Questa mattina all’udienza preliminare a carico di 52 imputati, di cui 3 società, per il processo”Ambiente svenduto” a carico dell’ ILVA di Taranto, il professor Filippo Sgubbi e l’avvocato Angelo Loreto i legali dell ‘ILVA in amministrazione controllata (affidata del Governo ai commissari) hanno chiesto al gup Vilma Gilli un rinvio per attendere l’autorizzazione del Ministero per lo Sviluppo economico per un il patteggiamento della pena. Secondo alcuni si tratterebbe di una decisione coerente con le decisioni dei Governi degli ultimi anni, che hanno fatto ricorso per sette volte a decreti d’urgenza e aggiornato l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale.
Il Gup ha acquisito, su richiesta della Procura, la trascrizione integrale di una intercettazione ambientale che riguarda Gianni Florido (Pd-area CISL) l’ex presidente della Provincia di Taranto il quale deve rispondere delle accuse di “concussione“, in concorso con l’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva per aver fatto pressioni insieme a Girolamo Archina l’ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’ ILVA su due dirigenti per facilitare il rilascio dell’autorizzazione di una discarica per rifiuti speciali nell’ ILVA.
In realtà come commenta e ci spiega l’ Avv . Giuseppe Campanelli , cassazionista e tarantino “doc” di base nella Capitale, “Nessuno ammette nulla. I legali dell’ ILVA hanno chiesto ed ottenuto un rinvio in attesa di ricevere procura speciale per proporre al Pubblico Ministero una ipotesi di pena che dovrà essere sottoposta alla valutazione del Giudice per la udienza preliminare. La scelta di patteggiare è sempre legata a motivi di opportunità e convenienza da parte degli imputati. Nessun trionfalismo, quindi. Solo convenienza. Per esempio, la possibilita’ per ILVA di spostare le richieste di risarcimento sul defatigante terreno del contenzioso civile, con la possibilità di gestire, in quella sede, interlocuzioni privilegiate in funzione dei singoli danneggiati….. Fanno la loro parte e giustamente si fanno i conti in tasca….Perciò nessun trionfalismo, per la mia amata e disgraziata città natale“.
L’ ILVA spa, in amministrazione straordinaria, viene accusata in base alla legge 321 sulla responsabilità delle aziende, dai magistrati dalla Procura della repubblica di Taranto, di associazione per delinquere, reati ambientali come inquinamento, reati contro la pubblica amministrazione, corruzione in atti giudiziari e di due omicidi colposi per la tragica morte avvenuta nel 2012 di due operai. Il permesso del Ministero è obbligatorio e necessario perchè l’ ILVA è in amministrazione straordinaria con decreto convertito in legge ed è stato nominato un collegio commissariale. Qualora il Ministero per lo Sviluppo economico autorizzi i legali a patteggiare, nelle prossime udienze accusa e difesa definiranno l’entità della sanzione amministrativa e pecuniaria da sottoporre al giudice.
Per la prossima udienza è prevista la discussione dei legali di due imputati che hanno chiesto il rito abbreviato: gli avvocati Michele Laforgia e Antonio Raffo per Roberto Primerano , un funzionario di Arpa Puglia, già consulente della Procura, accusato di falso ideologico, concorso in disastro doloso e avvelenamento di acque o sostanze alimentari, per il quale il sostituto procuratore Mariano Buccoliero ha chiesto la condanna a otto anni di reclusione (con attenuanti generiche prevalenti) . Inoltre parleranno gli avvocati Antonio e Carlo Raffo dell’attuale parroco della Chiesa del Carmine don Marco Gerardo, che fu segretario dell’ex arcivescovo di Taranto monsignor Benigno Luigi Papa , e deve rispondere di “favoreggiamento”.