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23 Dicembre 2024 20:32

Lotta ai trafficanti di droga: operazione “Mercante in fiera” dei Carabinieri in Puglia

I Carabinieri hanno documentato il reciproco relazionarsi delle 3 consorterie, tutte con disponibilità di armi, accertando che il gruppo capeggiato dal Camassa che era solito rifornirsi di cocaina attraverso canali di spaccio calabresi e baresi, smerciando significativi quantitativi di droga, oltre che in varie zone del territorio nazionale, anche al gruppo di Assanti, che a sua volta approvvigionava di stupefacente la compagine del Soloperto. All'interno tutti i nomi degli arrestati

di REDAZIONE CRONACHE

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto affiancati da tutte le articolazioni operative, militari dei Comandi Provinciali di Brindisi, Bari, Potenza, Firenze, Torino e Trento competenti per territorio , e da due unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA), nonchè da un contingente dello Squadrone Eliportato CC Cacciatori “Puglia”, e da un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari Palese, hanno notificato 22 provvedimenti restrittivi (12 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 2 misure di obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria), e sequestrato beni del valore di circa mezzo milione, nei confronti di tre organizzazioni criminali collegate tra loro e con diramazioni anche in comuni del nord Italia che operavano nel ricco business della di droga.

L’operazione “Mercante in fiera” è stata eseguita dai militari dell’ Arma dei Carabinieri in diversi comuni delle province di Taranto e Brindisi, nella provincia Barletta-Andria-Trani, a Potenza, Firenze, Torino, e Nogaredo (Trento). Contestati a vario titolo i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (cocaina), detenzione e porto abusivo di armi da sparo, detenzione e spaccio di stupefacenti, favoreggiamento personale e trasferimento fraudolento di valori.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip dr. Cinzia Vergine del Tribunale di Lecce su richiesta del dr. Milto Stefano De Nozza della Procura distrettuale antimafia jonico-salentina. Ad altre 12 persone sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini.

Le indagini, avviate nel febbraio 2018, hanno consentito di scoprire e documentare il collegamento fra i tre gruppi, tutti con disponibilità di armi, e di accertare che il sodalizio capeggiato da Camassa (il quale era solito rifornirsi di cocaina da canali calabresi e baresi) smerciava significativi quantitativi di droga, oltre che in varie zone del territorio nazionale, anche al gruppo di Assanti che a sua volta approvvigionava di stupefacente la compagine di Soloperto.

Nel corso dell’attività investigativa, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro, nel complesso, di circa 4,8 kg di cocaina e di 7,8 kg di hashish, oltre ad armi e munizioni. Gli indagati si avvalevano di sofisticate apparecchiature elettroniche per la bonifica ambientale di segnali gps, creavano vani e doppi fondo all’interno delle vetture adibite al trasporto di cocaina e utilizzavano un linguaggio criptico convenzionale per cercare di eludere le indagini e i controlli.

Secondo gli inquirenti il primo gruppo criminale, era guidato da Martino Camassa, 52enne, il quale era già agli arresti domiciliari e aveva il suo quartier generale a Martina Franca (Taranto) dal quale operava su tutto il territorio nazionale. Il secondo era capeggiato da Massimo Assanti, 50enne di Oria (Brindisi), anch’egli agli arresti domiciliari, operava tra le province di Brindisi e Taranto. Il terzo gruppo era coordinato da Angelo Soloperto, 55enne, già detenuto e ritenuto a capo dell’omonima compagine malavitosa di San Marzano di San Giuseppe, che operava prevalentemente nella provincia di Taranto.

Angelo Soloperto

Disposte 22 misure cautelari, di cui 12 associati al carcere, ed 8 agli arresti domiciliari, e 2 misure di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, con la notifica di 12 avvisi di conclusione delle indagini preliminari; nei confronti di altrettanti soggetti (in totale 34), ritenuti responsabili, a vario titolo, di: associazione finalizzata al traffico di stupefacentidetenzione e spaccio di stupefacentidetenzione e porto abusivo di armi da sparofavoreggiamento personale e trasferimento fraudolento di valori.

I Carabinieri anche proceduto al sequestro preventivo di tre immobili ad uso abitativo, di cui 2 in Martina Franca e uno a Torre Canne (BR), di un’imbarcazione da diporto; di otto autovetture, fra cui un’Alfa Romeo duetto d’epoca; un’attività commerciale nel Comune di Taranto.

uno degli immobili sottoposti a sequestro

L’attività d’indagine è stata convenzionalmente denominata “Mercante in Fieranome tratto dal lavoro di copertura svolto dai figli di uno degli indagati, tale Martino Camassa, i quali pur esercitando l’attività di venditori ambulanti in fiere e mercati nelle Province di Taranto e Brindisi, coadiuvavano il padre in una fiorente attività di spaccio come meglio di seguito specificato.

L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Taranto da febbraio 2018 a ottobre 2019, sotto la direzione della D.D.A. di Lecce, sia con metodi d’investigazione tradizionali sia tramite attività’ tecniche, ha consentito di disarticolare 3 distinte entità’ associative finalizzate al traffico di stupefacenti (prevalentemente cocaina): la prima, facente capo al predetto Martino Camassa, costituita in Martina Franca e operativa su tutto il territorio nazionale; la seconda, organizzata e diretta da Massimo Assanti, in Oria, e attiva tra le province di Brindisi e Taranto; la terza, promossa e coordinata da Angelo Solopero (capo dell’omonima compagine malavitosa egemone in San Marzano di San Giuseppe) operante prevalentemente nella provincia di Taranto.

