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29 Novembre 2024 21:52

L’ex modella Camilla Fabri ricercata per riciclaggio, scappata con i soldi di Maduro. Alla madre: “Se succede qualcosa, andiamo a Dubai”

L'ex modellina romana, finita a fare la commessa commessa dipendente nella boutique di una nota casa di abbigliamento di lusso nel centro di Milano, è ritenuta essere a conoscenza di quella mole enorme di soldi "frutto di corruzione e appropriazione indebita di fondi pubblici e riciclaggio commessi in territorio estero" come si legge nelle 81 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Francesca Ciranna.

Alex Nain Saab Moran nato a Barranquilla il 21 dicembre 1971, è di origine libanese, è il secondo di quattro fratelli, che hanno venduto portachiavi e divise promozionali per affari sino a quando ha incontrato Álvaro Pulido un un altro uomo d’affari colombiano imparentato con l’ex senatore colombiano Piedad Córdoba  che lo avrebbe invitato come suo partner in diverse attività in Venezuela. Viene considerato uno dei più stretti uomini di fiducia del presidente venezuelano Nicolas Maduro, per il quale si occupava di muovere all’estero importanti capitali. Aveva scelto l’Italia come base né per caso né per amore, dopo aver sposato un ex-modellina romana Camilla Fabri , sapendo di poter contare su contatti e coperture logistiche.

Oltre cinquanta milioni di dollari partiti dal Venezuela, transitati in Liechtestein ed attraverso un giro per 26 società con sede in Italia, Russia, Inghilterra ed Emirati Arabi, finiti nelle tasche dell’imprenditore Alex Nain Saab Moran, che ne ha riciclato una parte in Italia ed il resto velocemente trasferiti in Russia e a Dubai grazie a una rete di prestanome italiani: sua moglie, la sorella Beatrice Fabri, il cognato Lorenzo, anche loro scappati con i soldi. Capitali secondo l’accusa, sono provento dei reati ipotizzati di corruzione e di appropriazione indebita di fondi pubblici venezuelani, destinati all’attuazione di un programma di sussidi alimentari, per i quali l’ imprenditore colombiano risulta imputato di fronte all’Autorità giudiziaria statunitense.

Agli arresti in Italia dovevano finire anche le persone a lui più care che sono praticamente tutti scappati all’estero, ed attualmente irraggiungibili) . A partire da sua moglie Camilla, 27 anni, la quale il Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Roma, scoprì essere diventata improvvisamente proprietaria di un appartamento la principale e più lussuosa via della Capitale a novembre del 2019 in via Condotti del valore di 4,750 milioni di euro.

L’indagine italiana è partita proprio da quell’appartamento. Arrivando a ricostruire oggi questa fittissima rete di riciclaggio. Ma se i soldi sono stati individuati e, in parte, già sequestrati, gli investigatori non sanno invece dove si trovino i protagonisti di questa storia. Tre anni fa quando la Finanza eseguì il primo sequestro dell’appartamento Camilla Fabri era in Russia dove il marito, forte anche dei rapporti di Maduro con Vladimir Putin, aveva trovato accoglienza e copertura.

L’ex modellina romana, finita a fare la commessa commessa dipendente nella boutique di una nota casa di abbigliamento di lusso nel centro di Milano, è ritenuta essere a conoscenza di quella mole enorme di soldi “frutto di corruzione e appropriazione indebita di fondi pubblici e riciclaggio commessi in territorio estero” come si legge nelle 81 pagine di ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Francesca Ciranna.

Nella relazione delle Fiamme Gialle si parla della ricchezza “riciclata” da Alex Nain Saab Moran, attraverso i suoi familiari acquisiti in Italia: “Ci troviamo di fronte a una minima parte di un’attività ben più vasta”, infatti oltre ai 50 milioni di euro individuati dalle fiamme gialle, ci sono anche i 120 chili di oro depositati in Svizzera oltre ad almeno altrettanti soldi dei quali la Guardia Finanza ha individuato ricostruendone i movimenti, senza però poter intervenire in quanto sono circolati al di fuori dell’Italia.

Secondo la DEA americana, con l’assistenza dell’ FBI di Miami il venezuelano Alex Nain Saab Mora gestirebbe un patrimonio che ammonta a circa 350 milioni di dollari, finendo nel 2019 insieme ai fratelli Luis Alberto ed Amir Luis ed al loro socio in affari Alvaro Pulido Vargas nelle liste Ofac, l’ Office of Foreign Asset Control del Dipartimento del Tesoro e della Financial Intelligence degli Stati Uniti d’ America, sezione ministeriale incaricata di far rispettare le sanzioni economiche e commerciali imposte dagli Stati Uniti contro nazione straniere, terroristi e trafficanti di stupefacenti che rappresentando una minaccia per la sicurezza nazionale o l’economia degli Stati Uniti.

Per poter muovere il denaro il manager venezuelano, aveva coinvolto tutta la famiglia della moglie. E così il cognato, Lorenzo Antonelli, marito di Beatrice Fabri della sorella di Camilla, che era diventato lo spallone principale. “Alex sta cercando disperatamente uno come Lorenzo” scriveva la Fabri in un messaggio inviato alla madre. Ad Antonelli viene attribuito un ruolo centrale nella vicenda dell’appartamento di via Condotti, così come indicato dal gip al momento del sequestro: «L’operazione si caratterizza per particolari profili di anomalia. Dal contratto è possibile evincere che la Fabri ha acquistato il diritto di abitazione vitalizio per l’importo di 4 milioni 275mila euro, mentre la nuda proprietà risulta acquistata dalla società di diritto inglese, Kinloch Investments, rappresentata da Lorenzo Antonelli, per un valore di 475 mila euro. Antonelli emerge come titolare di diverse società, tutte con sedi coincidenti con la Kinloch. Ma da una visura alla Camera di Commercio inglese risulta che il capitale sociale della stessa è interamente detenuto da Camilla Fabri».

Sono rimaste coinvolte nell’inchiesta della Procura di Roma anche due zie delle sorelle Fabri, Arianna e Patrizia Fiore, rispettivamente di 47 e 45 anni che “diventano improvvisamente manager di società internazionali” come si legge negli atti dell’inchiesta, le quali facevano da “teste di legno” lasciando utilizzare il loro nome ricevendo in cambio di un bonifico mensile da 5mila euro al mese.

l’arresto di Alex Nain Saab Moran a Capo Verde

Dopo l’arresto di Alex Nain Saab Moran a Capo Verde nell’ottobre 2021 e l’estradizione negli Usa in quell’occasione la moglie, si scagliò pubblicamente contro le autorità americane, accusandole di aver sequestrato il marito, amico del presidente venezuelano imputato per corruzione e appropriazione indebita. In una conferenza stampa tenuta a Caracas la Fabri disse in lacrime: «Quello che dà più fastidio agli Usa è che mio marito non si piegherà mai». In realtà il marito da circa un anno è diventato un “pentito” riempiendo pagine e pagine di verbale davanti alla Dea, la Drug Enforcement Administration americana, ricostruendo i sistemi di corruzione del governo colombiano. La moglie Camilla Fabri dopo un periodo in Russia, dove è nato il secondo figlio della coppia, si troverebbe ora in Venezuela.

Ad eccezione delle due zie, che da ieri sono ai domiciliari, tutti gli altri sono scappati. Un piano sicuramente già predisposto da tempo. Infatti, quando la madre, si mostrava preoccupata con la figlia Camilla Fabri per le conseguenze della relazione e del lavoro con Saab, la ragazza la tranquillizzava. “Stai tranquilla mamma, la situazione si risolve vivendo a Dubai”.

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