di ANTONELLO de GENNARO
Nel silenzio commosso di una Roma semivuota a causa dell’emergenza Covid, il feretro di Gigi Proietti è stato avvolto da un lungo applauso avvicinandosi alla chiesa degli Artisti in piazza del Popolo per il funerale. Il virus gli ha negato il bagno di folla, ma l’immagine del grande attore continuerà a campeggiare sui muri di Roma.
I romani si sono affacciati ai balconi, fermandosi per strada, per battere le mani un minuto a Gigi Proietti. Le telecamere della Rai hanno trasmesso questo suo ultimo viaggio in diretta. “Un giorno di grande dolore per la città – dice il vicesindaco De Vito che ha preso il posto della sindaca Virginia Raggi, positiva al Covid che si collegherà via Skype – per il maestro abbiamo cercato di organizzare una cerimonia dovendo tener conto delle norme anti contagio. Ma sentiamo l’abbraccio spontaneo dei romani presenti col cuore».
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Sarà bello osservare il murale di 11 metri per 15 voluto dalla Regione Lazio insieme ad Ater in collaborazione con la Fondazione Roma Cares della As Roma e che verrà realizzato dall’artista Lucamaleonte sulla facciata del lotto in via Tonale, la casa d’infanzia del Maestro. “È il nostro omaggio a Proietti, che per tutti noi è stato molto più che un grande attore – afferma il governatore Nicola Zingaretti – sono certo che anche grazie a questa opera il sorriso di Proietti continuerà a portare felicità ai romani . Abbiamo deciso di realizzare un murale al Tufello – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche abitative Massimiliano Valeriani – per ricordare un attore, un uomo e un tifoso innamorato di Roma, restituendolo anche a quella parte di città che lui ha vissuto e raccontato”.
Dopo un giro intorno alla statua di Marco Aurelio e il saluto militare, scortato dagli agenti, il carro che accompagna l’attore è poi ripartito salutato da un applauso, si è diretto nel suo ultimo viaggio attraverso Roma, al «suo» Globe Theatre a Villa Borghese.
Le braccia spalancate che salutano il suo pubblico, lo sguardo sorridente e luminoso in una delle sue repliche di Cavalli di Battaglia all’ Auditorium Parco della Musica. È la foto scelta dalla Fondazione Musica per Roma per salutare il grande attore nel giorno del lutto cittadino proiettata sulla cupola della Sala Sinopoli. Un omaggio doveroso da parte della Fondazione Musica per Roma ad un’artista che per anni ha calcato i palcoscenici dell’Auditorium divertendo e appassionando oltre 100 mila spettatori
Al Globe Theatre a Villa Borghese, nel suo teatro che sarà intitolato all’attore romano, attori e maestranze, i personaggi della cultura e dello spettacolo hanno ricordato come Gigi Proietti meritava. Alla cerimonia presenti, tra gli altri, Enrico Brignano, Flavio Insinna, Edoardo Leo, Paola Cortellesi, Marisa Laurito e Walter Veltroni. L’ingresso della salma è stato accolto da un infinito commosso applauso durato per diversi minuti, e tutti i presenti avevano occhi gli occhi bagnati dalle lacrime.
L’area di Villa Borghese adiacente al Globe Theatre, e piazza del Popolo sono state “blindate” dalle forze dell’ordine, per evitare assembramenti e curiosi.
Accompagnato dalla moglie Sagitta Alter, dalle due amate figlie Susanna e Carlotta il feretro si è quindi diretto nella chiesa degli Artisti per il funerale in forma strettamente privata. Saranno solo 60 le persone che potranno sedersi nella Chiesa di Piazza del Popolo.
Un ultimo saluto per le vie della città scortato dalle forze dell’ordine, nel giorno in cui è stato proclamato dal sindaco di Roma il lutto cittadino e la sua Roma è scesa in campo con il lutto al braccio.
″È difficile trovare la forza per salutare te, che mi hai aperto la porta dei sogni, che sei stato il mio mentore per eccellenza, che in tutti noi allievi hai ispirato desiderio di emulazione ma allo stesso tempo ci hai insegnato a essere noi stessi», ha detto Enrico Brignano. “Eri, sei, un gigante, con te ci siamo dovuti confrontare, ma sei stato anche un riparo…Ti sei lasciato dietro uno scintillio di cui resta un timido bagliore su tutti noi”.
“Tu non morirai mai” ha esordito Marisa Laurito, “perché nessuno ti dimenticherà. Siamo noi che siamo stati privati della tua ironia, della tua intelligenza, senso sociale, cultura, della tua bellezza, maturità”.
Piange anche Paola Cortellesi ricordando Proietti, “Un privilegio l’ho avuto”, ha detto l’attrice sua allieva, “Quello di passare del tempo insieme e godere dei suoi racconti e della sua genialità. Ridere a crepapelle, senza ritegno, con un maestro”. E rivolgendosi alla moglie e alle figlie dell’attore, ha concluso: “Per noi è stato un faro, ci ha mostrato l’arte, il sogno, la strada da percorrere. Oggi, a proteggervi e camminare dietro di voi, c’è un esercito di noi altri, armato di riconoscenza e che non lo dimenticherà mai”.
Gigi Proietti mancherà a tutt’ Italia, non solo a Roma.