Secondo Michele Emiliano presidente della Regione Puglia non sarebbe un “ospite gradito dell’ ILVA” come ha raccontato egli stesso intervenendo in consiglio regionale nella discussione generale in merito ad un emendamento sull’emergenza ambientale ed epidemiologica a Taranto, aggiungendo che “mi è stato fatto capire con garbo istituzionale che io non potevo accompagnare la delegazione dei parlamentari europei nel sopralluogo in fabbrica perché era meglio evitarlo“.
L’incidente “diplomatico” , se vogliamo chiamarlo così, sarebbe avvenuto in occasione della visita degli eurodeputati della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento Europeo, avvenuta il 13, 14 e 15 luglio, per fare il punto sull’ ILVA di Taranto. Secondo un top manager dell’ ILVA, che preferisce restare anonimo, per non avere problemi aziendali, la decisione sarebbe avvenuta sia perchè Emiliano non è un parlamentare europeo, ma sopratutto perchè “è chiaro che cercava solo visibilità e presenzialismo“
“Non credo avrebbe comportato nulla se il presidente della Regione, che mantiene funzioni essenziali per la tutela dell’ambiente e della salute, avesse accompagnato la delegazione europea. C’è un clima quindi particolare, strano – ha dichiarato Emiliano – ed è giusto che io vi renda conto. La mia maggioranza ha evidentemente appartenenze politiche, ma queste appartenenze non cambiano il loro ruolo di tutori della salute delle persone. Io non ho il minimo elemento per immaginare che né i deputati pugliesi né i consiglieri della mia maggioranza, abbiano l’idea di dover guardare con particolare bonarietà alle acrobazie del governo sull’Ilva, senza sottoporle alla stessa severa critica e attenzione alla quale sottoponiamo qualunque altro tipo di provvedimento. Questo è un fatto essenziale, perché – ha aggiunto Emiliano – siamo di fronte a beni della vita. Non siamo di fronte a opinabili questioni politiche. Sono beni della vita“.
Ancora una volta Emiliano non perde occasione per attaccare puntualmente il Governo Renzi, senza però spiegare qualcosa . Chiudendo l’ ILVA come lui auspica chi pagherebbe gli stipendi, ammortizzatori sociali ai 18mila operai dell’ ILVA (compresi quelli dell’ indotto) ? E cosa farebbero le centinaia di imprese che lavorano nell’indotto ? Ed a cosa sarebbe servito potenziare il porto di Taranto ? Ma dal Presidente della Regione Puglia, si sa, notoriamente non arrivano mai soluzioni concrete, solo editti populistici. Ecco perchè i baresi amano sempre di più il sindaco Decaro….