In una nota Cataldo Fuggetti il responsabile organizzativo Pd Taranto e coordinatore Generazione democratica , ; il responsabile diritti civili Pd Taranto e coordinatore di Generazione democratica Andrea Leggieri ; Vanni Caraccio, responsabile politiche giovanili cittadino Pd Taranto, criticano pubblicamente Gianfranco Lopane il candidato semi-ufficiale del Pd alle prossime elezioni provinciali , e la lista che sostiene la sua candidatura in vista delle elezioni del 28 settembre. “Lopane? Personaggio fuori da ogni discussione fino a quando non c’è da candidarsi a qualcosa: ha chiesto la deroga per candidarsi in Parlamento, voleva candidarsi a segretario provinciale e regionale, scommettiamo molto sul fatto che avrà ambizioni alle prossime regionali”.
L’attacco sferrato dei giovani di Generazione Democratica colpisce il candidato alla presidenza della Provincia, Lopane senza mezzi termini, e spiegano la loro posizione: “Ci collochiamo all’interno dell’ area Renzi del Pd jonico, un’area dal peso di 40 mila preferenze, ma sui giornali leggiamo i comunicati di un sedicente “comitato Renzi”, di cui non è dato sapere a noi renziani del Pd jonico chi rappresenti e da chi è composto, non ne abbiamo notizia se non per lo spazio che questo fasullo comitato ha sporadicamente su qualche testata, ma non ha una faccia e rinnega il tipo di maggioranza di governo che permette a Renzi di essere presidente del consiglio. Inoltre, sul candidato presidente di centrosinistra alla provincia intendiamo precisare che, allo stato attuale, non risulta tesserato né al Pd né ad alcun’altro partito del centrosinistra. Questo sindaco ha cacciato senza alcuna motivazione politica il vicesindaco del Pd, se non dicendo che: “io sono il sindaco e la Legge me lo consente”, utilizzando metodi che di democratico hanno poco e tradendo, tra l’altro, il patto stretto con gli elettori del centrosinistra in occasione delle primarie. Un candidato giovane, che di giovane ha solo l’età in quanto i metodi da lui usati sembrano quelli di un’epoca ormai lontana, di valori ideologici appartenenti al secolo scorso e non a questo, personaggio fuori da ogni discussione fino a quando non c’è da candidarsi a qualcosa: ha chiesto la deroga per candidarsi in parlamento, voleva candidarsi a segretario provinciale e regionale, scommettiamo molto sul fatto che avrà ambizioni alle prossime regionali. Se poi guardiamo la lista di appoggio al presidente “centro sinistra per Lopane” vediamo che proprio la parola centrosinistra con la lista centra poco, se scorriamo i nomi ci rendiamo conto che ci sono: Tonino Cavallo, che a Lizzano si è candidato come indipendente contro la lista di centrosinistra, e alle ultime provinciali era candidato con la lista “Sviluppo del territorio” collegata alla lista AT6 di Giancarlo Cito; per rimanere in tema di centrosinistra: Salvatore De Felice di Sava eletto con la lista “Libertà e partecipazione per Iaia sindaco”, appena nominato coordinatore provinciale di Ncd, e di Vincenzo Del Monaco di Grottaglie eletto con la lista Rinascita Civica. Etta Ragusa concorrente del centrosinistra, e attualmente consigliere di opposizione all’amministrazione di Grottaglie con sindaco del Pd. Ciò dimostra che questa è una politica fatta di sofismi e prese in giro dell’opinione pubblica, sarebbe stato meglio fare delle larghe intese alla luce del sole, e non sotto banco come in questo caso: il termine centrosinistra non si usa solo per riempirsi la bocca in pubbliche assemblee. Facciamo i nostri auguri al candidato, e adesso dimostri quando vale; di un’eventuale insuccesso se ne prenderà tutta la responsabilità, e non provasse a scaricare le colpe su altri, visto che il percorso lo ha costruito lui. Invitiamo i grandi elettori del Pd – concludono da Generazione democratica – a votare per la lista del Pd e non altre liste anche se vicine al candidato, il Pd ha la sua lista e i nostri grandi elettori sono invitati a votare solo quella”.
Un attacco questo che spiega ancora come la candidatura di Lopane altro non sia stato che un evidente tentativo della minoranza del Pd jonico ( Lemma & “compagnucci” vari) di sovvertire la decisione della maggioranza provinciale del Partito Democratico che ha deciso invece di applicare le “larghe intese” sul modello nazionale dell’accordo Pd-PdL. E noi siamo sempre più convinti che quyesti scontri interni nel centrosinistra (Pd, Sel) non farà altro che rafforzare la candidatura di Martino Tamburrano (esponente di punta di Forza Italia in provincia di Taranto ) alla guida della Provincia di Taranto, dove peraltro in passato dal 1999 al 2004 ha già ricoperto la carica di vice-presidente.