LUIGI SAVINA, attuale questore di Milano, nato a Chieti nel 1954, è stato nominato vicecapo della Polizia di Stato. La nomina è stata decisa dal Consiglio dei Ministri ed il premier Matteo Renzi commentando la nomina, ha detto che “Savina ha fatto un grandissimo lavoro durante l’Expo“.
Savina va ad occupare il posto che era stato di Alessandro Marangoni, da alcuni mesi nominato Prefetto a Milano.Il “curriculum” di Savina è abbastanza corposo. Entrato in Polizia nel 1980 dopo qualche anno va a dirigere la Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Venezia, il cui capo era Arnaldo La Barbera, durante il periodo in cui imperava la Mala del Brenta.
I due si ritroveranno a Palermo dove Savina era diventato nel frattempo capo della Squadra Mobile del capoluogo siciliano e si distingue per le delicatissime indagini che portarono all’arresto di boss di primo piano di Cosa Nostra, tra gli altri Antonino Madonia, Giovanni Brusca, Pietro Aglieri, Michelangelo La Barbera e Gaspare Spatuzza che presto diventerà collaboratore di giustizia facendo luce sulla strage di Capaci dove fu ucciso il giudice Giovanni Falcone svelando il ruolo del falso pentito Vincenzo Scarantino.
Dal ’91 al ’93 dirige la squadra mobile della questura di Pescara e dal ’93 al ’94 in servizio presso lo SCO il Servizio Centrale Operativo del Dipartimento di Ps a Roma. Arrivato a Palermo nel ’94 vi rimane fino al ’97 per passare poi a essere trasferito Napoli.
Dopo un breve ritorno alla questura di Pescara, nel 2000 viene nominato capo del contingente della Polizia italiana in Albania. Nel 2004 diventa questore di Terni, nel 2006 di Ferrara, nel 2008 di Padova, nel 2011 di Cagliari e nel 2012 questore di Milano dove era attualmente. Nel 2002 ha pubblicato un libro sull’interrogatorio nei reati violenti.