di Laura Castelli*
Con la recentissima sentenza n. 18/2019, la Corte Costituzionale ha ritenuto fondata la questione di legittimità costituzionale in relazione al disposto normativo contenuto nella Legge di Stabilità 2016, che consentiva il ripiano trentennale del disavanzo nellambito dei piani di riequilibrio. La Corte ha evidenziato, tra laltro, che la lunghissima dilazione temporale finisce per confliggere anche con elementari principi di equità intergenerazionale. Non è possibile, in altre parole, trasferire il debito presente alle generazioni future.
Il limpido ragionamento della Corte deve ora, però, trovare la sua attuazione pratica, in modo tale da poter essere applicata ai Comuni italiani interessati da questa pronuncia, che può avere rilevanti effetti sullapprovazione dei bilanci per lanno 2019, con potenziali rischi di dichiarazioni di dissesto. Come Vice Ministro, ho più volte evidenziato come sia urgente ed improcrastinabile la riforma complessiva del Testo Unico dellOrdinamento degli Enti Locali, ponendo unattenzione particolare alla parte in cui sono contenute le norme afferenti la crisi dellEnte locale.
In tal senso, ho molto apprezzato che la Corte dei Conti mi abbia fatto giungere tempestivamente una ampia e puntuale risoluzione sul riordino della disciplina della crisi finanziaria degli enti locali. Sono lieta che si sia avviata una così positiva collaborazione su un tema delicato e rilevante come questo. Auspico, allo stesso modo e nel rispetto dellautonomia della magistratura contabile, che sia adottato un parere di orientamento da parte della Corte dei Conti, affinché si possa giungere ad una applicazione corretta e puntuale della sentenza n. 18/2019.
Gli interventi di orientamento generale, delle Sezioni Autonomie o Riunite, giungono spesso dopo un lasso di tempo che oggi diventa sempre più difficile da rendere compatibile con la velocità delle decisioni da assumere. Pur comprendendo che spesso alla fonte dei contrasti interpretativi vi è una norma scritta male, si rende necessario, come in questo caso, che sia data vita ad una interpretazione di orientamento unitaria, attesi i rilevanti riflessi di natura finanziaria che una pluralità di pronunce regionali potrebbero determinare.
Si rende necessario, infatti, dare e garantire agli amministratori locali un indirizzo chiaro ed univoco, al fine di rispettare integralmente il sapiente dettato della Corte Costituzionale, senza dover attendere tempi lunghi o peggio incorrere in danni irreparabili. Anche per questo, il Governo ritiene di proporre in Conferenza Stato-Città lo slittamento di un mese per lapprovazione dei bilanci da parte dei Comuni interessati, al fine di consentire a tutti i livelli Istituzionali di recepire il contenuto della già citata sentenza n. 18/2019 della Corte Costituzionale.
*Vice Ministro dellEconomia e delle Finanze