L’ILVA di Taranto ha posto in vendita i macchinari utensili che non vengono più utilizzati nel ciclo produttivo, pubblicando un annuncio apparso sul sito internet dello stabilimento siderurgico tarantino. La notizia è stata immediatamente rilanciata sui social network dai sindacalisti , destando molta tensione fra gli operai. E’ la prima volta dallo scorso 22 gennaio , cioè da quando l’ILVA ricorre alla vendita delle proprie attrezzature strumentali.
La decisione dell’ILVA è stata “letta” dai sindacalisti, secondo noi erroneamente, come un segnale delle difficoltà finanziarie attraversate dall’azienda siderurgica. Le macchine messe in vendita online sono 61 tra alesatrici, calandre, fresatrici, cesoie, gruette a bandiera,idropulitrici ad alta pressione, induttori magnetici, molatrici, presse piegatrici, torni, trapani ed altre. Tutte attrezzature di grandi dimensioni, per esclusivo industriale. Sul sito l’ILVA viene indicata la marca di ogni macchinario.
Con una nota stampa in serata l’ ILVA ha risposto al sindacato precisando che “l’azienda ha provveduto al censimento delle macchine giudicate non più idonee alle attivita’ produttive e dismesse nel corso degli ultimi 15 anni“.
“Al fine di valorizzare il patrimonio aziendale – continua la nota dell’ ILVA – si è ritenuto opportuno verificare l’interessse all’acquisizione delle macchine perILVA ormai obsolete da parte di società specializzate nelle riparazione /vendita o demolizione così come espressamente riportato nel sito web dell’ILVA alla voce vendita macchine utensili sottovoce “modalità d’acquisto”..