e dall’amministratore delegato di Leonardo, Gianni De Gennaro ed Alessandro Profumo, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, fino, il giorno dopo, al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, i quali hanno sottolineato il fatto che tale importante successo sia stato reso possibile grazie a un combinato di capacità insistenti sul territorio, dalle facoltà tecniche delle università agli enti di ricerca, che insieme agli storici insediamenti produttivi hanno fatto la storia dell’aeronautica in Italia e non solo.
“Ci occuperemo di tutti i dossier delle realtà in crisi e lo faremo con responsabilità e senza annunci”, ha affermato Di Maio con riferimento ai temi più spinosi della politica industriale italiana. L’attenzione è soprattutto alle questioni occupazionali: “Nel Sud gli stabilimenti di aziende partecipate dello Stato non hanno solo una grande funzione industriale, ma hanno anche una grande funzione sociale per mantenere posti di lavoro e farli crescere”. Di conseguenza, il vice premier ha promesso: “la sinergia tra Stato, le sue aziende partecipate, le aziende dell’indotto e i piccoli e medi imprenditori creeranno sempre più opportunità di occupazione”. Questo è “l’impegno” che Di Maio ha promesso. “Sono ministro dello Sviluppo economico e il mio obiettivo è creare lavoro sempre più stabile, si può fare se c’è partnership tra lo Stato, i privati e coloro che portano avanti insediamenti industriali come questo”.
Ma, nello stesso tempo è stata indicata da tutti la necessità di investimenti corposi per consentire il rilancio e la ripresa tecnologica che impianti e programmi datati rendono difficile. La Fiom-CGIL con un proprio comunicato. ritiene “positivo che sia il presidente della regione Campania, che il ministro delle Attività produttive, oltre che presidente e ad di Leonardo, abbiano assicurato il loro intervento per garantire i finanziamenti e gli investimenti necessari al potenziamento dei siti aeronautici di Leonardo che, a partire dalla Campania e dal Mezzogiorno, rappresentano il futuro di un settore strategico di punta oltre che di un intero tessuto economico per il Paese“.