Una nuova serie di sanzioni contro la Russia è stata varata dal governo inglese. Nel mirino di Londra come riporta l’agenzia Reuters sono finite le società che gestiscono i media collegati al Cremlino, come TV Novosti, ente che controlla il canale RT, vietato in Ue e nel Regno Unito, Rossia Segodnia, che controlla l’agenzia di stampa Sputnik. Nella lista compaiono anche manager e dipendenti della tv come Alexey Nikolov, direttore generale di Rt, o Sergei Brilev, un ‘volto noto’ di Rossiya Television e Radio network, e Anton Anisimov direttore di Sputnik .
“La guerra di Putin all’Ucraina è basata su un torrente di bugie”, ha affermato il ministro degli esteri Liz Truss. “Quest’ultima serie di sanzioni colpisce i portavoce gli spudorati portavoce della propaganda che amplificano le fake news di Putin”. Mosca ha più volte definito RT, cui Ofcom ha revocata la licenza di trasmissione nel Regno Unito, un modo per competere con il dominio dei media americani e inglesi che secondo i russi offrirebbero una visione parziale del mondo.
All’elenco dei media non allineati, neutralizzati dal Cremlino, si è aggiunto Novaya Gazeta, il più importante quotidiano indipendente del paese. Sul suo sito lo stesso giornale, di cui è caporedattore il Premio Nobel per la Pace Dmitry Muratov , ha annunciato la sospensione delle pubblicazioni.
La decisione arriva dopo aver ricevuto un nuovo avviso da Roskomnadzor, l’agenzia statale per il controllo sui media, per il contenuto critico degli articoli. “Sospendiamo la pubblicazione del giornale sul sito, nelle reti e sulla carta fino alla fine ‘dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina’”, hanno scritto i redattori, utilizzando la definizione ufficiale imposta dalle autorità per definire l’invasione del paese.