I Carabinieri hanno documentato il reciproco relazionarsi delle 3 consorterie, tutte con disponibilità di armi, accertando che il gruppo capeggiato dal Camassa che era solito rifornirsi di cocaina attraverso canali di spaccio calabresi e baresi, smerciando significativi quantitativi di droga, oltre che in varie zone del territorio nazionale, anche al gruppo di Assanti, che a sua volta approvvigionava di stupefacente la compagine del Soloperto.

Nel complesso sono stati sequestrati circa 4,800 kg di cocaina, circa 7,800 kg di hashish, 1 fucile semiautomatico Benelli, 1 fucile a pompa Fabarm, 1 carabina Haenel, 1 pistola cal. 7.65 Beretta mod 81, 1 pistola cal. 7.65 Franchi ed un nutrito munizionamento di vario calibro;  

Martino Camassa ed i suoi gregari, si avvalevano persino di sofisticate apparecchiature elettroniche per la bonifica ambientale di segnali gps utilizzate anche da un tecnico di fiducia, escogitando metodi ingegnosi per realizzare vani e doppi fondo nascosti all’interno delle vetture adibite al trasporto di cocaina.

La compagine di Camassa trasferiva fraudolentemente a terzi la titolarità’ di beni di varia natura rientranti nella loro disponibilità’, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, , in particolare di  3 immobili ad uso abitativo (un’abitazione, una villa con piscina e un B&B), un’imbarcazione da diporto, 8 autovetture, nonchè l’intero compendio societario del ristorante “da Alfredo”, sito in Taranto, il tutto colpito da provvedimento di sequestro preventivo e del valore complessivo di circa € 490.000.

I Carabinieri nel corso delle indagini hanno accertato che gli appartenenti al gruppo di Assanti, dedito all’organizzazione di incontri “d’affari” in luoghi diversi, usavano per il ritiro e il successivo smistamento dello stupefacente, un linguaggio criptico convenzionale e si spostavano in orari notturni avvalendosi di un nutrito parco “veicoli”, condotti da persone a loro vicine, incensurate o con piccoli precedenti penali.

Angelo Soloperto nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, riceveva lo stupefacente in una zona adibita a cantiere ubicata alle spalle della propria abitazione, che veniva costantemente “bonificata” con un un apparecchio “jammer” per impedire le attività di intercettazione delle forze di polizia.

SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

1.  ARGENTINA GIANGASPARE, 32ENNE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE (TA), IN ATTO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI;

2.  ASSANTI MASSIMO, 50ENNE DI ORIA (BR), IN ATTO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI;

3.  BRESCIA PIETRO FRANCESCO, 32ENNE DI MARTINA FRANCA (TA), PREGIUDICATO;

4.  CAMASSA MANUEL, 32ENNE DI MARTINA FRANCA;

5.  CAMASSA MARTINO, 52ENNE DI MARTINA FRANCA (TA), IN ATTO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI;

6.  CORETTI DANIELE, 48ENNE DI ORIA (BR) IN ATTO DETENUTO PRESSO IL CARCERE DI BRINDISI;

7.  CRISAFULLI SALVATORE, 61ENNE DI FIRENZE, PREGIUDICATO;

8.  LUPOLI EMMANUELA, 45ENNE DI MARTINA FRANCA (TA), IN ATTO SOTTOPOSTA ALL’OBBLIGO DI DIMORA;

9.  MARRELLA LUIGI, 40ENNE DI ERCHIE (BR), IN ATTO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI;

10.  RUGGIERO ANTONIO, 48ENNE DI ORIA (BR), SORVEGLIATO SPECIALE CON OBBLIGO DI DIMORA;

11.  SOLOPERTO ANGELO, 55ENNE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE, “CAPO” DELL’OMONIMO GRUPPO CRIMINALE OPERANTE SUL CITATO COMUNE, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO;

12.  SOLOPERTO FRANCESCO, 32ENNE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE, SORVEGLIATO SPECIALE CON OBBLIGO DI DIMORA, ESPONENTE DI SPICCO DELL’OMONIMO GRUPPO CRIMINALE OPERANTE SUL CITATO COMUNE;

SOGGETTI SOTTOPOSTI AGLI ARRESTI DOMICILIARI:

  1. CAPILUNGA SERGIO, 52ENNE DI ORIA (BR), PREGIUDICATO;

14.    CLEMENTE BENITO, 41ENNE DI SAN DONACI (BR), PREGIUDICATO;

15. FRANCO ALESSANDRO, 29ENNE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE (TA) PREGIUDICATO;

16. PASTORE VITO, 52ENNE DI MARTINA FRANCA (TA) PREGIUDICATO;

17. RAGUSO ANTONIO, 55ENNE DI MARTINA FRANCA (TA), PREGIUDICATO;

18. SARLI MICHELE, 28ENNE DI POTENZA, SORVEGLIATO SPECIALE CON OBBLIGO DI DIMORA;

19. SARLI NICOLA50ENNE DI POTENZA, PREGIUDICATO;

20. TAURINO EGIDIO, 43ENNE DI TARANTO, PREGIUDICATO;

SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA MISURA DELL’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.:

21. BONADIE GIUSEPPE, 55ENNE DI ANDRIA (BAT);

  1. CICCARONE MAURIZIO, 32ENNE DI MANDURIA (TA);
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